Non esiste la madre perfetta, ma si può essere una buona madre
Insegnerai a Volare, ma non voleranno il Tuo Volo.
Insegnerai a Sognare, ma non sogneranno il Tuo Sogno.
Insegnerai a Vivere, ma non vivranno la Tua Vita.
Ma in ogni Volo, in ogni Sogno e in ogni Vita,
rimarrà per sempre l’impronta dell’ insegnamento ricevuto.Madre Teresa di Calcutta
“A volte è davvero difficile diventare madre”.
Sì, ne vale la pena. Sì, è l’esperienza più importante che una donna può arrivare a vivere. Sì, niente vi segna di più che il momento in cui sosterrete finalmente tra le vostre braccia il figlio che è appena uscito da voi, deliziosamente sporco, umido, caldo, che vi guarda negli occhi come per dire: ti conosco.
Tuttavia, è difficile. E non solo perché non si dorme più, per il travaglio, per le cure di cui ha bisogno un neonato (così piccolo e così intelligente), né per il mix di ormoni che vi lascerà totalmente in subbuglio per diverse settimane dopo il parto.
Non dipende nemmeno dalla mancanza di esperienza e dall’incertezza su come lo stiate crescendo, né i dubbi e i commenti dei familiari, buoni sì, ma che non fanno altro che aumentare la vostra insicurezza e le vostre paure.
Perché chiaro, tutto il vostro essere ora è per qualcun altro. E quest’altro si alimenta di voi, non solo del vostro latte, ma anche delle vostre carezze, delle vostre canzoni, delle vostre parole, del vostro calore. E il tempo passa e non si ferma.
Arriverà il momento nel quale, senza rendervi conto, le poppate si accorceranno e le ore di sonno si allungheranno. Il vostro bambino imparerà a sostenere la testa, ad andare in giro, a gattonare.
Il giorno più inaspettato vi regalerà un sorriso e vi farà pensare che tutto ciò che avete fatto è stato poco. Un giorno vi chiamerà mamma. Lo vedrete correre al parco, salire sullo scivolo, giocare con altri bambini; balbetterà le prime lettere e vi farà sentire orgogliose. E per niente al mondo vorrete ritornare ad essere quelle che eravate, che così poco sapeva dell’amore…
Fonte: Vivian Watson Molina, Una Nuova maternità
Perché è solo l’inizio…
Come madri o figli possiamo arrivare a capire che, come non esiste un essere al mondo che non commetta errori, non esiste un prototipo di madre perfetta. Una madre è una donna, con le sue imperfezioni e le sue insicurezze, però con una grande responsabilità che svolgerà meglio che può.
Una donna, dal momento in cui si trasforma in madre, inizia a possedere il più grande privilegio al mondo, l’amore infinito. E quando una madre ama i suoi figli, commetterà sempre degli errori, ma il suo amore servirà d’impulso affinché il frutto del suo ventre arrivi a fare l’impossibile.
Il cuore di una madre diventa sempre più grande, giorno dopo giorno, dal momento in cui ha il piacere di vedere suo figlio gattonare, girare su se stesso. Perché, fin da quando guarda la sua pancia per la prima volta, una madre se ne innamora perdutamente per tutta la vita.
Perché una madre è una versione più grande di se stessa, e il suo cuore è un universo infinito. Anche se i suoi errori rendono una madre così reale, è l’essere più divino che esista sulla terra.
Il peggior difetto delle madri è che muoiono prima che possiamo arrivare a ricambiarle per tutto ciò che hanno fatto.
Ci lasciano incapaci, pieni di sensi di colpa e irrimediabilmente orfani. Per fortuna ne abbiamo una sola. Perché nessuno sopporterebbe il dolore di perdere una madre due volte.
Isabel Allende