Ronald David Laing: ricerche sulla schizofrenia

Laing fu uno psichiatra famoso per i suoi studi sulla schizofrenia. Sosteneva che i pazienti che soffrono di questa malattia si comportano in modo diverso a seconda dell'ambiente in cui vivono.
Ronald David Laing: ricerche sulla schizofrenia
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2023

Ronald David Laing fu uno psichiatra inglese noto per il suo approccio alternativo al trattamento della schizofrenia. Fu anche il fondatore di una corrente che negli anni Sessanta e Settanta fu conosciuta con il nome di antipsichiatria.

Come molti altri psicologi o sociologi, Laing studiò e lavorò nella famosa Clinica Tavistock. Anni dopo, fece parte del grippo di ricerca dell’Istituto Tavistock che gli concesse i finanziamenti per svolgere le sue ricerche più importanti.

Il suo lavoro era incentrato sullo studio della schizofrenia e sull’ambiente nel quale trattare i pazienti schizofrenici. Laing sosteneva che i pazienti si comportassero in modo diverso a seconda dell’ambiente in cui si trovavano. Scopriamo maggiori dettagli sulla sua vita e sulle sue ricerche.

Donna schizofrenica con sdoppiamento

L’infanzia di Ronald David Laing

Laing nacque il 7 Ottobre 1927 a Giovanhill, un quartiere di Glasgow, in Scozia. Proveniva da una famiglia di estrazione operaia ed era l’unico figlio di David McNair Laing e Amelia Laing.

Fino al 1945 frequentò la scuola Hutcheson a Glasgow. Era una scuola elementare solo per ragazzi. Qui, si distinse come ottimo studente e per via delle eccezionali abilità musicali. In seguito, si laureò alla Royal Academy of Music nel 1944 ed entrò al Royal College of music nell’aprile del 1945.

In quegli anni si appassionò molto alla filosofia. Alcuni degli autori che attirarono maggiormente la sua attenzione furono Freud, Marx, Nietzsche e soprattutto Kierkegaard. Successivamente studiò medicina e psichiatria e ottenne un dottorato in medicina presso l’Università di Glasgow nel 1951.

La vocazione per la psichiatria

Tra il 1951 e il 1953, fu assunto come psichiatra nel Royal Army Medical Corps. Fece parte dell’Unità psichiatrica dell’esercito inglese a Netley, vicino Southampton, e poi prese servizio all’ospedale militare di Catterik, nello Yorkshire.

Alla fine del 1953, lasciò l’esercito e iniziò a insegnare all’Università di Glasgow. Durante questo periodo, frequentò il Royal Mental Hospital di Gartnavel per completare la sua formazione in psichiatria. In questo ospedale creò un ambiente sperimentale per il trattamento dei pazienti: la Rumpus Room. In questa stanza confortevole i pazienti affetti da schizofrenia trascorrevano parte del loro tempo.

Il personale e i pazienti indossavano abiti normali e venivano svolte varie attività artistiche. Si poteva persino cucinare. Le attività quotidiane avevano lo scopo di creare un ambiente in cui si poteva socializzare e imparare nuove abilità.

Grazie a questo nuovo trattamento, tutti i pazienti mostrarono un netto miglioramento. Nel gennaio del 1956 prese la qualifica di psichiatra.

L’affermazione professionale di Ronald David Laing

Alla fine del 1956 divenne aiuto primario presso la Tavistock Clinic di Londra. Qui condusse i suoi studi fino al 1960.

In questa struttura i medici si occupavano di pazienti provenienti dalla marina inglese. L’obiettivo principale era quello di studiare le conseguenze della guerra sulle persone.

In seguito, nacque il Tavistock Institute che divenne un’organizzazione non governativa senza scopo di lucro. Finanziato dalla Fondazione Rockfeller, il Tavistock Institute incentrò i suoi studi sulle scienze sociali e  sulla psicologia applicate all’istruzione, alla ricerca e allo sviluppo professionale.

Laing lavorò in questo istituto per quasi 30 anni. Inoltre, divenne tirocinante psicoanalista all’Istituto di Psicoanalisi.

Nel 1958 iniziò gli studi che gli permisero di scrivere il libro Normalità e follia nella famiglia, pubblicato nel 1964. Nel contempo, iniziò una serie di seminari coinvolgendo alcuni colleghi che sarebbero diventati i suoi più importanti collaboratori. Tra questi ricordiamo Aaron Esterson e David Cooper.

Schizofrenia, opere e riconoscimenti di Ronald David Laing

Nel 1960, la casa editrice Tavistock pubblicò il suo lavoro L’io diviso. Il libro ricevette recensioni favorevoli e fu un successo, anche se non vendette molte copie. Poco tempo dopo, pubblicò il testo L’io e gli altri: psicopatologia dei processi interattivi.

Laing fu anche psicoanalista e aprì un suo studio privato a Londra. Iniziò a sperimentare le droghe, in modo particolare LSD. Nel 1962 divenne direttore clinico della Langham Clinic di Londra e da allora la sua popolarità accrebbe.

Negli anni che seguirono scrisse la maggior parte degli articoli poi usati per il libro La politica e l’esperienza – L’uccello del paradiso. Pubblicò anche Ragione e violenza insieme a David Copper, un altro ricercatore associato al Tavistock Institute.

Il progetto Kingsley Hall

Nel 1965, avviò il progetto Kingsley Hall insieme ad Aaron Esterson, David Cooper e altri famosi ricercatori. Questo progetto durò fino al 1970. Crearono una comunità sperimentale non gerarchica nella quale i pazienti affetti da schizofrenia avevano la possibilità di lavorare sulle loro psicosi senza ricorrere ai farmaci o ad altre terapie come l’elettroshock o interventi chirurgici.

Questo progetto aveva come precedente l’esperienza della Rumpus Room di Laing e dei suoi collaboratori. Anche altri progetti come la Villa 21 di Cooper furono fondamentali per lo sviluppo della Kingsey Hall come una comunità basata sulle relazioni sociali e sull’assenza di distinzione tra pazienti e personale.

Grazie al successo della Kings Hall, Laing tenne una serie di conferenze negli Stati Uniti dove ebbe la possibilità di conoscere molti rinomati psicoanalisti. Nel 1967 partecipò al Congresso “Dialettica della Liberazione”, il cui scopo era far conoscere la psicoanalisi all’ambiente politico della sinistra. In quell’occasione tenne un discorso che in seguito fu pubblicato in un’antologia che conteneva gli atti del congresso.

La vita personale

Nel 1952 sposò la fidanzata Anne Hearne e nello stesso anno nacque la loro prima figlia che chiamarono Fiona. Da questo matrimonio nacquero altri quattro figli: Susan, Karen, Paul, Adrian.

Dopo essersi separato da Anne, ebbe altri tre figli dalla nuova compagna Jutta Werner e in seguito altri due figli da due donne diverse.

Nel 1971, dopo aver chiuso Kingsley Hall, decise di prendersi un anno sabbatico e andò in Sri Lanka e in India. Durante questo viaggio si dedicò alla meditazione buddista.

Prima del viaggio, chiuse lo studio privato, lo stesso nel quale aveva condotto alcune sessioni di terapia con l’LSD negli anni Sessanta. Non si sa se le riprese di ritorno dall’India.

Il 23 agosto del 1989 Laing morì mentre giocava a tennis. Secondo i referti medici, fu vittima di un infarto.

Paesaggio con alberi e montagne

L’eredità di Ronald David Laing

Per gran parte della sua carriera si interessò a ricercare le cause della schizofrenia mostrando una chiara opposizione ai trattamenti usati allora per curare i pazienti. Cercò delle alternative al ricovero ospedaliero e alle terapie con elettroshock che venivano praticate in quegli anni.

“Dovremmo dedicarci a disimparare gran parte di ciò che abbiamo imparato e imparare ciò che non ci è stato insegnato.”

-R.D. Laing

Laing teorizzò che l’insicurezza ontologica (l’insicurezza sulla propria esistenza) provoca una reazione difensiva. Questa reazione, a sua volta, divide il Sé in componenti separate generando i sintomi psicotici caratteristici della schizofrenia.

Nel suo libro Normalità e follia nella famiglia pubblicò una serie di casi di persone le cui malattie mentali dipendevano dalle relazioni che avevano con i loro familiari. Questo punto di vista suscitò molto scalpore all’epoca.

Sebbene all’inizio il suo approccio alla schizofrenia fu controverso, negli anni rivide alcune delle sue posizioni.


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  • Laing, R. D. (1969). El cuestionamiento de la familia. Paidós.
  • Laing, R. D. (1988). Las cosas de la vida: un ensayo sobre los sentimientos, la realidad y la fantasía. Editorial Crítica, Grupo Editorial Grijalbo.
  • Herrera Zavaleta, J. L. (2009). Filosofía y contracultura.

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