Mentire a se stessi è un modo per scoprire una verità
Gridiamo ai quattro venti di volere onestà e sincerità prima di ogni altra cosa. La richiediamo alla gente intorno a noi e proviamo sicurezza quando sappiamo di ricevere la verità riguardo a qualsiasi tema si presenti, persino il più banale. Mentire a noi stessi non serve a nulla.
Succede, a volte, che manchiamo di sincerità verso noi stessi o almeno è quanto crediamo in un primo momento. In altre parole, quello che si sta cercando di spiegare è che considerarsi sinceri con se stessi quando in realtà non è così, è molto più difficile da accettare rispetto ad una menzogna altrui.
Mentire a se stessi perché si ritiene più semplice
Crediamo sempre che la gente menta per codardia, dato che sappiamo tutti che essere sinceri sia molto più complicato. Sappiamo anche che al momento di decidere qualcosa entrino in gioco tanti fattori che, mentendo, possono confondersi.
Tuttavia, anche se non si può generalizzare, l’esperienza ci insegna che mentire agli altri magari può risultare un atto da codardi, ma mentire a se stessi è un comportamento che espelle paura da ogni poro della nostra pelle.
Chi mente a se stesso molte volte può avere un problema di altro tipo, mentre chi lo fa in momenti precisi sta probabilmente celando una verità di cui ha timore, e non lo sa oppure non vuole saperlo. In tali situazioni, mentiamo a noi stessi perché pensiamo che, così, sia più facile andare avanti.
La verità è del cuore ed è incontrovertibile
Si tratta di un errore: in questo modo, non si può proseguire perché, in ogni caso, le falsità conducono a vicoli ciechi, a delusioni, sofferenze e rotture con noi stessi o con gli altri.
Alla nostra mente potremmo nascondere quello che vogliamo, ed essa andrebbe avanti così, in autonomia; tuttavia, non potremmo mai andare avanti del tutto. Non possiamo ingannare il nostro cuore: esso non può proseguire se non lo ascoltiamo. Non possiamo contraddirlo e, mentendo a noi stessi, neghiamo la sua verità.
“Mi piace la gente capace di comprendere che il più grande errore dell’essere umano è cercare di liberare la mente da ciò che non esce dal cuore.”
-Mario Benedetti-
Quando si tratta di noi stessi, ci rendiamo conto che, nella lotta fra cuore e ragione, vince sempre il cuore: ci fa comprendere che non siamo stati sinceri quando invece avremmo dovuto esserlo. Forse ce ne rendiamo conto tardi, dato che accade quando ci sentiamo persi; ma farlo ci permette di iniziare a essere felici.
Guardarsi e guardare in faccia la verità
Per riuscire in questo, è necessario avere il coraggio di guardare dentro di sé, sconfiggere tutti i propri mostri ed affrontare ciò che non si vuole dire apertamente. Smettete di mentire a voi stessi quando vi illudete, smettete di mentirvi quando vi innamorate, ma non lo volete, quando pensate di aver superato qualcosa mentre in realtà non è così…
“Tu meriti il meglio, perché sei una di quelle persone che, in questo misero mondo, continuano ad essere oneste con se stesse. Questa è l’unica cosa che conta veramente.”
-Frida Kahlo-
In questo modo, crescerete e imparerete qualcosa da applicare e con cui consigliarsi ogniqualvolta se ne abbia la possibilità. In questo mondo così pieno di nostalgia e sempre più freddo puntare alla propria felicità diviene un’esigenza morale.
Dovete permettervi di essere felici ogni volta che potete, poiché esistono sempre buoni motivi per non esserlo. Se avete dubbi in merito a ciò che vi dà benessere, ricordate sempre che, se non nuoce a nessuno, non potete mai negarvelo.
Dovete concedervi quest’opportunità ogni volta che ne avete la possibilità: mentirvi è sempre una scelta che non porta ad altro che a svelarvi una verità. Le falsità, quindi, costano care.