È molto comune, per esempio, che quell’alunno che in aula si mostra sempre rilassato, pacifico e silenzioso venga percepito come mancante d’iniziativa, timido e riservato. Un bambino “senza carattere”, dicono alla leggera alcuni maestri. Perché, nella nostra società si continua a dare valore a chi partecipa, a chi fa rumore, a chi fa valere la propria voce .
Occorre dire, tuttavia, che non vi sono personalità migliori o peggiori. Niente è bello per il nostro mondo quanto questo ampio spettro attitudinale e comportamentale di cui diamo prova noi esseri umani. Ciascuno, a modo proprio, può apportare cose eccezionali alla realtà. Tuttavia, è necessaria una comprensione reciproca e, soprattutto, essere consapevoli del tesoro che si nasconde dietro ciascun profilo psicologico.
Il cervello delle persone tranquille
Il cervello delle persone tranquille funziona in modo diverso. Può sembrare strano, ma occorre dire che non è una novità. Già negli anni ’60, il noto psicologo della personalità Hans Eysenck introdusse il termine soglia di eccitabilità corticale. Questo concetto gli servì per stabilire delle diversità e spiegare perché le persone più tranquille di solito differiscono tanto da questo profilo più estroverso e/o aperto all’esperienza, al rischio, alla sfida…
Alcuni studi , come quello realizzato nel 2012 presso l’Università di Harvard, sostengono questa stessa ipotesi stabilita da Eysenck. Vediamo su cosa si basa e cosa ci spiega:
Le persone estroverse hanno bisogno di un maggior livello di dopamina per sperimentare benessere e felicità. Cercano così di sperimentare nuove sensazioni o avere contatti sociali con maggiore frequenza per raggiungere tale livello, tale soglia di benessere.
Nel caso delle persone tranquille accade il contrario. Trovano il benessere con un giusto livello di dopamina; quando superano questa soglia di equilibrio, sperimentano ansia, pressione ed esaurimento. Le situazioni rilassate e caratterizzate da un’armonia sociale e sensoriale sono quelle che danno loro maggiore soddisfazione .
Allo stesso modo, si sono potute osservare delle differenze strutturali nella corteccia prefrontale delle persone tranquille, che presenta una quantità maggiore di materia grigia. Qualcosa del genere è vincolato al pensiero astratto, che dimostra che questo profilo è più tendente alla riflessione e all’introspezione .
Le abitudini delle persone tranquille
Che una persona sia tranquilla non significa neanche che sia più felice, competente o intelligente rispetto a quella più inquieta, nervosa o estroversa . Significa che vede il mondo in un altro modo. La sua tranquillità ci rivela che ha un modo diverso di relazionarsi all’ambiente circostante e che anche le sue abitudini quotidiane sono diverse. Comprenderle ed essere sensibili a questo profilo ci permetterà di comprenderlo molto di più e, perché no, imitare alcuni dei suoi approcci se li reputiamo vantaggiosi.
“Ci sono momenti in cui il silenzio è la voce più forte”.
-Leroy Brownlow-
Le caratteristiche delle persone tranquille
Sono in sintonia con la solitudine . Sanno che gli scenari solitari sono il cammino migliore per l’auto-conoscenza. È questo il luogo dove risvegliare la creatività, calibrare le paure con le potenzialità e prefissarsi nuovi obiettivi all’orizzonte.
Sono selettive. Le persone tranquille sanno bene cosa conviene loro, cosa le turba e cos’è meglio lasciare da parte o decidere di godersi. Per questo motivo scelgono molto bene le loro relazioni e chi vogliono nella loro vita.
Non prendono niente sul personale. Chi si ossessiona per i disaccordi, le discrepanze o i fallimenti in modo intenso, soffre. È importante saper relativizzare, stabilire una distanza salutare all’interno di se stessi e con gli altri, e comprendere che tutto in questa vita è un processo e la cosa importante è continuare ad avanzare con la maggiore leggerezza possibile.
Vedere, ascoltare, provare, apprendere… Niente può essere tanto appagate come entrare in sintonia con la nostra realtà mediante tutti i sensi. Le persone tranquille hanno un atteggiamento pacato ma, dentro di loro, sono affamate di captare sensazioni e apprendimenti. Tuttavia, il loro canale di apprendimento ideale parte dal silenzio . Da questo sguardo che sa osservare, da questi occhi che ascoltano con attenzione discriminando i suoni dal mero rumore…
Lontano si vive meglio. In un mondo fatto di agitazione, le persone tranquille sono le uniche che non hanno fretta. E non ce l’hanno perché sanno dove vanno. Si conoscono abbastanza da sapere qual è il loro ritmo, quale il loro passo, quale la loro musica e da dove si deve passare per raggiungere meglio certe mete e obiettivi. La quotidianità sperimentata in modo tranquillo acquisisce un sapore migliore per questo profilo.
Per concludere, non sottovalutiamo il potere che possono avere le persone tranquille e dall’atteggiamento più pacato… Con la loro calma interiore e con il loro carisma più rilassato possono insegnarci grandi cose. A volte, le migliori rivoluzioni iniziano col silenzio .