Non temete i vostri demoni, domateli

Non temete i vostri demoni, domateli
Sara Clemente

Scritto e verificato Psicologa e giornalista Sara Clemente.

Ultimo aggiornamento: 05 gennaio, 2023

Tutti noi abbiamo dei segreti. Talvolta nascondiamo caratteristiche della nostra personalità di cui ci vergogniamo o che consideriamo difetti, convincendoci che gli altri ci respingerebbero. In altri casi, si tratta di traumi del passato, qualcosa che abbiamo fatto o subito e che crediamo potrebbe far allontanare le persone. Tutto questo costituisce “i nostri demoni”.

Nascondiamo agli altri questi cosiddetti demoni perché siamo noi i primi a non volerli vedere, a rifiutarci di convivere con loro. È normale. I demoni, i traumi, i rimorsi, i complessi, le vergogne… Fanno tutti parte degli aspetti negativi della vita che ci fa male vedere, che ci causano sofferenza.

È innegabile il fatto che convivere con i propri demoni sia del tutto normale. Assolutamente nessuno, nemmeno le persone più pure che possiate incontrare, è privo di lotta interiore. L’essere umano si costruisce sui suoi conflitti e sulle sue contraddizioni. Il problema non sta nell’avere dei demoni, bensì nell’ignorarli eternamente, nel non saperli accettare.


“Il curioso paradosso è che quando accetto me stesso per quello che sono, allora posso cambiare”

-Carl Rogers-


 

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Se non si è sinceri con se stessi, quando ci nascondiamo o ci vietiamo di pensare a ciò che ci fa stare male, alla larga non faremo che perpetuare i nostri problemi, nonostante nel momento presente si abbia l’impressione di sentire sollievo. Perché nulla sparisce da solo ed è necessario accettare la realtà per poterla superare.

Non affrontare i propri demoni li rende più forti

Se temete le vostre reazioni, le vostre ansie, la vostra ira, la vostra depressione, il rifiuto, ma non vi soffermate mai su di essi, è probabile che si facciano via via più grandi, arrivando a fare ombra anche sulle zone della vostra vita dove prima regnava il sereno.

Un esempio a riprova di ciò sono le persone che hanno paura del rifiuto perché da giovani sono state vittime del bullismo. Anche se la paura non sparirà mai del tutto, essa può essere addestrata fino a diventare manipolabile, fino a che non si impara a gestire l’ansia, a lavorare sull’autostima, ecc.

Se però lasciamo che la paura abbia la meglio, che il mostro ci domini senza mai provare ad affrontare le situazioni che ci terrorizzano, quella paura non farà che crescere incrementando la nostra insicurezza.

E così vale sotto ogni aspetto. Se non accettate il fatto che nel vostro matrimonio c’è un problema di comunicazione, non troverete mai il modo per risolverlo. Se non accettate di avere un problema con il cibo, non comincerete mai il trattamento. Purtroppo, i problemi non spariscono ignorandoli, bensì cresceranno al punto da trasformarsi in valanghe di neve che radono al suolo ogni cosa.

I demoni non scompaiono, ma possono essere domati

Sarebbe bello pensare che possa bastare accettare e affrontare i propri demoni, di qualunque natura essi siano, per farli sparire. Ma quando ci accorgiamo che non è così che funziona, talvolta ci abbattiamo al punto da voler gettare la spugna. E questo è un grave errore!

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La verità è che ci sono aspetti della vita che ci fanno male e con cui dovremo convivere per sempre. L’importante è sapere che, se decideremo di affrontarli, impareremo metodi per renderli, quanto meno, più facili da gestire.

Le persone ansiose, per esempio, saranno sempre portate ad agitarsi molto più di chi non ha mai sperimentato questo stato d’animo. Saranno più nervose, avranno paura di non riuscire a fare tutto per tempo, si preoccuperanno di più dei problemi.

Ma è guardando in faccia il problema che troveremo la forza di convivere con esso. Si trova un aiuto psicologico, si imparano tecniche di rilassamento, si acquisisce il controllo della situazione… Si impara a convivere con il proprio mostro e a domarlo.

Terapia dell’accettazione e dell’impegno

Secondo una corrente esistente in psicologia denominata “terapia dell’accettazione e dell’impegno”, quando veniamo pervasi da sentimenti negativi, anziché cercar di lottare contro di essi ad uno ad uno – tecnica di certo estenuante -, dovremmo cercare di accettarli. Si tratta quindi di impegnarsi a fare ciò che si ritiene corretto e che si ha voglia di fare, senza che i pensieri negativi ce lo impediscano.

Se per esempio tendiamo ad evitare ogni contatto con la società perché ci genera ansia, dovremo impegnarci ad affrontare queste situazioni imparando ad accettare l’idea di venire invasi dall’agitazione; il punto non è dunque eliminare il problema, bensì vivere ogni esperienza esattamente come viene.

La cosa più importante, secondo questa teoria, consiste nel prendersi l’impegno di agire facendo ciò che si considera corretto, accettando l’eventualità di sentirsi ansiosi, tristi, arrabbiati, ma senza agire d’impulso, bensì comportandosi in base all’impegno preso.


 

È così che si addestrano i propri demoni. Li guardiamo, li conosciamo e gli diciamo: “Anche se tu ci sei, io vivrò la mia vita come voglio”. È sorprendente l’effetto che quest’atteggiamento produce su di essi alla fine. Finiscono per diventare aspetti secondari della vita che non fanno più paura, con cui si riesce tranquillamente a convivere.


 

Immagine cortesia de Lucy Campbell


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