Piaget e Vygotskij: somiglianze e differenze

Piaget e Vygotskij sono due importanti esponenti dello studio della psicologia dello sviluppo. Le loro teorie hanno influenzato una moltitudine di autori, dai classici fino ai più moderni.
Piaget e Vygotskij: somiglianze e differenze
Alejandro Sanfeliciano

Scritto e verificato lo psicologo Alejandro Sanfeliciano.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Grazie ai contributi di di Piaget e Vygotskij, oggi conosciamo lo sviluppo infantile da una prospettiva ampia. Ciò nonostante, storicamente le loro teorie sono state classificate come opposte, ma è davvero così? In questo articolo presentiamo somiglianze e differenze tra i due autori. Questa analisi ci offrirà una visione più completa sullo sviluppo dell’essere umano.

Prima di tutto, bisogna sottolineare che Piaget e Vygotskij elaborarono le loro teorie separatamente, poiché appartenenti a epoche e paesi diversi. Pur così, è interessante notare che giunsero a conclusioni simili riguardo allo sviluppo.

Nelle righe che seguono trattiamo i punti chiave delle loro teorie. Ciò ci consentirà di rilevare nessi o grandi differenze tra esse. Approfondiamo.

Concezione generale sullo sviluppo di Piaget e Vygotskij

A una prima osservazione, è interessante notare che di Piaget e Vygotskij prendono le distanze dalle proposte innatiste ed empiristiche per piegare l’acquisizione di conoscenze. Entrambi basarono la propria teoria su un paradigma costruttivista.

Foto in bianco e nero di Jean Piaget.

È curioso constatare che i due partono dalla stessa concezione generale, basata sul costruttivismo e l’interazionismo. Secondo i due autori, i cambiamenti prodotti dallo sviluppo sono principalmente qualitativi, con fattori complessi di carattere interattivo e dialettico.

In seguito a ciò, l’individuo è definito come agente attivo che agisce centralmente per creare una versione particolare della propria realtà. Ebbene, se approfondiamo, diventano subito evidenti le differenze tra i due autori.

In primo luogo, si appellano a fattori distinti come fonte primaria della conoscenza. Piaget la rintraccia nell’azione individuale, Vygotskij nell’interazione con il contesto sociale.

Piaget parla di uno sviluppo “necessario e universale”. In altre parole, lo sviluppo è frutto di riorganizzazioni interne dell’individuo, sulla base di proprie manipolazioni oggettive che non richiedono l’aiuto di fonti esterne.

Per Vygotskij , invece, lo sviluppo è “contingente e contestualizzato”. Dipende dall’interiorizzazione di mezzi e risorse cognitivo-culturali appresi attraverso l’interazione con il contesto sociale.

La differenza tra “sviluppo naturale” e “sviluppo culturale”

Un aspetto essenziale è che Lev Vygotskij distingue tra “sviluppo naturale” e “sviluppo culturale”. Tale contrasto non si ritrova, o addirittura viene rifiutato, nella teoria di Piaget.

Questa differenza tra i due autori rivela un approccio totalmente distinto riguardo l’importanza della cultura nello sviluppo. La dicotomia elaborata da Vygotskij sottolinea il carattere dualista del suo approccio, che prevede concetti contrapposti come la crescita biologica (maturità) e lo sviluppo culturale (apprendimento).

Al contrario, la prospettiva di Piaget è monista, per cui il soggetto è il referente unificante di tale contrasto (sociale contro biologico).

Unità di analisi e direzione dello sviluppo

Da quanto esposto finora, potrebbe sembrare che Piaget ignorasse gli aspetti sociali dello sviluppo, ma non è così. Interpreta o considera il fattore sociale in modo diverso rispetto a Vygotskij.

Per Piaget, l’unità di analisi è l’individuo e il fattore sociale rappresenta solo una variabile all’interno dello sviluppo. Viceversa, Vygotskij individua nel contesto socio-culturale in cui l’individuo vive l’unità di analisi. Gli aspetti individuali, dunque, rappresentano le variabili presenti nel contesto sociale.

Foto in bianco e nero di Vygotskij.

Le teorie di Piaget e Vygotskij: conclusioni

L’unità di analisi è il punto di riferimento di una teoria, e naturalmente non ha una posizione fissa. Sarebbe come osservare una figura geometrica da angoli diversi. Un cilindro da un lato può sembrare un quadrato e da un altro un cerchio, ma continua a essere un cilindro.

La differenza principale tra i due autori però emerge nella direzione dello sviluppo proposta. Per Piaget, lo sviluppo avanza verso maggiore decentramento e socializzazione. Vale a dire, l’individuo parte dall’interiorità verso una concezione sociale della realtà.

Il processo descritto da Vygotskij è inverso: la conoscenza si trova al di fuori dell’individuo. Questi, attraverso dei meccanismi di interiorizzazione, trasforma l’aspetto socioculturale in un elemento individuale.


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