Rinascita emotiva, l'arte di risalire dall'abisso

La rinascita emotiva avviene in varie circostanze, ma soprattutto quando siamo vittime di uno stato emotivo negativo e abbiamo bisogno di ricostruire la nostra vita.
Rinascita emotiva, l'arte di risalire dall'abisso
María Alejandra Castro Arbeláez

Scritto e verificato la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 16 febbraio, 2023

Ci sono momenti in cui cadiamo in un abisso profondo, ci troviamo in un vicolo cieco e non sappiamo cosa fare. Sebbene in quel momento arriviamo a pensare che tutto sia perduto, alla fine abbiamo l’opportunità di abbracciare il nostro dolore e avviare una rinascita emotiva.

Non è un percorso semplice né veloce. Avremo bisogno di un piccolo esercizio di fede e sforzo: i risultati arriveranno dopo che avremo preso decisioni importanti e iniziato a impegnarci. Ne parliamo in questo articolo.

Come potresti rinascere senza essere prima ridotto in cenere?

-Friedrich Nietzsche-

Cos’è la rinascita emotiva?

Per comprendere il concetto di rinascita emotiva, è inevitabile fare un’analogia con la fenice, che rinasce dalle proprie ceneri.

È un forte cambiamento a livello emotivo, in cui la persona rigenera il proprio spazio emotivo dopo che qualcosa l’ha compromesso. Quindi, è come dare vita a una nuova relazione con le proprie emozioni.

Come la fenice, una persona prende il volo dopo un evento che le ha causato grande dolore e sofferenza. Quindi, guarda in faccia la propria angoscia e con coraggio segue altre direzioni.

La rinascita emotiva consiste nell’uscire da uno stato che causa sofferenza, ritrovar se stessi, gestire emozioni, pensieri e comportamenti in modo diverso, rifiorire, avere motivazioni diverse, raggiungere scopi, vedere le cose in un’altra prospettiva e trovare una via d’uscita quando tutto sembra perduto.

Le fasi della rinascita emotiva

Esistono diversi modi, tutti intelligenti, per gestire la sofferenza. Non si tratta di fare “tabula rasa”, bensì di superare le avversità utilizzando le risorse che abbiamo a disposizione. A volte non è così facile sapere quali sono, quindi uno dei primi passi sarà identificarle.

Consiste nell’utilizzare la conoscenza di sé. Ciò implica essere premurosi, pazienti e affettuosi con noi stessi. Passo dopo passo possiamo scoprire cosa ci succede: in questo modo sarà più facile da risolvere.

Inoltre, per conoscere noi stessi possiamo esplorare ciò che vogliamo essere, ciò che siamo in questo momento, fino a che punto vogliamo arrivare, come vogliamo farlo. Conoscere queste cose ci aiuterà ad avere un’idea di noi stessi e a seguire ciò che vogliamo veramente.

Inoltre, possiamo trarre profitto dal riconoscimento dei nostri punti di forza e dei nostri maggiori difetti. Quindi, possiamo usare queste informazioni per affrontare momenti difficili e rinascere emotivamente.

Da un lato, sapere dove abbiamo fallito ci aiuta ad evitare di ripetere gli stessi errori; e dall’altro, conoscere le nostre risorse ci aiuterà a capire di cosa servirci quando sorgono i problemi.

Imparare nella rinascita emotiva

Dopo la tempesta arriva la calma, dice il proverbio. Sebbene non accade per magia, può succedere. Consiste nella tranquillità che sorge dopo aver affrontato una situazione dolorosa. Uno degli strumenti più utili a tale scopo è l’apprendimento perché:

  • Fa capire come comportarsi la prossima volta.
  • Aiuta a guarire.
  • Imparare da quello che non abbiamo fatto ci prepara a conoscere i nostri limiti.
  • Induce a chiedere aiuto.
  • Fa uscire dalla comfort zone.
  • Permette di vedere le cose da diverse prospettive.
  • Aiuta ad acquisire maggiore consapevolezza.

Imparare a cadere e rialzarci ci aiuterà a uscire da situazioni che provocano grande angoscia. Acquisiremo ulteriori conoscenze per affrontare le situazioni future: dopotutto, nella vita si presenteranno sempre delle difficoltà.

Ragazza che osserva una farfalla simbolo di rinascita emotiva.

Imparare a dire “addio” è indispensabile per la rinascita emotiva

Significa non ossessionarsi su ciò che è già accaduto o su ciò che avremmo potuto fare. Per fare questo, bisogna sfruttare il momento presente. Consiste nel valorizzare il “qui e ora”. Rimanere bloccati nel passato ci porta a continuare a soffrire.

Quindi dobbiamo imparare a lasciar andare, sia le cose che le persone. Ma è anche importante non precipitarsi nel futuro, poiché può causare ansia. A volte sarà difficile per noi, ma se anticipiamo i fatti, non otterremo una rinascita emotiva.

Saper dire addio non significa dimenticare cosa ci ha causato tanta sofferenza. Significa abbracciare le nostre angosce, imparare da esse e ottenere il meglio di noi stessi per affrontare ciò che sta arrivando.

Oltre a ciò, è importante farlo perché se aggiungiamo sempre più peso sulle nostre spalle, finiremo per sfinirci. Lasciar andare il dolore non significa che non fosse importante, significa rendere la nostra vita più sana, approfittandone come apprendimento e per poter rifiorire.

La resilienza per affrontare il dolore

È un’abilità che molti hanno e che altri di noi possono imparare a sviluppare. Significa adattarsi positivamente alle situazioni avverse. In che modo?

  • Essere ottimisti.
  • Imparare dalla situazione.
  • Concentrarsi sulle proprie motivazioni.
  • Trovare uno scopo.
  • Confidare nei propri punti di forza e capacità.
  • Accettare, perché è necessario per andare avanti.

La resilienza fa sì che le avversità ci rendano più forti, ci aiuta a trasformare il dolore in qualcosa di utile. Ci sono diversi modi, ad esempio, attraverso l’esercizio fisico, l’arte, la compagnia, ecc.

Un articolo dell’Uriarte Arciniega dell’Università dei Paesi Baschi definisce la resilienza come un percorso verso l’ottimismo e verso la capacità di adattare e migliorare costantemente se stessi.

Margherita su una mano aperta.

Trovare una guida

Possiamo contare su varie risorse che possono aiutarci nei momenti difficili, ma ci sono momenti in cui abbiamo bisogno di qualcuno. Al contrario, spesso ci chiudiamo in noi stessi, perché ci vergogniamo di chiedere aiuto o perché vogliamo affrontare il dolore da soli.

Chiedere aiuto non è una cosa negativa. Possiamo rivolgerci alle persone più vicine e comprensive, per raccontare loro ciò che ci angoscia tanto e trovare una guida o semplicemente perché ci aiutino a lasciarci andare. Potremmo anche rivolgerci a un professionista, perché preferiamo il parere di un esperto o perché non sappiamo a chi rivolgerci.

Questa è un’altra strada verso la rinascita emotiva, che ci dirige verso la luce grazie alla meravigliosa guida di qualcuno di cui ci fidiamo. Dobbiamo essere coraggiosi per mostrare quello che abbiamo dentro, ma varrà la pena sapere che abbiamo qualcuno che ci aiuterà a rialzarci dalle grandi cadute.

Benefici della rinascita emotiva

Ogni rinascita emotiva implica l’aver dato un senso alla sofferenza, che diventa parte della nostra storia senza provocare ulteriore dolore. Vediamo quali sono i vantaggi di questa rinascita:

  • Maggiore comprensione delle situazioni.
  • Imparare a gestire i propri sentimenti.
  • Acquisizione della resilienza.
  • Vedere le cose da un’altra prospettiva.
  • Accettazione.
  • Maggiore autostima.
  • Capacità di cambiamento.
  • Vivere nel momento presente.
  • Maggiore consapevolezza.
  • Aumenta la conoscenza di sé.

Ciò non significa che sia sempre possibile trasformare la sofferenza in gioia. Possono sorgere altre emozioni, che identificheremo gradualmente se riusciremo a rilasciare la tensione.

Ogni emozione è importante e farà parte della nostra esperienza. Si tratta di una metamorfosi: trasformiamo la sofferenza in uno stato emotivo diverso che serve come punto di partenza.


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  • Martín, E. M. A. (2018). Inteligencia emocional. Elearning S.L.
  • Uriarte Arciniega. J.D.D (2005). La resiliencia. Una nueva perspectiva en psicopatología del desarrollo. Revista de psicodidáctica.

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