San Valentino, protettore degli innamorati
Il giorno di San Valentino viene celebrato quasi ovunque il 14 febbraio ed è considerato il giorno degli innamorati. Si tratta di una giornata in cui le coppie si scambiano doni in segno di amore.
Nello stesso giorno, vi sono festeggiamenti un po’ ovunque. In diversi Paesi vengono organizzate feste per favorire l’incontro tra single, in alcune parti del mondo vengono promosse cerimonie in onore dell’amore. Nelle Filippine, ad esempio, è stato organizzato diverse volte il concorso per il bacio più lungo.
Amare profondamente qualcuno ti dà coraggio. Essere amati profondamente da qualcuno ti dà forza.
-Lao Tze-
Sebbene quasi l’intero mondo occidentale celebri il giorno di San Valentino, non sono in molti a sapere chi fu quel santo e per quale motivo oggi in suo onore viene celebrato il giorno degli innamorati.
La verità è che nessuno lo sa con certezza, poiché sono tre i possibili martiri da cui ha avuto origine questa celebrazione. Ciò nonostante, tutto fa pensare che le celebrazioni rimandino a un santo dell’epoca romana.
Le origini della festività di San Valentino
A quanto sembra le origini della festa di San Valentino risalgono a un festival romano della durata di tre giorni, conosciuto come I Lupercalia. Si trattava di una celebrazione in onore degli dei della fertilità a metà febbraio, allo scopo di festeggiare l’inizio ufficiale della primavera.
Durante questo festival i giovani uomini sceglievano a caso il nome di una ragazza. Questa ragazza sarebbe poi stata la fidanzata del giovane per tutta la durata della festività e molto spesso queste relazioni sfociavano poi in matrimonio.
Con il progressivo rafforzamento della Chiesa Cattolica uno degli obiettivi divenne quello di eliminare queste festività pagane, ma non fu affatto facile, in quanto profondamente radicate nella tradizione.
Fu così che Papa Gelasio, nel 494 d.C. decise di accostare la festività al nome di un santo: San Valentino. E fu per questo che decretò che il 14 febbraio diventasse la data ufficiale per le celebrazioni.
Tuttavia non chiarì esattamente a quale dei san valentino facesse riferimento, visto che allora ce ne erano tre. Uno era un romano convertitosi, l’altro un vescovo e l’ultimo un martire nordafricano.
Il San Valentino più plausibile
Papa Gelasio voleva probabilmente rendere omaggio a un martire del II secolo d.C. Sono due le storie che vengono attribuite a questo santo. Una vuole che fosse un medico romano convertito al cristianesimo e divenuto sacerdote.
Correva l’anno 270, quando l’imperatore Claudio II proibì il matrimonio tra giovani che, secondo il parere del sovrano, se si fossero uniti in matrimonio e avessero avuto figli non sarebbero stati bravi soldati.
A Valentino, il sacerdote convertito, la misura sembrava ingiusta e per questo motivo decise di celebrare i matrimoni dei giovani in segretezza, sfidando gli ordini dell’imperatore.
Claudio II si rese conto delle peregrinazioni del sacerdote, grazie a voci che gli giunsero all’orecchio. Fu così che lo mandò a chiamare e il santo ne approfittò per parlargli della sua fede.
A quanto sembra, riuscì a entrare tra le sue grazie, ma il governatore di Roma cospirò contro di lui e alla fine l’imperatore ne ordinò la decapitazione.
Una versione alternativa della storia
Un’altra versione di questa storia parla di un medico divenuto sacerdote, che celebrava matrimoni in segreto. Tuttavia riporta che una volta scoperto dall’imperatore, San Valentino sia stato confinato in una miserabile cella.
Mentre si trovava rinchiuso conobbe la figlia del secondino, che si prese cura di lui e lo accompagnò in questo duro cammino.
Alla fine San Valentino si innamorò della ragazza, ma proprio allora giunse l’ordine di decapitazione a suo carico, da parte dell’imperatore. Ebbe appena il tempo di scrivere un biglietto per lei, nel quale dichiarava il suo amore, e in cui si firmava come “Tuo Valentino”.
Secondo la leggenda furono queste le origini delle prime celebrazioni di questa festa, che fondamentalmente si limitavano a prevedere il semplice scambio di biglietti di amore tra innamorati.
Non fu prima del XIX secolo che il giorno di San Valentino assunse le sue caratteristiche principali. A influire su questi fu in modo particolare Esther Howland, figlia di un libraio che rimase sorpresa da un bigliettino in inglese di San Valentino.
Ispirata da questo iniziò a disegnarne diversi e chiese a suo fratello di incuderli nel catalogo della sua rete commerciale per gli USA. L’idea fu un vero successo.
A questo bisogna aggiungere che nel 1913 l’impresa Hallmark Cards, di Kansas City (Stati Uniti), decise di stampare in massa dei bigliettini con su scritti messaggi d’amore, chiamati “Valentini”. Da quel momento la festa acquisì le caratteristiche a noi oggi note.
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Curá, J. M. (2000). San Valentín Country Club. O del equivocado empleo de la forma asociativa mercantil en zaga de una simple historia de amor. Publicado en LA LEY.