Pornografia online e violenza sessuale

La pornografia online è una forma di erotizzazione della violenza. Gli adolescenti legittimano così l'aggressività dei rapporti che stringono, perché è ciò che vedono tutti i giorni sui loro smartphone.
Pornografia online e violenza sessuale
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Pornografia online e violenza sessuale sono in qualche modo correlate? Questa è una domanda che in molti si pongono, ma se ne ignora la risposta. Ebbene sì, esiste un legame diretto tra questi due mondi, e questa correlazione si riflette in modo particolare sulla popolazione adolescente.

C’è un aspetto profondamente interessante, ovvero che pochi ambiti hanno una brutta fama quanto la pornografia. Se ci troviamo in compagnia dei nostri amici, pochi di loro diranno commenti positivi su questa realtà.

Tuttavia, nella vita privata e nell’intimo di casa propria, sono centinaia di milioni i consumatori abituali di questo prodotto audiovisivo.

Non richiede un investimento di denaro, è facilmente accessibile e nessuno può testimoniare che abbiamo navigato su piattaforme dedicate alla pornografia.

Questa accessibilità e la prossimità a questo materiale in apparenza innocuo, in realtà sta lasciando un profondo segno nella nostra società. Essere un voyeur del porno ha le sue conseguenze, ma oggi non se ne parla ancora a sufficienza.

Accesso alla pornografia online.

Come si spiega la correlazione tra pornografia online e violenza sessuale?

Come se la facile accessibilità al materiale pornografico online non fosse abbastanza, di recente è stata introdotta la realtà virtuale. Tutto d’un tratto abbiamo la possibilità di passare da semplici osservatori a veri e propri protagonisti.

Se c’è, dunque, un aspetto relativo a questo fenomeno al quale stiamo assistendo è che invece di essere regolamentato e anziché andare incontro a una limitazione al consumo, si sta affinando sempre più.

Tutto questo serve a creare veri e propri tossicodipendenti e a suscitare una crescente curiosità negli adolescenti. Nonostante quanto detto, può darsi che alcune persone non notino alcuna relazione tra pornografia online e violenza sessuale.

Qualcuno potrebbe dire che un conto è ciò che vediamo, un altro ciò che facciamo nella vita di tutti i giorni. Eppure, la realtà è davanti ai nostri occhi: diversi studi scientifici ci parlano degli effetti indesiderati della pornografia online.

Paesi come il Regno Unito hanno dato risalto al bisogno di creare campagne contro il consumo di pornografia, così come si fa contro il tabacco e contro le droghe. Scopriamo perché.

Il corteggiamento tra gli adolescenti e i rapporti violenti

Nel 2019 uno studio condotto dalle Università di Denver, Northeastern e Brown si è concentrato sul rapporto tra pornografia online e violenza sessuale. Nel corso dello studio è emersa una costante: gli adolescenti imitano le pratiche violente cui assistono attraverso l’accesso alle piattaforme pornografiche.

  • Tutto questo coincide anche con quanto denunciato da Save de Children, secondo cui il 54,9% degli adolescenti afferma di voler mettere in pratica quanto visto in queste pagine.
  • Nel corteggiamento tra adolescenti è comune la discriminazione delle ragazze. Anzi, è possibile osservare come spesso nei giovani tra i 15 e i 16 anni emergano già comportamenti sessisti messi in atto dai ragazzi e che le ragazze accettano come normali.
  • Inoltre, c’è un altro aspetto che emerge con forza, ed è che in questo materiale raramente si fa uso del preservativo. Una cosa del genere incoraggia spesso a praticare sesso non protetto, con conseguenti gravidanze indesiderate e/o malattie trasmissibili sessualmente.

D’altra parte c’è un aspetto non meno pericoloso: la facilità di accesso al materiale pornografico online (in modo volontario e persino involontario) permette ai bambini di venire a contatto con questi contenuti sempre più precocemente (Schick, Calabrese, Ruma e Zucker, 2010).

Il mainstream della pornografia e l’irrealtà nei rapporti

Con il termine mainstream si indica la corrente di pensiero o la tendenza preponderante. L’accesso facilitato a internet e la rivoluzione tecnologica sta facendo sì che gli adolescenti – al pari degli adulti – confondano del tutto i confini tra ciò che è reale e ciò che è virtuale. Questo significa che percepiamo, sentiamo e concepiamo il sesso in maniera distorta.

Tante persone danno per scontato che quanto visto sui siti porno sia la regola, che sia ciò che ci si aspetta da loro in ambito sessuale e relazionale. A quali conseguenze può portare tutto questo? In realtà, entrano in gioco molte implicazioni:

  • Il legame tra pornografia online e violenza sessuale spesso si palesa nelle convinzioni e nei desideri espressi da molte persone. Nella pornografia convivono il desiderio, il dominio e la violenza, che sfociano nell’esclusione dalle relazioni di aspetti come l’empatia.
  • C’è poi un altro aspetto preoccupante ed è il ruolo che il porno attribuisce alle donne: una posizione di totale subordinazione all’uomo. Ciò che conta è soddisfare il desiderio maschile, così da trasformarsi in puri strumenti di piacere.
  • D’altro canto, bisogna anche dire che la pornografia assomiglia al cinema: non tutto è reale. In questi contenuti c’è abbondanza di corpi perfetti, che alimentano stereotipi davvero pericolosi. La passività delle donne, le posizioni scomode e acrobatiche, ma, soprattutto l’assenza di emozioni, di affetto e di sentimento durante il rapporto sessuale rende il porno altamente pericoloso.
Coppia di adolescenti al cellulare.

La correlazione tra pornografia online e violenza sessuale dipende da un’educazione sempre più distorta

L’educazione sessuale impartita a scuola non è sempre la più adatta né la più completa. Come sappiamo, poi, gli adolescenti hanno il proprio modo di conoscere il mondo del sesso attraverso i cellulari.

Un accesso precoce, a 9, 10 0 12 anni di età incoraggia nei giovani la nascita di aspettative o la normalizzazione di alcune scene che non corrispondono a ll’ intimità reale, perché per l’altra persona possono risultare sgradevoli o essere fonte di disagio.

Tutto ciò che avviene nel mondo della pornografia è frutto di un copione scritto, mentre nei rapporti sessuali veri, fuori dalla luce dei riflettori, le cose non stanno così.

Insomma, stiamo lasciando l’educazione dei nostri figli nelle mani del mondo della tecnologia e questo succede perché non esistono filtri, né una legislazione chiara, che limiti l’accesso a questi contenuti.

L’aspetto più preoccupante è che internet progredisce molto più in fretta dei meccanismi che lo regolano. Spesso arriviamo tardi, e su questo argomento ne usciamo da società sconfitta.


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