Raggiungere il silenzio mentale: perché e come
Raggiungere il silenzio mentale significa fare una “pausa critica” nei momenti di confusione, disordine o angoscia. È una risorsa semplice e pratica che può aiutarti quando non riusciamo a pensare chiaramente o quando una preoccupazione o un’ossessione prende il sopravvento.
Si tratta anche di un modo per proteggere il cervello. Quando una persona è stressata, l’intero corpo, compreso il cervello, reagisce in modo simile a quando è presente un agente patogeno. Le risorse fisiologiche si concentrano sulla difesa e ciò comporta un’usura significativa.
Se questa situazione si verifica molto spesso, l’usura risulta persino maggiore e finisce per generare importanti conseguenze sulla salute fisica e cognitiva. Raggiungere il silenzio mentale è un antidoto semplice ed efficace per combattere lo stress e recuperare l’equilibrio.
“Più una persona è vicina alla pace della mente, più è vicina alla forza.”
-Marco Aurelio-
Danni da stress al cervello
Lo stress è la risposta del corpo a una minaccia o a qualcosa che viene percepito come una minaccia, che lo sia o meno. Questa percezione scatena uno stato fisiologico di allerta che produce cambiamenti in vari organi e sistemi. Come è noto, in questi casi il corpo si prepara all’attacco o alla fuga.
A seguito di ciò, le facoltà cognitive si concentrano sull’affrontare la minaccia. Il resto resta sullo sfondo. I sensi si concentrano sulla minaccia al punto da smettere di vedere o sentire alcuni stimoli ambientali.
Se lo stato di stress persiste, anche se non così intenso, il risultato è una persona dispersa, con ridotta capacità di concentrazione, irascibile, nervosa, scarsa memoria e scarso rendimento in attività che richiedono un certo impegno.
Lo stress può essere causa di molti errori, inefficienze e decisioni sbagliate. Fermare la mente è uno dei mezzi per contrastare questi effetti.
Fermare la mente
Fermare la mente significa intervenire attivamente nel flusso dei nostri pensieri. Sarebbe come mettere in pausa un video. È una tecnica di emergenza per ritrovare l’equilibrio e l’autocontrollo. Come raggiungere un simile stato?
In realtà, è molto semplice. Si tratta di svolgere attività di routine molto elementari. Serve quasi tutto, dall’ordinare i giornali al lavare i piatti. Anche fare una passeggiata, spazzare una zona della casa o dell’ufficio, o svolgere qualsiasi attività che comporti un dispendio di energie fisiche, ma non un grande coinvolgimento mentale o emotivo.
Il segreto è concentrarsi sull’attività, per quanto basilare. Se si riordinano i documenti, bisogna prestare attenzione al modo in cui lo si fa. Se si fa una passeggiata, bisogna percepire le sensazioni del corpo e ammirare il panorama.
Quando si sceglie di lavare i piatti, conviene non indossare i guanti e fare attenzione ai dettagli. Grazie a queste semplici attività è possibile raggiungere il silenzio mentale.
I vantaggi del silenzio mentale
Chiunque riesca a raggiungere il silenzio mentale ne noterà immediatamente i benefici. Bisogna solo attenersi rigorosamente ai due principi di base: svolgere un’attività meccanica e concentrarsi su di essa. Non bisogna fare altro. Il problema è che la mente stressata di solito oppone molta resistenza.
Lo stress induce la mente ad avviare una dinamica di difesa, come abbiamo già spiegato, e non è facile dire al cervello: “fermati, distraiti un attimo”. In questi stati si pensa che indirizzare i propri pensieri altrove o svolgere una semplice attività sia un rischio. Questa convinzione è la principale barriera da superare.
Come in tante altre situazioni della vita, a volte si tratta solo di darsi l’opportunità di sperimentare qualcosa di nuovo e trarre le dovute conclusioni. Concediti di raggiungere il silenzio mentale la prossima volta che vi sentite stressati.
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