Sbocchi professionali dello psicologo

Vi interessa la psicologia, ma non avete chiari gli sbocchi professionali dello psicologo? Se così è, questo articolo fa per voi. Scoprite le principali opportunità professionali in psicologia e i percorsi formativi per accedervi.
Sbocchi professionali dello psicologo
Julia Marquez Arrico

Scritto e verificato la psicologa Julia Marquez Arrico.

Ultimo aggiornamento: 30 dicembre, 2022

Quando una persona ci rivela che sta studiando psicologia, la prima immagine che ci viene in mente è quella della classica sessione di psicoterapia con il paziente seduto sulla poltroncina. Tuttavia, gli sbocchi professionali dello psicologo sono molto più vasti.

La psicologia è una scienza relativamente recente e dalle opportunità professionali non ancora del tutto chiare, neanche per gli stessi studenti.

La laurea in psicologia è un percorso di formazione generale in cui si trattano contenuti di psicologia ampi, ma che non si addentra nello specifico nei contenuti e le abilità necessarie per l’esercizio della professione. A differenza di quanto si possa credere, gli sbocchi professionali dello psicologo sono numerosi.

Quest’articolo vi darà un’idea chiara del vostro possibile futuro in qualità di psicologi. Vi daremo anche dei suggerimenti concreti per intraprendere ciascuna carriera professionale.

Se volete studiare psicologia, se avete già iniziato il corso di laurea o se vi manca poco per laurearvi e vi sentite persi, continuate a leggere per scoprire gli sbocchi professionali dello psicologo.

Psicologia, cosa sapere prima di iniziare a studiarla?

In primo luogo, è bene sottolineare che la maggior parte delle lauree in psicologia sono percorsi completi che affrontano temi anatomici e statistici.

Buona parte delle ore di formazione è destinata alla biologia del comportamento, alle neuroscienze, ai sistemi fisiologici, al sistema endocrino, allo sviluppo e all’anatomia.

Prima di intraprendere il percorso, dunque, è giusto sapere che si tratta di un corso dall’ampio contenuto medico-biologico. I primi anni di formazione vi daranno un’importante base di conoscimenti sul funzionamento sano del corpo umano, per poi andare a capire come esso cambia nei casi di psicopatologia.

Per quanto riguarda la psicopatologia, questo corso di formazione è costituito al 99,9% da nozioni cognitivo-comportamentali.

Puzzle nella mente.

Perché è importante tenere a mente tutto questo? Perché a seguito di questa formazione generale e di carattere scientifico, lo psicologo avrà a disposizione varie opportunità professionali anche all’interno di contesti medico-farmaceutici; potrà ad esempio specializzarsi nella scrittura di saggi clinici per provare l’efficacia di nuovi psicofarmaci.

La formazione ottenuta vi consentirà l’esercizio della professione clinica, nell’ambito delle risorse umane, educativo, nel campo della psicologia sociale o in qualità di docenti e ricercatori. Analizziamo ciascuno sbocco professionale dello psicologo.

1. Psicologia clinica e psicoterapia: la più ambita dai futuri psicologi

La prima opportunità professionale che ci viene in mente è quella dello psicologo e il divano, giusto? Si tratta in realtà soltanto di uno stereotipo piuttosto limitante, considerati i progressi nel campo della psicologia applicata ai disturbi psicologici e ai problemi emotivi.

Quando parliamo di psicologia clinica e psicoterapia, facciamo riferimento al lavoro dello psicologo in ambulatorio. Si tratta dello sbocco professionale più conosciuto e associato al ruolo dello psicologo che tutti abbiamo in mente.

Per diventare psicologo clinico bisogna ottenere una laurea in psicologia e una specializzazione in psicologia clinica. Finito il corso di laurea dovrete affrontare l’esame di stato da psicologo, che riuscirete a sostenere grazie alla formazione ricevuta.

Una volta conclusa la magistrale, per poter esercitare in ambito pubblico o privato, sarà necessario intraprendere un tirocinio post laurea, sostenere l’esame di stato e infine iscriversi all’albo professionale dell’Ordine degli Psicologi.

Donna dallo psicologo.

2. Psicologo nella gestione delle risorse umane

Facciamo riferimento ad uno degli sbocchi professionali per psicologo meno ambiti ma che gode della maggior domanda in ambito lavorativo, specialmente all’interno delle aziende.

Anche per questa professione occorre avere una specializzazione (magistrale o master), ma a livello legale il percorso è più breve.

Basterà completare il percorso di laurea per poter lavorare nelle risorse umane, come tecnico per la selezione, in ambito di gestione delle dinamiche di gruppo o della gestione dei conflitti lavorativi all’interno di un’azienda.

Se vi piace l’ambito amministrativo e il contesto aziendale, il primo passo sta nel cercare un’università che vi permetta di specializzarvi nel campo della psicologia del lavoro e delle organizzazioni.

Occorre segnalare che negli ultimi 10 anni si è osservato un incremento nella domanda di professionisti qualificati per la prevenzione dei rischi sul lavoro, altra possibile opportunità lavorativa per chi si è specializzato in psicologia.

“In ambito privato, esiste una grande maggioranza di psicologi che lavorano come liberi professionisti in più centri alla volta, conciliando il lavoro in clinica con altre attività”.

3. Sbocchi professionali dello psicologo in ambito educativo

La psicologia si incarica della prevenzione, della diagnosi e del trattamento di patologie, difficoltà di apprendimento o necessità educative degli alunni (individuali o di classe). Lo psicologo educatore si occupa anche dell’orientamento e della consulenza vocazionale e professionale.

Per lavorare come psicologo educatore è sufficiente la laurea in psicologia. La strada più rapida sta nel seguire un percorso di psicologia educativa e per bisogni speciali. L’aspetto negativo di questo sbocco professionale è che per poter esercitare, è necessario vincere un concorso pubblico.

L’educazione è infatti un’area gestita dallo Stato, e per potervi accedere si applica lo stesso regolamento di qualsiasi posto per funzionario pubblico. Al tempo stesso, esiste anche il ruolo di orientatore didattico, sbocco professionale in crescita negli ultimi anni.

Il ruolo dell’orientatore didattico è riservato in particolare a psicologi e psicopedagoghi che si incaricheranno di informare la comunità educativa sulle necessità speciali degli alunni, ed elaborare relazioni psicopedagogiche su ogni caso specifico.

Il suo ruolo comprende assicurare la continuità educativa e ridurre il tasso di abbandono scolastico, così come consigliare e orientare gli alunni nella scelta di un percorso di studi o di una professione.

Psicologo educativo.

4. Sbocchi professionali dello psicologo: favorire l’inserimento sociale

Il lavoro dello psicologo nell’area comunitaria o sociale comprende una serie di funzioni che variano a seconda dell’area geografica e del lavoro.

Queste, tuttavia, coincidono con un unico obiettivo: aiutare le persone che fanno parte di una comunità speciale (salute mentale, maltrattamenti, rischio di esclusione sociale, disoccupati sul lungo periodo) a trovare un lavoro e acquisire un’ottica di indipendenza e autonomia.

Un altro ambito di lavoro dello psicologo sociale è la partecipazione nella progettazione o nella messa in atto di programmi di intervento nella comunità.

Ci riferiamo per esempio alle iniziative sociali volte a creare un flusso di appoggio sociale più solidale, che si concentrano sulla promozione di movimenti associativi o orientano l’attenzione sulle necessità proprie di una comunità.

Per questo tipo di lavoro occorre aver ottenuto la laurea in psicologia, meglio se magistrale o anche un master. Come già anticipato, la formazione della triennale è generale e non è sufficiente per l’esercizio indipendente e responsabile della professione.

“Per lavorare come psicologo educatore è sufficiente la laurea in psicologia, meglio se si è seguito un percorso specializzato di psicologia educativa e per bisogni speciali”.

5. Docenza e ricerca

La docenza e la ricerca, anche se meno conosciute, sono altre due opportunità professionali per uno psicologo. Si tratta di diventare professore e/o ricercatore, due ruoli che spesso combaciano all’interno dell’ambito universitario.

Una delle strade per diventare professore universitario è seguire un percorso di studi che preveda laurea, master e dottorato. Quest’ultimo implica portare a termine una ricerca ed elaborare e difendere una tesi di dottorato.

D’altra parte, uno psicologo può lavorare come tecnico di ricerca all’interno di moltissimi ambiti. Per alcune ricerche sono richieste certificazioni speciali (ad esempio saggi clinici), mentre per altri percorsi (ricerca psicologica, sociale o epidemiologica) non è necessario. A differenza di altri sbocchi, il lavoro del tecnico di ricerca può garantire una maggior mobilità sul territorio.

Sbocchi professionali dello psicologo.

Conclusioni

È importante sottolineare che il lavoro dello psicologo clinico in un ambulatorio di psicoterapia implica essere liberi professionisti, il che ha dei punti a favore e altri contrari.

Al tempo stesso, tra tutti gli sbocchi professionali visti, l’unico che richiede necessariamente una formazione successiva alla laurea è la carriera di psicologo clinico.

È ancora un campo da esplorare quello dell’orientamento lavorativo dei futuri psicologi; per questo le facoltà di psicologia organizzano annualmente giornate di orientamento per inserire gli studenti nell’ambito professionale.

Vi consigliamo di partecipare a uno di questi incontri per informarvi sulle opportunità presenti sul vostro territorio. A ogni modo, avere in programma un master o una magistrale nella vostra area di interesse è fondamentale per avere un curriculum competitivo.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.