Imparare a risolvere i 7 conflitti più comuni

Imparare a risolvere i 7 conflitti più comuni

Ultimo aggiornamento: 14 settembre, 2019

Risolvere i conflitti abituali è una delle abilità che più ci aiuta ad allontanare le preoccupazioni. Lì dove vi sono due esseri umani, nasce almeno un conflitto. Questo non dipende dal fatto che la gente sia cattiva o intenzionata a creare problemi. Semplicemente, si verifica perché due persone non la pensano mai esattamente allo stesso modo.

I rapporti sani sono quelli privi di conflitti. Tuttavia, non si tratta di evitare le contraddizioni, bensì saperle risolvere. Risiede in questo il vero segreto della corretta convivenza e non è così difficile se ce lo riproponiamo. È sufficiente avere volontà, pazienza, capacità di comprensione ed essere disposti a non arenarsi nelle differenze, in modo da non rimuginare sulle stesse.

“Prima, ascoltare. Dare all’oppositore l’opportunità di parlare. Lasciarlo terminare. Non opporre resistenza, non accusare e non discutere. Questo innalza solo barriere. Cercare, invece, di costruire ponti di comprensione”.

-Dale Carnegie-

Alcuni conflitti sono più frequenti di altri. A seguire presentiamo un inventario di questi problemi abituali e che vale la pena imparare a risolvere per avere una vita più tranquilla e relazioni più sane e fluide.

1. Risolvere i conflitti causati da malintesi o percezioni erronee

Si tratta di conflitti molto comuni. Si presentano quando si verifica un errore nella comunicazione. I partecipanti non dispongono di tutta l’informazione oppure essa viene tergiversata o ancora interpretata in modo sbagliato. Questo causa prevenzioni, fastidi o rancori.

Per risolvere queste situazioni, la cosa migliore è optare per un dialogo franco e diretto. Se notate che qualcuno si mostra ostile all’improvviso e non sapete perché, la cosa migliore è chiederglielo direttamente. Lo stesso vale nel caso contrario. Se qualcosa vi infastidisce, dovete esprimerlo apertamente e con rispetto. Molti grandi problemi possono essere evitati tramite una comunicazione assertiva.

2. Risolvere i conflitti causati da un accordo non raggiunto

A volte l’ostilità tra due persone è costante ed insidiosa. Magari una critica l’altra in tutto quello che fa o dice oppure si mostra sempre contraria o infastidita. In questo modo, entrambe percepiscono un malessere costante.

La cosa più probabile è che in questi casi vi sia un conflitto di fondo non riconosciuto. Questo grosso problema si traduce in piccoli scontri quotidiani e persistenti. Se volete risolvere una situazione del genere, la prima cosa che dovete fare è identificare cosa si cela dietro ad essa. In seguito, è necessario affrontare tale difficoltà con l’altra persona senza dimenticare la sincerità ed il rispetto.

3. Risolvere i conflitti causati da interessi contrapposti

È quello che viene comunemente chiamato un “conflitto di interessi”. Si presenta quando i bisogni di una persona si contrappongono a quelli di un’altra. Per esempio, quando si deve svolgere una faccenda domestica e chi dovrebbe occuparsene vuole riposare, invece di realizzarla.

In questi casi, il problema si può risolvere solo se si avvia una giusta negoziazione. Questo vuol dire che devono cedere entrambi. Tuttavia, entrambi devono anche ottenere un beneficio. Non è così difficile riuscirci se le persone coinvolte accettano che “è meglio un magro accordo che una grassa sentenza”.

4. Risolvere i conflitti causati da diversi valori o credenze

Anche questi conflitti rientrano nel gruppo dei più comuni. In realtà, non si verificano perché due persone la pensano in modo diverso. Avere idee diverse diventa un problema quando una delle persone, o entrambe, vuole imporre le sue credenze all’altro e/o sminuirne il punto di vista.

In generale, capita spesso con i credi religiosi o politici. In entrambi i casi vi è di solito un affanno di proselitismo, ovvero un interesse nel “reclutare” l’altro nel proprio partito o gruppo. Per risolvere i conflitti di questo tipo, basta ammettere che rispettare la libertà di pensiero dell’altro implica la garanzia che anche gli altri rispettino quello che penso io.

5. Risolvere i conflitti di potere

Il potere è una permanente fonte di conflitto. Chi lo detiene è soggetto ad ogni tipo di critica, alcune benintenzionate ed altre meno. Chi non lo detiene, invece, ne subisce gli effetti e, molte volte, sente di non ottenere vantaggi da esso. Nell’ambito del potere vi è sempre tensione.

Per risolvere i conflitti di potere, l’ideale è proporre meccanismi di risoluzione orizzontale. Vuol dire generare spazi per ascoltare e venire incontro a chi non lo detiene. Questo non vale solo per chi esercita potere in ambiti sociali, ma anche per chi ha potere in famiglia, a scuola, al lavoro, etc.

6. Risolvere i conflitti causati da difficoltà personali

Le difficoltà personali sono quelle che si riferiscono ai conflitti che si verificano nella mente di un individuo. Questo vuol dire che, in realtà, non esiste un problema esterno. È la persona che lo vede così. Succede quando, per esempio, un individuo ansioso non tollera che gli altri facciano qualcosa con lentezza.

Chi circonda una persona affetta da un conflitto personale, purtroppo, deve renderla consapevole della situazione. La maggior parte delle volte non ne è cosciente. A volte si tratta solo di far capire che non esiste un vero conflitto. Se lo si fa in modo sereno e rispettoso, probabilmente sortirà un magnifico effetto.

7. Risolvere i conflitti causati da incompatibilità caratteriali

Sono quei conflitti che, semplicemente, hanno origine da una “mancata chimica”. Per un motivo o per un altro, una persona non riesce ad accettarne un’altra. È una specie di antipatia generica che non obbedisce ad un elemento particolare. In questi casi, si può cadere nella tentazione di esprimere tale tensione tramite continui gesti di rifiuto.

Sebbene sia vero che non tutti devono per forza starci simpatici, è altrettanto vero che non abbiamo nessun diritto di rifiutare qualcuno per come è. Forse le sue caratteristiche sono complementari alle nostre e non lo notiamo. Forse, semplicemente, dobbiamo adottare una distanza prudenziale e trattare l’altro con la considerazione che merita.

I conflitti, in generale, possono essere risolti sempre tramite una comunicazione assertiva. Questo non vuol dire una comunicazione subdola o falsamente cortese. Piuttosto, si tratta di affrontare direttamente il problema, con tranquillità e rispettando l’altro. Se saprete comunicare in modo adeguato, prima ancora di risolvere un conflitto, di certo saprete prevenirlo.


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