Non riuscire più a fidarsi degli altri

Perché per taluni è così difficile fidarsi degli altri? Per quale motivo alcune persone hanno paura di iniziare una relazione o stringere un amicizia? Ve lo spieghiamo in questo articolo.
Non riuscire più a fidarsi degli altri
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Per alcune persone non riuscire più a fidarsi degli altri, dunque non poter iniziare nuove relazioni, è un dato di fatto. Nella solitudine della loro mente, ripercorrono la loro vita rendendosi conto di non aver costruito nessun legame da tempo.

Ognuno di noi si muove a velocità diverse in quanto a fiducia verso il prossimo. C’è chi sviluppa un attaccamento quasi istantaneo, chi offre e ripone tutto nell’altro: confidenze, complicità e speranze. Altri, invece, si mostrano più prudenti, dosano l’affetto e le concessioni in base al peso della reciprocità e di un ponderato istinto.

Al contrario, c’è anche chi ha bisogno di molto più tempo, ma anche chi ammette di non riuscire più a fidarsi degli altri. Sono sempre di più le persone che in terapia affermano di non essere capaci di instaurare nuove relazioni affettive. Persino chi dichiara di stare meglio senza amici, è consapevole del fatto che l’assenza di legami sociali solidi genera alcune mancanze, una certa tristezza.

È un argomento complesso, sul quale vale la pena riflettere. Dopotutto, siamo una società iperconnessa, viviamo in un mondo in cui è teoricamente più facile trovare nuovi amici o partner; eppure, la qualità di questi legami non sempre è soddisfacente o genera felicità.

Ragazzo triste seduto a terra.

Non riuscire più a fidarsi degli altri: perché succede?

Vivere senza riuscire a fidarsi produce una pessima qualità della vita. Questa frase potrebbe sembrare troppo schietta, ma di per sé definisce una trama esistenziale sufficientemente reale. La fiducia è indubbiamente una forza trainante nell’essere umano; una dimensione che va ben oltre il contesto relazionale.

Abbiamo bisogno, per esempio, di confidare nel fatto che quando usciamo di casa nessuno ci farà del male, che l’ascensore che prenderemo non si guasterà e che alla guida della nostra automobile andrà tutto liscio.

L’opposto della fiducia è la sfiducia, e la paura è una componente integrante di quest’ultima. Le persone che vivono sotto il peso delle delusioni, delle ferite del passato e della paura di essere nuovamente traditi non nutrono solo tristezza e frustrazioni, ma anche paura. E ciò rende la loro vita meno piacevole, meno soddisfacente.

Per comprendere il motivo per cui una persona non riesce più a fidarsi degli altri, è opportuno riflettere sugli aspetti che descriviamo a seguire.

Pisantrofobia, non riuscire a fidarsi degli altri perché si ha paura

Sappiamo bene che al giorno d’oggi abbiamo un’etichetta per quasi ogni comportamento. Dare un nome a precise condotte o paure non le rende necessariamente categorie cliniche in quanto tali. Accade, per esempio, con la seguente definizione.

La pisantrofobia è la paura irrazionale di instaurare relazioni affettive. Ciononostante, tale fobia non compare nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) come quadro clinico ufficiale.

Questo perché, spesso, dietro a questa realtà si celano storie di traumi, profonde delusioni ed esperienze non superate che si ripercuotono sul presente. E questo è il vero problema da affrontare. Non basta fermarsi alla superficie della definizione “soffro di pisantrofobia”; la chiave, lo scopo, è capire perché. A seguire descriviamo alcuni fattori scatenanti.

La qualità dei legami durante la nostra infanzia

Il legame con i genitori è il primo rapporto basato sulla fiducia che instauriamo nella nostra vita. Se, fin dalla tenera età, mancano aspetti essenziali quali il benessere, la sicurezza o la validazione emotiva, iniziano i problemi.

Quando le principali figure di attaccamento sono assenti o distorcono il concetto di amore e cura, si sviluppa un primordiale senso di sfiducia.

Non riuscire più a fidarsi degli altri? Quando ci si concentra sulle perdite

Nel corso della vita, accumuliamo numerose esperienze grazie alle relazioni che instauriamo lungo il nostro percorso. Alcune sono positive e altre meno. Queste ultime, tuttavia, hanno spesso un impatto maggiore sul nostro tessuto emotivo e psicologico: ci infrangono, ci scoraggiano, ci deludono.

Tale sofferenza è tanto più intensa quanto più intimo è stato il legame: un’amicizia, una relazione amorosa o un parente stretto. Scoprire di non essere apprezzati come immaginavamo o che il tradimento e le bugie facciano parte della relazione può cambiarci. Diventiamo più sospettosi, rancorosi e persino freddi.

Concentrare la nostra attenzione solo sulle persone che ci hanno ferito ha un prezzo molto alto. Ovvero fare propria la pericolosa idea che non ci si debba fidare degli altri, che la cosa migliore è proteggersi.

Ragazza triste che piange.

Cosa fare se non ci si fida più degli altri?

Quando si vive in prima persona il tradimento, non è facile continuare a fidarsi. Si tratta, tuttavia, di una ferita che dobbiamo sanare per riguadagnare parte della felicità perduta. È necessario concedere nuove opportunità a se stessi e agli altri. Non è mai sano vivere nel risentimento.

Logicamente, se non ci fidiamo più delle persone è a causa delle nostre esperienze, ma non è un bene vivere proiettati nel passato, su ciò che è alle nostre spalle. La vita scorre davanti a noi, nel qui e ora.

Avere fiducia significa concedersi nuove opportunità per essere felici, e per riuscirci è opportuno riflettere sui seguenti passaggi:

  • Sanate le ferite subite in passato. Per instaurare relazioni di qualità è essenziale stare bene con se stessi, godere di una buona autostima. Una pessima relazione passata non può condizionare l’opportunità di godere di un legame di qualità nel presente.
  • Riducete le aspettative troppo alte. Non aspettatevi la devozione assoluta o la complicità perfetta dopo pochi giorni. Accettate il fatto che siamo tutti imperfetti.
  • Non misurate ciò che fate aspettandovi in cambio esattamente lo stesso trattamento. Esigete piuttosto sincerità e autenticità.
  • Muovetevi per gradi, sondate le persone intorno a voi, apritevi lentamente e lasciate che gli altri si aprano a voi. Stabilite il ritmo che più vi fa sentire a vostro agio nella relazione, sia che si tratti di un rapporto amicizia o amoroso. Se l’altro è degno di fiducia, rispetterà i vostri tempi.

Per concludere

Al di là di quello che si possa pensare, sono tante le persone che provano il dolore della delusione. E molte di loro hanno smesso di fidarsi degli altri. Nessuno merita di svegliarsi ogni giorno con un tale peso nel cuore. Fidarsi significa vivere, riproviamoci.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.