Psicologia umanistica: l’importanza di essere fedeli a noi stessi

Psicologia umanistica: l’importanza di essere fedeli a noi stessi

Ultimo aggiornamento: 09 maggio, 2016

Essere fedeli a noi stessi è di fondamentale importanza. Per dimostrarvelo e per farvi capire quanto può essere benefico per il vostro modo di pensare e di concepire il mondo, oggi vi proponiamo un piccolo viaggio attraverso i concetti base della psicologia umanistica.

Avete mai sentito parlare di questo movimento? Il movimento della psicologia umanistica rappresenta una valida alternativa sia alla psicologia comportamentale che alla psicoanalisi freudiana, ha avuto una grande influenza negli studi psicologici e comprende a sua volta punti di vista diversi.

Che cos’è la psicologia umanistica?

È una scuola di psicologia che ritiene che gli stati alterati della coscienza siano un mezzo eccezionale per raggiungere il pieno potenziale umano, e che dà particolare importanza all’esperienza non verbale.

La psicologia umanistica è una corrente moderna, nata negli Stati Uniti come parte dei movimenti di rivoluzione culturale degli anni Sessanta, e che viene ormai ritenuta un valido punto di vista per analizzare diversi ambiti sociali e artistici.

Per accreditare la validità della psicologia umanistica, i suoi difensori si basano sulle teorie di Jean-Jacques Rousseau, il celebre filosofo francese che descrive gli umani come “nobili selvaggi” in grado di sviluppare un senso produttivo, buono, allegro e generoso, sempre se le esperienze avverse o la società stessa non corrompono la sua natura.

“Tutte le passioni sono buone se ne siamo i padroni, ma tutte sono cattive se ci rendono schiavi.”

-Jean-Jacques Rousseau-

mani giunte illuminate dal tramonto

Essere fedeli a noi stessi secondo la psicologia umanistica

Per capire l’importanza dell’essere fedeli a noi stessi secondo la psicologia umanistica, dobbiamo spiegare che considerazione ha questa corrente degli esseri umani, e perché la fedeltà è fondamentale per comprendere il nostro modo di agire. Ecco alcuni dei suoi principi chiave:

  • L’essere umano è un essere globale. In lui convergono i sentimenti, i comportamenti, le azioni e i pensieri, in un tutto.
  • Il comportamento umano è intenzionale se lo analizziamo da una prospettiva personale, in cui partecipano sia la libertà che la dignità.
  • L’esistenza personale di ogni essere umano deve svolgersi all’interno di un contesto interpersonale, in cui ogni soggetto si sviluppa. Ogni essere umano, quindi, ha una propria individualità, ma è chiamato a stringere relazioni sociali con altri individui.
  • L’essere umano è una persona autonoma. Ogni individuo ha la capacità di prendere delle decisioni personali, che dirigono il suo sviluppo e tracciano la direzione del suo percorso.
  • Una persona autonoma ha la capacità di prendersi le proprie responsabilità all’interno delle relazioni sociali e interpersonali.
  • La tendenza intrinseca e naturale dell’essere umano è quella all’auto-realizzazione. Grazie a questa si produce una crescita personale e si sviluppa l’individualità di ognuno di noi.
  • Ogni esperienza interiore dell’essere umano è personale, e ha senso solo dentro di lui. Il suo vissuto è fondamentale nello sviluppo di una rete di percezioni che ogni persona ha su se stessa.

“Uno dei vantaggi delle buone azioni è che elevano l’anima e la dispongono a compierne altre ancora migliori.”

-Jean-Jacques Rousseau-

ragazza ad occhi chiusi

Correnti della psicologia umanistica

Ci sono diverse scuole di pensiero che si inquadrano nell’ambito della psicologia umanistica. Come vedrete, in tutte loro ha una fondamentale importanza il principio dell’essere fedeli a sé stessi per dare valore alla propria esistenza.

  • Esistenzialismo: è una delle correnti più classiche della psicologia umanistica. L’esistenzialismo consiste in una serie di teorie che ritengono che il punto cardine dell’essere umano sia la sua stessa esistenza, e non l’essenza. Per gli esistenzialisti, il tempo si traduce in possibilità di vita, e il futuro si trasforma nella possibilità di vivere questo tempo in libertà. Ritengono che le nostre preoccupazioni non abbiano senso, perché l’essere umano più sfruttare la sua esistenza vivendo molte altre emozioni, e non quelle che lo angosciano.
  • Psicologia transpersonale: la corrente umanistica accetta anche un punto di vista transpersonale, difeso da Maslow. Il concetto fondamentale di questa teoria è la soddisfazione psichica dell’essere umano. Una soddisfazione che gira intorno a una scala di necessità a cui dobbiamo dare la priorità in base alla loro rilevanza per la nostra vita psichica.
  • Psicologia e psicoterapia umanistica di C. Rogers: questa corrente si basa su due principi fondamentali:
  1. Fiducia totale nella persona-paziente: si tratta di trasmettere empatia al paziente e comprendere la sua esperienza e concezione del mondo, per capirlo;
  2. Rifiuto totale del ruolo di comando del terapeuta.
  • Logoterapia: Viktor Frankl basa invece la sua corrente umanistica sulla ricerca del senso della vita. Un senso che proteggerebbe la nostra salute mentale anche di fronte alla situazioni più complicate, una sorta di corda che ci lega alla vita e che ci impedisce di cadere in situazioni complicate. È proprio la fedeltà a quest’idea del senso della vita a proteggerci dal resto.
  • Analisi transazionale: questa corrente, difesa da Berne, ritiene che la psicologia umanistica si basi sulla restaurazione e la protezione della fiducia e del potenziale esistenziale nella persona.
  • Corrente biogenetica: Lowen difende lo studio del carattere di ogni persona per riuscire a evitare i problemi di neurosi e di repressione, dovuti al non poter esprimere ed esternare la nostra energia biologica in libertà.

Come avete visto, la psicologia umanistica si basa in gran parte sul principio dell’importanza di essere fedeli a noi stessi, poiché solo se siamo noi stessi possiamo riuscire a sviluppare il nostro enorme potenziale e le nostre capacità psichiche.


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