Racconto sul valore delle cose

Questo racconto sul valore delle cose ci offre una lezione molto importante: non tutti sappiamo apprezzare persone e oggetti. Questo fatto spesso passa inosservato. Ecco perché non dovremmo dare tanto credito ai giudizi di chi si ferma solo alle apparenze.
Racconto sul valore delle cose
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 03 marzo, 2023

L’anello è un racconto sul valore delle cose che ci permette di parlare anche del valore delle persone. Inizia in un paese lontano in cui viveva un saggio che tutti chiamavano “il maestro”. Molte persone si recavano da lui per i suoi consigli, che erano sempre corretti e molto utili.

Il maestro era anche un artigiano molto abile capace di realizzare preziosi oggetti apprezzati e desiderati da tutti. Una mattina nel suo laboratorio arrivò un giovane molto triste che gli si avvicinò dicendogli che era molto infelice. “Tutti dicono che sono stupido e che non possiedo nessuna abilità”, disse il ragazzo al maestro. E continuò chiedendogli: “Come posso cambiare?”, “Cosa devo fare per diventare una persona che vale?”.

Il maestro non lo guardò nemmeno e disse al ragazzo che al momento non poteva aiutarlo perché anche lui aveva un problema e doveva occuparsene. Non poteva risolvere i problemi di un altro, prima doveva risolvere i suoi. Il giovane rimase perplesso della risposta ricevuta dal maestro.

“Le cose hanno solo il valore che diamo loro”.

-Molière-

Racconto sul valore delle cose: un affare interessante

Il maestro aspettò un momento e poi disse: “Certo, se risolvo il mio problema, potrei aiutarti volentieri. Se tu mi aiuti a uscire velocemente dalla situazione nella quale mi trovo, potrei aiutarti”. Gli occhi del giovane si illuminarono e per la prima volta sorrise. “Certamente!” – rispose al maestro – “Dimmi solo cosa posso fare per te e sarò felice di aiutarti”. In realtà, tuttavia, gli dispiaceva di essere messo sempre in secondo piano.

Il racconto sul valore delle cose ci dice che una volta che i due si misero d’accordo, il maestro si tolse l’anello che portava al dito mignolo e lo mostrò al giovane mettendolo a conoscenza del fatto che aveva urgenza di venderlo. Doveva pagare un debito e l’anello era l’unico oggetto di valore che gli era rimasto.

Il maestro chiese al giovane di aiutarlo a vendere l’anello, avvertendolo che lo scopo doveva essere quello di ottenere la somma più alta possibile. “Non accettare meno di una moneta d’oro!” – disse -. Quindi, indicò al ragazzo un cavallo nella stalla e gli disse di utilizzarlo per raggiungere in fretta il mercato più vicino. Quando sarebbe tornato, lo avrebbe aiutato a risolvere il suo problema.

Donna che tiene in mano un anello.

Una vendita difficile

Il racconto sul valore delle cose ci narra che il giovane partì subito con l’intenzione di risolvere la questione il più velocemente possibile. Dopo aver raggiunto il mercato, provò a vendere l’anello. Alcuni commercianti sembravano interessati, ma quando il ragazzo disse loro il prezzo, tutti scoppiarono a ridere e se ne andarono.

Un uomo anziano disse al ragazzo che stava chiedendo un prezzo molto alto per un anello così piccolo e che nessuno gli avrebbe pagato la somma richiesta. Il vecchio gli offrì una moneta d’argento e un pezzo di rame, ma il giovane non accettò l’offerta.

Il ragazzo trascorse tutto il giorno tentando di vendere l’anello, ma l’impresa sembrava impossibile. Lo propose a più di cento commercianti, ma le risposte erano sempre le stesse. Abbattuto dal fatto che le sue aspettative non avevano riscontro nella realtà, montò a cavallo e tornò alla bottega del maestro.

Il finale del racconto sul valore delle cose

A testa bassa, il giovane raccontò al maestro quanto successo. “Penso che questo anello valga al massimo un paio di pezzi d’argento” – disse -. “E non voglio nemmeno mentire sul valore dell’anello” – aggiunse -. Il maestro sembrava contento e si congratulò con il ragazzo per il suo impegno e per il suo atteggiamento.

Sottolineò che neanche lui conosceva il vero valore dell’anello e che la cosa migliore da fare era portarlo da un esperto per farlo valutare.

Ragazzo pensieroso che guarda il tramonto.

Il ragazzo si recò in una delle gioiellerie più prestigiose del paese; dopo essersi presentato, chiese al gioielliere quanto era disposto a pagare per l’anello. Il racconto sul valore delle cose narra che il gioielliere, dopo avere esaminato l’anello con molta attenzione, disse che non poteva dargli più di 58 pezzi d’oro. Il ragazzo ne fu sorpreso e senza esitazione tornò rapidamente al laboratorio del maestro.

Arrivato dal maestro, gli raccontò con entusiasmo cosa gli era successo. Allora il maestro gli disse: “Tu sei come questo anello, un gioiello prezioso e unico, ma solo un esperto può notarlo. Nessuno può vedere il vero valore delle cose con una semplice occhiata. Devi conoscere tu quel valore prima di dare credito a quello che dicono gli altri”. Detto ciò, il maestro si rimise l’anello al dito.


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  • García, M. A. (2000). Moraleja, moralina y reflexión ética en las adaptaciones de cuentos folclóricos del siglo XIX. Revista Hispánica Moderna, 53(2), 293-304.

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