Quando i figli chiudono i rapporti con i genitori
Quando i figli chiudono i rapporti con i genitori, questi ultimi non sempre riescono a comprenderne il motivo. Sia chiaro, nessuno è perfetto. Esisteranno sempre genitori che, senza dubbio, non sono meritevoli dell’amore dei propri figli. Ma allo stesso modo, ci sono figli che, senza giustificazione alcuna, decidono di voltare pagina; decidono di prendere le distanze lasciandosi alle spalle un silenzio doloroso e una famiglia stupita e desolata.
Perché i figli chiudono i rapporti con i genitori? Approfondiamo questo argomento.
Prendere le distanze dai genitori
Si tratta senza dubbio di un tema complicato da trattare, con diversi punti di vista. Partendo dal fatto che non esistono dati statistici relativi al numero di famiglie in cui genitori e figli hanno preso le distanze, vale la pena segnalare che si tratta di uno dei problemi più diffusi in ambito clinico. Essere genitori è difficile; essere figli altrettanto.
Al giorno d’oggi, è facile imbattersi in casi di madri dipendenti, di padri autoritari e di famiglie in generale disfunzionali che rendono la vita dei loro figli altamente infelice. Si tratta di una realtà purtroppo innegabile.
Ma esistono situazioni, spesso non note all’esterno, in cui sono i figli, di punto in bianco, a chiudere i ponti con i propri genitori. Situazioni in cui i figli, ormai diventati adulti, coltivano sentimenti avversi nei confronti dei loro familiari. A volte questo avviene semplicemente a causa di un disturbo psicologico, ma non sempre. Un problema con il quale devono fare i conti molti genitori.
“È davvero un buon padre quello che conosce suo figlio.”
William Shakespeare
Quando i figli chiudono i rapporti con i genitori: perché succede?
Per spiegare i motivi per cui i figli chiudono i rapporti con i genitori, dobbiamo ricordare che spesso si tratta di una decisione influenzata dal contesto culturale e sociale di appartenenza. Se per esempio mettiamo a confronto il modello anglosassone con quello nipponico, vedremo come nelle due culture i valori legati alla famiglia sono molto diversi. Il contesto influisce eccome, così come lo fanno la personalità e tutte quelle dinamiche interne proprie a ogni ambiente domestico.
Studi come quello pubblicato sul The Journals of Gerontology da Glenn Deane e Glenna Spitz evidenziano che le cause che portano i figli a chiudere i ponti con i genitori non siano dovute a un unico fattore. Fattori difficili da prevedere, dato che a entrare in gioco può essere la combinazione di più elementi; come i partner dei figli o la relazione tra fratelli.
Ad ogni modo, possiamo prendere come punto di partenza due fatti chiari ed evidenti. Il primo è che la distanza che si viene a creare tra genitori e figli è sicuramente dovuta da un complesso legame che unisce le parti in causa. Il secondo punto riguarda invece la personalità dei figli o le circostanze in cui crescono. Vediamolo più nel dettaglio.
Il peso di crescere in un ambiente problematico
Tra i motivi che portano i figli a chiudere i rapporti con i genitori troviamo sicuramente un passato difficile, le umiliazioni subite, la mancanza di supporto, le critiche ricevute e l’autoritarismo. Quando parliamo a genitori e figli coinvolti per capire i motivi che hanno portato al distacco, ci troviamo spesso di fronte alle seguenti motivazioni.
- Entrambi i genitori (o uno solo) non hanno esercitato nel modo corretto il proprio ruolo di educatori.
- Le ferite traumatiche subite rendono impossibile una riconciliazione. In questo caso, chiudere i rapporti diventa spesso un esercizio di salute.
- Spesso vi è una netta distinzione tra i valori dei figli e quelli dei genitori. Questo motivo non è di per sé sufficiente a giustificare una rottura totale del rapporto. Eppure, se i genitori non rispettano le idee o lo stile di vita dei figli, e per questo li puniscono, li criticano o li sgridano, questi possono essere spinti ad adottare misure drastiche.
Figli che non amano i genitori, il silenzio dell’incomprensione
Vi sono figli che, in un preciso momento, optano per la rottura totale con i propri genitori. Un gesto che genera forte angoscia e incomprensione nei genitori che non riescono ad accettare la situazione. Eppure, si tratta quasi sempre di scelte che non vengono prese dall’oggi al domani. Come abbiamo visto, sono decisioni che spesso celano problemi di lunga data, che potevano far presagire una tale presa di posizione. Analizziamo di seguito le ragioni che possono esserci dietro la rottura.
- Questione di personalità. Vi sono persone con comportamenti problematici che scelgono di chiudere i rapporti con i genitori, anche se a volte si tratta di situazioni non permanenti.
- Disturbi psicologici o dipendenze. Argomento sicuramente delicato, riguarda quelle situazioni in cui i figli decidono di allontanarsi da casa o di troncare i rapporti con i genitori a causa del consumo di sostanze o per disturbi psicologici.
- Risentimenti mai risolti. Un altro fattore riguarda le situazioni in grado di segnare grossi solchi tra i membri di una famiglia. I problemi economici, quelli tra fratelli, le discussioni, i fraintendimenti o la percezione di non aver ricevuto il giusto sostegno genitoriale sul quale si faceva affidamento.
- Rapporti di coppia. Senza dubbio un’altra variabile da tenere in considerazione. Capita a volte che i figli comincino relazioni che li allontanano dalla famiglia. È una caratteristica comune alle relazioni dipendenti in cui uno dei componenti finisce per controllare (e isolare) il partner, intralciando la sua cerchia di supporto emotivo.
Cosa possiamo fare quando i figli chiudono i rapporti con i genitori?
I motivi per cui i figli chiudono i rapporti con i genitori sono, come abbiamo potuto vedere, molto vari. Ogni realtà è unica così come ogni famiglia ha le sue peculiarità. Vi saranno circostanze in cui la distanza tra le parti si è resa necessaria (come nei casi di maltrattamenti pregressi).
Un consiglio in merito, qualunque sia la circostanza che abbia portato alla rottura, è quello di favorire sempre la comunicazione. Se un figlio ha bisogno di prendere le distanze dal nucleo familiare, deve essere in grado di fornire le motivazioni che lo hanno portato a questa decisione. Fornendole, potrebbe dar modo ai genitori di trovare una soluzione, di arrivare a un compromesso. Per riuscirci, è spesso consigliato l’aiuto di un professionista.
Infine, un altro suggerimento nel caso di genitori con figli problematici è la pazienza. Nella maggioranza dei casi, i figli torneranno a riallacciare i rapporti. Si tratta di situazioni indubbiamente difficili, da comprendere mostrando vicinanza e comprensione.
Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Ermisch, J. (2008). Adult child-parent relationships. In Changing Relationships (pp. 127–145). Routledge Taylor & Francis Group. https://doi.org/10.4324/9780203884591
- Lawton, L., Silverstein, M., y Bengtson, V. (2006). Afecto, contacto social y distancia geográfica entre hijos adultos y sus padres. Diario del matrimonio y la familia , 56 (1), 57. https://doi.org/10.2307/352701
- Treas J. , & Gubernskaya Z . ( 2012 ). Farewell to Moms? Maternal contact for seven countries in 1986 and 2001 . Journal of Marriage and Family , 74 , 297 – 311 . doi: 10.1111/j.1741-3737.2012.00956.x
- Umberson D . ( 1992 ). Relationships between adult children and their parents: Psychological consequences for both generations . Journal of Marriage and the Family , 54 , 664 – 674 . doi: 10.2307/353252