Quando una relazione è finita, lo sappiamo
Per quanto possa sembrare triste, molti di noi prolungano le relazioni più del necessario, pur sapendo che la scintilla dell’amore è già svanita. Così facendo non rimangono nemmeno le braci di un falò che un tempo ardeva maestosamente e felicemente. Quando una relazione è finita, lo sappiamo!
Dovremmo terminare il rapporto quando intuiamo che non c’è più niente in onore di ciò che un giorno era bello e bello.
Prolungare inutilmente la sofferenza non fa che aggiungere altra terra al fuoco spento, e offusca solo i ricordi della felicità che un tempo viveva in quelle anime amorevoli.
“Le persone cambiano e si dimenticano di dirlo agli altri”
-Lillian Hellman-
Perché prolungare una relazione finita?
Lo facciamo spesso: allunghiamo relazioni affettive che non nutrono più, che non portano più gioia, bensì tutto il contrario. Sono quelle situazioni in cui si vive a distanza, si nutrono false speranze e i rimproveri diventano più dannosi e meno rispettosi.
L’esperto in materia John Gottman in uno dei suoi studi fa notare che a volte basta ascoltare una conversazione tra una coppia per prevedere quella distanza.
In altre parole, la distanza emotiva persiste per mesi e addirittura anni senza che sia possibile notare la realtà: assenza di amore, di complicità.
L’amore? Non so. Se include tutto, anche le contraddizioni e i superamenti di sé stessi, le aberrazioni e l’indicibile, allora sì, vada per l’amore. Altrimenti, no.
-Frida Kahlo-
La paura della solitudine
Per gli esseri umani, il bisogno di sentirsi protetti è molto forte. In questo modo crediamo di essere meno soli, e sappiamo che ci sarà sempre qualcuno ad aspettarci, qualcuno al nostro fianco, dall’altra parte del divano o del letto.
- Gli uomini e le donne di questo mondo hanno molta paura della solitudine, perché non siamo stati addestrati a vivere in quel modo. Abbiamo sempre bisogno di avere qualcuno con noi.
- Fin da piccoli ci viene insegnato che una relazione è tutto ciò di cui abbiamo bisogno quando raggiungiamo l’età adulta. Un lavoro, una casa, un partner e abbiamo una vita piena, realizzata e con gli obiettivi raggiunti.
- Tuttavia, ogni giorno osserviamo con più forza che questo non ci soddisfa. Abbiamo bisogno di essere noi stessi, avverare sogni, ma non siamo preparati a raggiungere quegli obiettivi e ciò provoca frustrazione per l’incapacità di essere veramente felici con noi stessi.
Ci rifugiamo nella routine delle relazioni interrotte, che sanguinano amore da tutti e quattro i lati. Ci offrono una certa tranquillità e riposo, anche se sono lontani dall’essere ciò di cui abbiamo veramente bisogno e che sogniamo.
Accettare la fine con coraggio
Nella vita ci è stato insegnato ad avere paura. Una delle angosce più ricorrenti è senza dubbio la fine di una relazione affettiva.
Nessuno ci ha insegnato a gestire e ad affrontare queste situazioni e spesso scegliamo di prolungare la sofferenza invece di fare il passo decisivo, invece di accettare la realtà.
“Il bacio più difficile non è il primo, ma l’ultimo.”
-Paul Geraldy-
Può darsi che l’affetto duri, così come rispetto, comprensione, amicizia o cameratismo. Tuttavia, bisogna essere chiari: questo non è amore.
Non riconoscerlo, insieme alla paura di rimanere soli, offusca mente, anima e cuore; ci impedisce di prendere la fatidica decisione che rappresenta la fine di quel rapporto.
Forse l’insicurezza che appare nei nostri cuori fin dalla tenera età ci impedisce di prendere le decisioni difficili; sappiamo quando una relazione è finita, ma non riusciamo a dirlo ad alta voce o a noi stessi.
Può darsi che il terrore della solitudine e di non avere nessuno quando torniamo a casa impediscano di prendere la giusta decisione. Non troviamo il coraggio di dirigere i nostri passi verso la direzione più corretta.
Non agire quando una relazione è finita
Forse la paura di quello che diranno: come la prenderà la mia famiglia? Cosa penseranno di me i miei vicini e i miei amici? Come posso farlo ai miei figli?.
E intanto si conduce un’esistenza infelice e dolorosa che sminuisce la propria dignità a causa di una relazione che ha perso la passione e che ogni giorno uccide lentamente.
Non è sempre facile guardare dentro al proprio cuore, ancor di più se è spezzato. Ma è necessario, perché sapere che una relazione è finita, ma non prendere provvedimenti, è una delle maledizioni più terribili che possono imprigionare l’anima.
Conclusioni
Vi invitiamo a essere coraggiosi, onesti con i vostri pensieri e fare tutto il possibile per essere felici ogni giorno. Lo studio condotto presso l’Università di Manchester e pubblicato su The Journal of Positive Psychology indica che tutti possiamo superare queste perdite.
La paura svanisce nel tempo e l’angoscia finisce per trasformarsi e lasciare il posto a nuove opportunità di costruire una felicità autentica. Proviamoci, è il regalo più grande che possiamo farci.
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- Carrère, S., & Gottman, J. M. (1999). Predicting divorce among newlyweds from the first three minutes of a marital conflict discussion. Family Process, 38(3), 293–301. https://doi.org/10.1111/j.1545-5300.1999.00293.x
- Gottma, John (2016) The Relationship Cure. New York: Harmony