Mario Moreno o "Cantinflas": vita di un comico

"Cantinflas" era un Charlot latinoamericano. Oltretutto, Mario Moreno e Charlie Chaplin hanno avuto una vita simile: entrambi hanno scritto una straordinaria pagina di critica sociale e di umorismo bianco. Ma come è nato il famoso personaggio? Chi era davvero Mario Moreno?
Mario Moreno o "Cantinflas": vita di un comico
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 22 marzo, 2023

Sono tante le similitudini tra Charlie Chaplin e Mario Moreno, noto anche come Cantinflas, sia nella vita sia nella comicità. Entrambi si sono guadagnati un’ammirazione reciproca acclamata e di dominio pubblico.

Potremmo dire che incarnano lo stesso concetto, uno in versione inglese, l’altro in versione latino-americana. Mario Moreno, “Cantinflas”, è stato forse il comico più importante della storia dell’America Latina, e questo anche grazie al suo particolare uso del linguaggio.

Con il suo mix di retorica, demagogia e con il caos della parola, ha coniato il verbo “cantinflear” (in italiano “borbottare”), introdotto nel dizionario della Real Academia Española nel 1990.

Ciò che è difficile lo faccio subito, per ciò che è impossibile, ci metto un po’ di più.

-Mario Moreno-

Proprio perché nel suo umorismo la parola aveva un ruolo fondamentale, i suoi grandi successi trovarono spazio tra il pubblico di lingua ispanica. Non riscosse altrettanto successo quando i suoi film vennero tradotti in altre lingue.

In altre lingue, per quanto corretta fosse la traduzione, si perdevano i giochi di parole che rimandano al romanzo picaresco.

Esibizione di cantinflas.

I primi anni di Mario Moreno

Come Charlie Chaplin, anche Mario Moreno nacque nella povertà. Aveva 13 fratelli ma solo sette di loro sopravvissero al parto. Trascorse tutta l’infanzia nel quartiere Santa Maria la Redonda, nelle vicinanze di Tepito, che viene considerata tra le aree più povere e a rischio di Città del Messico.

Il suo nome di battesimo era Mario Fortino Alfonso Moreno Reyes e nacque il 12 agosto 1911. Durante gli anni dell’infanzia e della giovinezza, svolse diversi lavori umili, come quelli di postino, lustrascarpe e fattorino.

Nel 1928 si arruolò nell’esercito, ma mentì sulla sua età per poter essere ammesso: aveva 16 anni e dichiarò di averne 21. La bugia fu smascherata, di conseguenza venne espulso.

Provò anche a diventare pugile, torero e persino ballerino. All’inizio degli anni ’30 iniziò a lavorare nelle carpas, ovvero nei tipici teatri ambulanti Messicani. Proprio lì Mario Moreno iniziò a dare forma al suo simbolico personaggio di Cantinflas. In quegli anni sposò Valentina Ivanova, con cui sarebbe rimasto fino alla morte di lei.

La nascita di Cantinflas

Anche se non ci sono certezze al riguardo, tutto sembra indicare che il nome di “Cantinflas” sia nato nel corso di una delle sue esibizioni in una carpa itinerante. Si dice che una volta gli venne concesso di mettere in scena un dramma in forma di monologo; era talmente nervoso da aver dimenticato buona parte del discorso.

Il risultato fu una sfilza di parole incomprensibili, ma divertenti. Ecco come vide la luce la caratteristica principale del suo personaggio.

Si dice che quella confusione di parole abbia dato origine all’espressione “cantina inflas” (mensa, bottega piena) che successivamente subì una contrazione da cui il nome “Cantinflas”. Tuttavia, gli eredi di Mario Moreno sono certi che questa versione non corrisponda alla verità e che il grande comico si sia portato nella tomba il segreto delle origini del nome.

In ogni caso, quel che è certo è che Mario Moreno creò “Cantinflas”, un personaggio che incarnava il giovane povero del Messico. Il suo aspetto era già di per sé divertente, lo spettacolo e il successo erano assicurati.

In un primo momento interpellava i potenti e usciva con divertimento dagli intrecci che creava con il suo linguaggio. Il Messico e l’America Latina amavano il suo personaggio, il suo umorismo, il suo garbo e la sua critica sociale.

Mario moreno in scena.

Un lato oscuro

In Messico Mario Moreno era talmente amato che molto spesso alle elezioni votavano per lui senza che si fosse candidato. Come Chaplin, divenne il leader di un sindacato di attori. Eppure, non ebbe molto successo in questo campo. Documenti ufficializzati dopo la sua morte testimoniamo che, probabilmente, si era alleato con alcuni gruppi oscuri.

Man mano che ottenne successo e denaro, i suoi film iniziarono a cambiare, e così lui. Si tolse i panni del “pelato” messicano e iniziò a trasmettere messaggi apparentemente sociali, ma in realtà istituzionali. Inoltre, mantenne un silenzio imperdonabile dinnanzi alla strage di studenti avvenuta a Città del Messico nel 1968.

Sulla sua vita familiare sappiamo poco, e quel poco presenta coni d’ombra. Uno dei suoi nipoti e suo figlio si suicidarono nel 2014 e nel 2017. Un altro dei suoi nipoti finì per vivere in strada in diverse occasioni a causa della sua dipendenza. E una nipote del comico subì un atto di violenza domestica estrema: suo marito le provocò 200 fratture in viso.

Mario Moreno, dal canto suo, morì prima di assistere a questi terribili eventi. Mentre era ancora in vita, si seppe poco sulla sua famiglia.

La sua morte sopraggiunse nel 1993 a causa di un cancro ai polmoni. Potremmo dire che la gente ama ancora “Cantinflas”, ma oggi dubita su chi fosse davvero Mario Moreno, il suo creatore.


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  • Galera, J., & Valdebenito, L. N. (2009). Cantinflas: entre risas y sombras. Un análisis semiótico cínico. Anagramas Rumbos y Sentidos de la Comunicación, 8(15), 99-99.

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