Perché è importante la nostra autostima?
“La cosa peggiore che possa succedere ad un uomo è che arrivi a pensare male di se stesso” (Goethe)
Cosa è l’autostima?
L’autostima è la percezione valutativa che abbiamo di noi stessi, ovvero la capacità di volerci bene, di valorizzarci, di amarci e di rispettarci; il valore che ci diamo in ogni aspetto della nostra vita. Sostenta la base della nostra identità, è il nostro principale punto d’appoggio.
L’autostima è un mezzo per comprenderci e comprendere gli altri. Presenta due componenti: un sentimento di capacità personale ed un sentimento di coraggio personale; come indica la psicoterapeuta canadese Nathaniel Branden, è la somma di fiducia e rispetto per se stessi.
È un’intima esperienza che risiede nel nucleo interno del nostro essere. Quello che pensiamo e sentiamo di noi stessi, e quello che pensano e sentono gli altri nei nostri confronti.
L’autostima inizia a generarsi nei primi anni di vita, quando i nostri genitori ci educano e ci insegnano quali sono le condotte accettabili, quali quelle pericolose e quali provocano rabbia e/o dispiacere.
In questo modo si stabiliscono modelli educativi secondo il criterio familiare, marcando un cammino e indicando dove si può andare e dove no. Questi modelli, insieme alle variabili situazionali e personali, configurano l’ampio spettro dell’autostima.
Quando ci sono problemi di autostima?
Il concetto che abbiamo di noi stessi influisce tutte le nostre decisioni e scelte più significative, modellando così il tipo di vita che conduciamo. Per questo motivo è così importante l’autostima, poiché si ripercuote in tutte le sfere della nostra vita.
Se abbiamo una scarsa autostima, veniamo accecati dalla paura quando osserviamo la realtà; veniamo accompagnati dal rifiuto, dall’insoddisfazione e dal disprezzo verso noi stessi. Arriviamo a pensare che valiamo molto poco o nulla e ci nascondiamo dietro il muro della sfiducia, che ci allontana dagli altri.
Quando abbiamo una scarsa autostima, siamo ipersensibili alla critica sia esterna sia interna.
Senza una certa dose di autostima, quindi, risulta impossibile soddisfare molte nostre necessità. Giudicare e rifiutare se stessi produce un enorme dolore.
Se non godiamo di alta autostima, possiamo persino arrivare ad offrirci una falsa immagine di noi stessi, risultato di come crediamo che gli altri ci vedano. Il tutto alla ricerca dell’approvazione esterna, un’arma a doppio taglio: se la otteniamo, siamo subito felici, in caso contrario, ci inondiamo di malessere.
In qualsiasi caso, usufruiremo degli occhi altrui per poterci vedere, perché la nostra vista non ci è sufficiente. Dipendere dall’approvazione degli altri perpetuerà il nostro malessere.
La maggior parte delle persone cerca fiducia e rispetto, in qualsiasi parte meno che in se stessi e per questo la ricerca è vana.
Ci dimentichiamo che siamo noi ad avere la capacità di definire chi siamo e se la nostra immagine ci piace o meno. Il segreto consiste nel non giudicarci.
Secondo Nathaniel Branden, per costruire una buona autostima ci vuole:
-Vivere in modo cosciente.
-Imparare ad accettarsi.
-Liberarsi dalle colpe.
-Far emergere il bambino che è in noi.
-Vivere in modo responsabile.
-Vivere in modo autentico.
-Aiutare a sviluppare l’autostima degli altri.
L’autostima non è determinata dal successo sociale raggiunto, dal fisico o dalla popolarità. Non dipende da qualcosa che sia fuori dal nostro controllo, viceversa dipende dalla nostra razionalità, responsabilità ed integrità.
Se non controlliamo la nostra autostima, nessuno lo farà per noi. Trattenerci ed osservare come ci vediamo e valorizziamo è fondamentale per capire i pericoli a cui ci sottoponiamo.
“L’amore per se stessi è il punto di partenza della crescita di una persona che ha il coraggio di rendersi responsabile della propria esistenza” (Viktor Frankl)