Matrici di Raven: a cosa servono?
Le matrici di Raven sono uno degli strumenti più utilizzati per misurare il ragionamento analogico, la capacità di astrazione e la percezione. Le 60 domande di questo test permettono di valutare il fattore “g” dell’intelligenza proposto da Spearman, ovvero i processi mentali e cognitivi più generali con cui diamo risposte più o meno efficaci ai problemi quotidiani.
Alla maggior parte di noi sarà capitato in qualche occasione di avere a che fare con questo strumento. Viene impiegato in modo abituale nei centri educativi e nelle prove di selezione del personale. Oggigiorno è comune trovarlo anche tra le prove psicotecniche dei processi selettivi per diverse professioni.
Dati i suoi contesti di applicazione, è possibile che spesso si viva questa prova con un certo fastidio, come quel nemico ormai noto che ha costituito una sfida in diversi momenti della nostra vita. Tuttavia, vi è anche chi vede il test delle matrici di Raven con profondo interesse, poiché si diverte a risolvere questi piccoli enigmi nei quali identificare dei modelli, risolvere delle serie, inferire, affinare percezioni e astrazioni…