Possono rubarti l'idea, mai il talento
È capitato a tutti. All’improvviso ci viene un’idea che ci sembra buona o troviamo la soluzione ad una questione lavorativa, ad esempio, ma qualcuno ce la ruba. È troppo tardi per reclamarne la paternità: ce l’hanno rubata e ci sentiamo frustrati.
Ad essete realisti, d’altra parte, è possibile che abbiamo fatto la stessa cosa con qualcun altro. È del tutto normale, anche se non sembra giustificato né giusto. Ma si tratta di questo, le idee volano, sono libere una volta che vengono pronunciate a voce alta e qualche mente le intercetta. Di fatto, non siamo bravi a ricordare le fonti, siamo più bravi a ricordare le idee.
Tuttavia, se dovesse capitarvi una cosa del genere, ricordate una cosa: possono rubarvi l’idea, ma mai il talento o l’ingegno.
Il talento è personale
Il talento è unico, personale e non trasferibile. È un’arma potente che parla di noi stessi e del modo in cui ci addentriamo nel mondo. Non è qualcosa che si può prestare o copiare. Il talento è naturale e chiede solo di essere potenziato per dare migliori risultati.
Se pensate di non avere alcun talento, vi state sbagliando: di sicuro c’è qualcosa che vi consente di sfruttare le vostre capacità interiori. Avete solo bisogno di trovarlo con entusiasmo e poi lavorarci su. Così sorgeranno idee nuove, creazioni personali o riflessioni interessanti che altri potranno rubarvi, ma mai concepire come avete fatto voi.
Dedicate molto tempo al vostro talento e vedrete che troverete il posto in cui potete mostrare quanto valete. Non è mai troppo tardi, non è mai troppo difficile e non è un obiettivo impossibile da realizzare. Basta solo credere in se stessi e avere fiducia nelle proprie possibilità e attitudini.
È bene nutrirsi delle idee altrui
Al contrario di quello che sembra quando ci rubano un’idea, condividerla non è proprio così negativo. Di certo il plagio o la copia feriscono, ma la trasmissione di concetti da una mente all’altra ci nutre come persone. Alla fine, è un modo per diffondere la conoscenza.
Le idee sono come gli esseri viventi. Nascono, crescono, proliferano, incontrano altre idee e infine muoiono .
Bernard Werber
A che ci serve avere idee se non possiamo vederle crescere? Per vedere come si realizzano, dobbiamo alimentarle e dare esse vita fino a farle diventare qualcos’altro, altrimenti muoiono. Se sono idee nostre, è giusto che questo venga da noi, anche se lo scopo è di proliferare tra gli altri. Non c’è niente di male se nascono in noi e crescono negli altri.
Nel corso della storia, di fatto, le generazioni passate hanno sempre approfittato delle conoscenze e delle idee delle generazioni precedenti. I comfort di cui godiamo oggi si devono a ciò che loro hanno condiviso con saggezza e con talento. Per questo motivo, è bene rispettare un’idea di un collega e allo stesso tempo aiutarlo a svilupparla senza privarlo del merito che gli spetta.
Il talento richiede sforzo
Come vi abbiamo già anticipato all’inizio dell’articolo, il talento è naturale, ma ha bisogno di essere allenato. Di fatto, se lo si vuole potenziare in qualche modo, bisogna saperlo gestire correttamente: focalizzare il luogo dove poterlo sviluppare ed avere il giusto atteggiamento per farlo.
Nessuno può rubarci il talento una volta che l’abbiamo trovato. Se abbiamo talento, troveremo il modo per dimostrarlo anche sul lavoro, anche se qualcuno dovesse rubarci le idee, le riflessioni o i progetti. Il talento è qualcosa che si nota quando è sfruttato al massimo.