Regalare un libro a chi si ama
Quando si ama qualcuno, regalare un libro è il dono migliore che si possa fare. Se avete un amico a cui tenete, scegliete un libro speciale per lui. Che sia un romanzo, un saggio, un manuale di auto-aiuto, un libro di cucina o una raccolta di storie, ogni libro contiene un universo di conoscenze che ci arricchisce e al tempo stesso ci rende più liberi.
Il 23 aprile è la giornata mondiale del libro. Come ben sappiamo, questa giornata è ricca di eventi incentrati sulla lettura, che ci mettono in contatto con i nostri scrittori preferiti per riflettere sul loro lavoro e anche per ricordarci dell’importanza delle biblioteche.
Un mondo senza libri non sarebbe un mondo. Saremmo persi in un edificio nudo, senza porte per l’apprendimento, l’avventura, la scoperta. Valorizzare il mondo dei libri e della lettura è fondamentale. Scoprire nuovi autori e aprirci ad altri generi per prendere coscienza dell’infinito di questo melting pot letterario è un’esperienza magnifica.
Dopotutto, come diceva Jorge Luis Borges, di tutti gli strumenti inventati dall’uomo, il più sorprendente è il libro, perché è una meravigliosa estensione della sua immaginazione e memoria.
Perché regalare un libro a chi si ama
Ci sono libri scritti male e libri indimenticabili. Ci sono libri per trascorrere il tempo e altri che lasciano il segno. Alcuni ci fanno scoprire nuove prospettive, altri ci coinvolgono nelle loro trame poliziesche e con altri ancora proviamo dei brividi di terrore.
Dicono anche che non ci sia niente come le prime letture dell’infanzia e dell’adolescenza, momenti in cui alcuni titoli hanno cambiato la nostra vita e sono anche riusciti ad aprire la nostra mente a nuove passioni, conoscenze e hobby.
I primi approcci alla lettura possono avvenire con Jules Verne o Arthur Conan Doyle per poi raggiungere la maturità divorando tutti i generi e autori. A volte abbiamo voglia di classici come Cechov, tornare alla Montagna Magica di Thomas Mann o scoprire le ultime novità di Joël Dicker o Ian McEwan. Ciò che conta, dopo tutto, è il piacere di immergersi in un mare di parole e lasciarsi andare.
In Viaggio in Inghilterra, uno studente dice al personaggio che nel film è interpretato da Anthony Hopkins che la gente legge per non sentirsi sola. Forse è vero o forse no, ma gli autori desiderano suscitare il nostro interesse per la lettura: quanto più leggiamo, meglio sarà.
Tuttavia, i veri amanti della lettura non fanno delle librerie la loro seconda casa solo per il piacere di leggere. I libri ci offrono l’opportunità di pensare.
L’arte di scegliere un titolo per una persona speciale
Quando si ha particolare stima di una persona, l’ideale è regalare un libro. Un libro non è un oggetto da usare, non è solo una copertina con un insieme di fogli. La conoscenza è insita al suo interno. In ogni pagina ci sono dozzine di pensieri e riflessioni. Se si tratta di un romanzo, trascorreremo del tempo spesso indimenticabile con i personaggi e le loro emozioni.
Generalmente, quando regaliamo a qualcuno un libro, non lo facciamo in modo casuale. Spesso inoltre, tendiamo a scegliere i titoli che ci hanno affascinati.
Desideriamo che la persona che riceverà il nostro regalo provi quello che abbiamo provato noi con quella lettura. Non vediamo l’ora di condividere esperienze e viaggiare verso gli stessi mondi descritti nella trama.
Compagno, amico, collega o figlio … Regalare un libro!
Ci sono libri per capire il mondo. Ci sono libri che ci insegnano, che ci aiutano. Ci sono quelli che ci intrattengono e anche quelli che ci segnano per sempre. Se conoscete qualcuno che, come voi, soffre di bibliofilia, regalategli un libro, uno che vi ha affascinato e che non riuscite a dimenticare.
Se avete un amico, un familiare o un collega che preferisce le serie alla lettura, non gettate la spugna: regalategli un libro. L’importante è sceglierlo bene. Sondare i suoi gusti e sorprenderlo con un titolo a cui non potrà resistere.
D’altra parte, se avete figli, nipoti, fratelli o amici con bambini, non esitate a regalare loro un libro, non importa quanti anni abbiano. Farete loro un favore, darete loro una chiave per viaggiare, scoprire, essere liberi e volare in alto.
Quando scopriamo il piacere di leggere durante l’infanzia, non vi sono rimedi. È un veleno senza antidoto, ma con un trattamento palliativo: letture frequenti e tanto più, meglio.
Prima o poi, come diceva Thomas Carlyle, scopriamo che i libri sono amici che non deludono mai. Teniamoli a mente, circondiamoci di essi e non smetteremo mai di regalarli.