Marie Curie: biografia di una scienziata

Marie Curie, probabilmente, non ha bisogno di presentazioni, il suo nome è noto a chiunque. In un periodo in cui le donne potevano a malapena accedere all'istruzione, Marie Curie ruppe ogni barriera e si affermò come pioniera in campo scientifico.
Marie Curie: biografia di una scienziata
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 11 febbraio, 2023

Scoprendo la vita di Marie Curie, ci accorgiamo subito di trovarci di fronte a una figura particolare per diversi motivi. Una pioniera a tutti gli effetti: fu la prima donna a vincere il premio Nobel e la prima a essere nominata professoressa all’Università di Parigi. Fu anche la prima donna a essere sepolta, grazie ai propri meriti, nel Pantheon di Parigi e l’unica donna a vincere il premio Nobel in due diverse discipline scientifiche.

Chi ha mai detto che le donne non possono dedicarsi alla scienza? L’eredità di Marie Curie è impressionante e il suo nome risuona in una lista infinita di uomini di scienza. Marie Curie rimane probabilmente una delle scienziate più famose al mondo.

La sua ricerca nel campo della radioattività ha aperto la strada a un’infinità di studi successivi. In questo articolo, cercheremo, per quanto possibile, di avvicinarci a una delle figure più importanti nel panorama scientifico del XX secolo.

L’inizio di una vita caratterizzata dalla determinazione

Maria Sklodowska, suo nome di nascita, nacque in Polonia, ultima di cinque figli. Entrambi i genitori si dedicavano all’insegnamento; Maria, fin dalla tenera età, seguì le orme del padre e mostrò un grande interesse per la matematica e la fisica.

Non essendole possibile iscriversi all’Università di Varsavia, all’epoca esclusivamente maschile, intraprese diversi lavori occasionali. Per lo più, lavorò come istitutrice per guadagnare il denaro necessario a finanziare l’educazione della sorella. Nel frattempo, nel tempo libero continuò a istruirsi, iniziando la formazione scientifico-pratica nel laboratorio di chimica.

Nel 1891 si trasferì in Francia e si iscrisse all’Università della Sorbona. Fu lì che iniziò a essere conosciuta come Marie. A causa delle poche risorse finanziarie, dovette iniziare a dare lezioni private per guadagnare il denaro necessario a sopravvivere.

Nel 1894 incontrò Pierre Curie alla Scuola di Fisica e Chimica dell’Università di Parigi. Nel 1895, Pierre e Marie si sposarono, dando vita a un connubio scientifico di eccezionale portata.

Marie Curie da giovane

Marie Curie: la Francia e primi risultati

Marie Curie è la fisica e chimica più famosa della storia. Già nel 1897, i suoi risultati comprendevano due lauree universitarie, una borsa di studio e la pubblicazione di un articolo sulla magnetizzazione dell’acciaio temprato. Aveva già raggiunto un certo prestigio in campo scientifico e accademico quando nacque Irène, la sua prima figlia. Da quel momento, Marie Curie si dedicò alla misteriosa radiazione dell’uranio, descritta da Antoine Henri Becquerel (1852-1908).

Nel 1904 nacque la seconda figlia, Eva. Grazie alla sua instancabile dedizione e al duro lavoro riuscì a scoprire e isolare – in stato di purezza – due elementi: il polonio e il radio. Sviluppò le tecniche che permettevano di isolare gli isotopi radioattivi e che avrebbero potuto renderla milionaria, ma scelse di condividere le sue conoscenze per il bene dell’umanità.

L’importanza delle sue scoperte fu immensa, distruggendo in quel momento storico la nozione ortodossa che gli scienziati avevano della materia e dell’energia. Marie Curie ci ha lasciato un’eredità intrisa di pensiero totalmente innovativo.

L’eminente scienziata si rese conto che la radiazione era una proprietà atomica e, pertanto, doveva essere presente anche in altri elementi. Quindi, teorizzò il concetto di radioattività e ne coniò anche il termine.

Dal 1898 al 1902, pubblicò insieme al marito circa 32 articoli scientifici. Questi articoli forniscono un resoconto dettagliato del loro lavoro sulla radioattività. In uno segnalarono che le cellule tumorali venivano distrutte più velocemente delle cellule sane quando esposte alla radioattività.

Marie Curie, oltre il laboratorio

Oltre al lavoro in campo scientifico, Marie Curie offrì un grande contributo alla società durante la prima guerra mondiale. A lei si devono i primi centri radiologici nei campi militari. La ricerca della Curie risultò cruciale nello sviluppo delle radiografie dei pazienti che necessitavano di un intervento chirurgico.

Durante la prima guerra mondiale, Marie Curie contribuì a dotare le ambulanze di apparecchiature a raggi X che lei stessa seguì in prima linea nella battaglia. La Croce Rossa Internazionale la nominò a capo del suo servizio di radiologia. In questa posizione, ebbe l’incarico di condurre i corsi di formazione per i medici nell’applicazione di queste nuove tecniche. Si stima che oltre un milione di soldati feriti siano stati trattati con le loro unità a raggi X.

Pierre e Marie Curie

Il merito scientifico e la discriminazione di genere

Nonostante il successo, Marie continuo a incontrare una forte opposizione da parte degli scienziati uomini in Francia e non ricevete mai significativi benefici economici per il suo lavoro. La discriminazione all’epoca era la norma e a poco serviva essere uno degli scienziati più brillanti del momento.

In un pomeriggio piovoso del 19 aprile 1906, Pierre Curie fu investito da una carrozza e morì sul colpo; Due settimane dopo, la vedova assunse la cattedra di fisica alla Sorbona, prendendo il posto del defunto marito.

Gli onori cominciarono ad arrivare dalle società scientifiche di tutto il mondo. Ma la Curie era rimasta sola con due bambine piccole e con il gigantesco compito di dirigere le ricerche sulla radioattività. Nel 1908, curò le opere complete di suo marito e, nel 1910, pubblicò l’imponente Trattato di radioattività.

Il secondo Premio Nobel sarebbe arrivato di lì a poco,ma questa volta nel campo della chimica. Ma anche in questo caso, Marie Curie non ottenne il benestare dell’Accademia delle Scienze che le negò l’adesione.

Verso la fine degli anni ’20, la sua salute cominciò a peggiorare e, alla fine, morì di leucemia il 4 luglio 1934. La malattia fu causata dall’esposizione alle radiazioni ad alta energia della sua ricerca.

Fu sepolta accanto a Pierre Curie a Sceaux, finché, circa sei decenni dopo, le sue spoglie furono trasferite al Pantheon di Parigi. La figlia maggiore dei Curie, Irène, seguì le orme della madre dedicando la sua vita alla scienza e arrivando a ottenere il Premio Nobel per la Chimica.

Conclusioni

Marie Curie donò la sua vita intera alla ricerca e alla scoperta scientifica. La sua vita e il grande repertorio di risultati sono stati d’ispirazione per gli scienziati di tutto il mondo.

È stata, inoltre, un modello per per tutte le donne, la portavoce di un grande cambiamento nel campo scientifico che, purtroppo, sembra ancora oggi dominato per la maggior parte dagli uomini.


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  • N/A (2016) Marie Curie. Biografía para niños. Nueva York: Ducksters.

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