Mantenere una buona conversazione
Il dialogo è uno dei pilastri portanti delle nostre relazioni. Attraverso la parola, entriamo e manteniamo il contatto con la nostra società e la nostra cultura. Saper mantenere una buona conversazione è decisivo per costruire, preservare e arricchire la nostra cerchia di appartenenza.
La buona notizia è che queste abilità sociali possono essere migliorare attraverso tecniche e pratiche adeguate. Mantenere una buona conversazione è un’arte che viene appresa con la pratica.
È importante adottare un atteggiamento di apertura nei confronti dell’interlocutore. Ogni persona ha qualcosa da insegnarci e può favorire uno scambio gradevole e una sana conversazione. Detto questo, esistono alcune regole che contribuiscono a rendere il dialogo più ricco.
“Una buona conversazione deve esaurire l’argomento, non gli interlocutori.”
-Winston Churchill-
Tecniche per mantenere una buona conversazione
1. Ascolto attivo
Il segreto per mantenere una buona conversazione dipende direttamente dalla capacità di ascolto. Saper ascoltare non significa aumentare la quantità di suoni che l’orecchio percepisce. Il vero ascolto è attivo, partecipativo.
L’ascolto attivo impedisce che il dialogo si trasformi in monologo. Quando soltanto uno dei due interlocutori parla, non c’è conversazione. È normale che ci sia asimmetria, ovvero che qualcuno parli di più e qualcuno meno. L’equilibrio assoluto è difficile da trovare, ma più ci avviciniamo a esso, migliore sarà il dialogo.
2.Ritrovare il dialogo dopo le pause
Verrà sempre un momento di silenzio durante una conversazione, e alcune persone ne sono spaventate. In realtà, non ce n’è motivo. Anche le pause sono necessarie. Se il silenzio si prolunga per troppo tempo, e non si vuole ancora terminare la conversazione, occorrerà recuperare lo stimolo per il dialogo.
Come farlo? Il miglior modo è utilizzare delle frasi di transizione. Si tratta di affermazioni che permettono di agganciarsi nuovamente al dialogo, riportandolo su un argomento già affrontato o uno nuovo. Sono espressioni del tipo “a proposito di quello che stavi dicendo…”, “cambiando argomento, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi di…”, “non ti ho detto che…”. Tutte frasi che aiutano a intavolare e mantenere una buona conversazione.
3. Informazione libera
Liberare informazione implica rispondere alle domande del nostro interlocutore con contenuti di qualità. Rispondere in maniera laconica o limitarsi ai monosillabi, frustrerà la volontà altrui di nutrire il discorso e mantenere una buona conversazione.
Rispondere alle domande apportando informazioni aggiuntive faciliterà il dialogo. Dimostra anche l’apertura e il desiderio di far conoscere quello che pensiamo, sentiamo o crediamo. Ciò facilita l’interazione. Non si tratta di dare risposte estenuanti, bensì di apportare dati aggiuntivi alle domande poste.
4. Autorivelazione
Gli esseri umani sono più propensi a dare fiducia alle persone da cui la ricevono, così come tendiamo a mostrarci più aperti verso chi fa lo stesso con noi. Se volete che una conversazione avanzi su un piano più personale, voi per primi dovete iniziare a condividere delle informazioni di questo tipo. Per esempio, rivelando all’altro delle informazioni su aspetti privati della vostra vita.
Parlando spontaneamente di aspetti personali, è più facile che l’altra persona si senta motivata a fare lo stesso. In questo modo, si passerà facilmente da una conversazione educata e formale a una più intima e personale.
5. Le domande, il motore della conversazione
Le domande favoriscono il progredire della conversazione. Non soltanto permettono di esplorare e conoscere meglio l’altro, ma risultano un condimento indispensabile per mantenere una buona conversazione. Ovviamente bisogna avere criterio e scegliere con cura le domande da fare. L’obiettivo è non far sentire l’interlocutore sotto interrogatorio o assalito.
Se non conoscete bene una persona, la cosa migliore è iniziare con domande più superficiali per poi toccare aspetti più importanti. In questo modo, la fiducia crescerà in maniera naturale e non creerete momenti di disagio.
Coltivare l’arte della buona conversazione è senz’altro utile, non soltanto perché favorisce il crearsi di situazioni piacevoli, ma anche per il suo ruolo terapeutico. Consente di esprimersi, ascoltare e imparare dagli altri. Inoltre arricchisce la vita e dà più colore alle relazioni interpersonali.
Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
Denis, V. C. (2002). MEI o el placer de la conversación. Métodos de información, 9(50), 28-29.