Psicologia del lavoro: definizione e applicazioni

La psicologia del lavoro si occupa dello studio dei comportamenti individuali e collettivi delle persone in ambito lavorativo. Scopriamo insieme quali sono le sue principali caratteristiche e le sue applicazioni.
Psicologia del lavoro: definizione e applicazioni
Andrés Navarro Romance

Scritto e verificato lo psicologo Andrés Navarro Romance.

Ultimo aggiornamento: 27 giugno, 2020

In ambito lavorativo è importante conoscere nel dettaglio l’ambiente di lavoro e le diverse componenti che lo caratterizzano. Bisogna essere consapevoli delle possibilità dei gruppi di lavoro e dei problemi che possono sorgere. Di questi e altri argomenti si occupa la psicologia del lavoro, una branca della psicologia incentrata sullo studio del comportamento umano nei luoghi di lavoro.

La psicologia del lavoro si occupa dello studio di tutti quei fattori che influiscono sullo sviluppo delle attività lavorative, sia individuali che di gruppo. Il suo obiettivo è quello di definire in modo specifico tutti i comportamenti e le azioni che possono migliorare le prestazioni dei lavoratori. Approfondiamo insieme l’argomento.

Psicologia del lavoro per gestire un team

Le origini della disciplina

Prima di chiamarsi psicologia del lavoro, si usava la denominazione di psicologia industriale. Nell’Europa del XVI secolo, le sue applicazioni erano limitate al campo scientifico. In effetti, l’origine di questa disciplina si può ritrovare nel libro Esame degli ingegni di Juan Huarte de San Juan del 1575. Questo è considerato il primo trattato che si occupa di psicologia.

Diversi secoli dopo, a causa dei conflitti della seconda guerra mondiale e della grande crisi che si diffuse in tutto il mondo, nacque nuovamente un interesse per la psicologia del lavoro. Il motivo principale fu la necessità di ristrutturare molte aziende da un punto di vista economico e organizzativo.

Per esempio, in campo militare risultava indispensabile addestrare nuove reclute in grado di svolgere lavori specializzati a livello tecnologico: a tutte queste persone vennero assegnate delle mansioni specifiche in cui potevano essere utili.

Tuttavia, quando la guerra finì, tutti questi ex soldati dovettero trovare altri tipi di lavori. La difficile ricollocazione causò la comparsa di problemi psicologici e un alto tasso di disoccupazione.

Per fronteggiare la crisi lavorativa, furono condotti degli studi che diedero origine al concetto di psicologia industriale e a quella che oggi conosciamo come la psicologia del lavoro. Quegli studi e le loro applicazioni furono estesi a tutti campi lavorativi e non solo a quello industriale.

In particolare, le applicazioni della psicologia industriale servirono per l’analisi e lo studio del comportamento individuale e collettivo dei lavoratori. Questi studi si svolgono all’interno delle aziende.

Le differenze tra psicologia del lavoro e risorse umane

In un’azienda, il campo d’azione della psicologia del lavoro non deve essere confuso con quello della gestione delle risorse umane. La prima è un ramo della psicologia che necessita di studi specifici. Anche se la psicologia del lavoro può avere a che fare con la gestione delle risorse umane, si occupa principalmente di ambiti come la motivazione, le situazioni stressanti e la cultura.

È vero anche che per lavorare nel settore della gestione delle risorse umane, non è necessario avere una formazione in psicologia. Il lavoro in questo settore riguarda soprattutto la preparazione e l’analisi del budget, i costi del personale, i contratti o le questioni legislative. La formazione richiesta è più vicina agli studi in economia e giurisprudenza che in psicologia.

Ragazza ad un colloquio di lavoro

I compiti della psicologia del lavoro

All’interno dell’organizzazione un’azienda, la psicologia del lavoro può occuparsi di vari ambiti. I principali campi di studio sono:

  • Orientamento del personale: è forse l’ambito in cui si applica maggiormente questa disciplina. Gli obiettivi principali sono: pianificare i compiti dei gruppi di lavoro e definire chiaramente i loro obiettivi.
  • Sviluppo del personale: un altro dei compiti della psicologia del lavoro si basa sulla conoscenza dei bisogni dei lavoratori in relazione alla loro formazione. È necessario trovare le migliori soluzioni in modo che il personale dell’azienda possa acquisire tutte le conoscenze necessarie per svolgere correttamente la propria mansione.
  • Marketing: si occupa della realizzazione di sondaggi e dell’organizzazione dei lavori di gruppo. Serve anche per gli studi sull’immagine e sul livello di gradimento del prodotto da parte dei potenziali consumatori.
  • Direzione e management: infine la psicologia del lavoro si occupa di direzione e management delle politiche aziendali. Sono incluse anche la gestione del personale e la definizione delle responsabilità di ciascuna posizione lavorativa. Inoltre, in modo particolare, ha il compito di aiutare a gestire correttamente i team di lavoro.

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