Sentimenti contrastanti: cosa sono?
Come diceva l’avvocato inglese George Carman, “i sentimenti contrastanti sono come una miscela di bevande, una confusione per l’anima”. L’ambivalenza e la contraddizione rientrano nella gamma emotiva della normalità. A chi non è successo di provare emozioni opposte verso qualcuno o di ritrovarsi travolto dai dubbi?
Non è necessario trovarsi in un momento particolarmente turbolento per provare amore e odio o attrazione e rifiuto verso qualcuno. Queste situazioni si verificano nella vita di molte persone e fanno parte della natura della nostra psiche.
La mente non è un marchingegno perfetto, ma non per questo dovremmo arrenderci al fatto di provare questa contraddizione. Come uscire da questo circolo vizioso? Cosa sono davvero i sentimenti contrastanti?
Che cosa sono i sentimenti contrastanti?
I sentimenti contrastanti, chiamati anche sentimenti contrapposti, si manifestano in ciascuno di noi in momenti diversi della vita e sono apparentemente contraddittori. Vale a dire che si tratta di sentimenti opposti diretti verso lo stesso oggetto o situazione. Un esempio di facile comprensione: provare allo stesso tempo amore e odio verso qualcuno.
Si tratta di un paradosso di convivenza emotiva che può causare forte disagio, oltre a un conflitto interiore. Detto con le parole dello stesso Freud (1926), chi è prigioniero dei sentimenti contrastanti “prova un amore fondato e un odio giustificato verso la stessa persona”.
Tuttavia, i sentimenti contrastanti non includono solo amore e odio (sebbene generalmente sia questo il caso), bensì anche attrazione, repulsione, affetto, rispetto, disgusto, rabbia, indifferenza, ecc. Come sappiamo, la gamma emotiva è molto ampia e ogni emozione è ricca di sfumature.
“Il dubbio può provocare in noi emozioni contrastanti.”
-Elissa Washuta-
L’ambivalenza affettiva
Il termine “ambivalenza” nello spettro emotivo è stato utilizzato per la prima volta dallo psichiatra Eugen Bleuler (1910) per riferirsi a “quelle situazioni della vita psichica in cui convivono sentimenti opposti e di uguale forza senza che si possa scegliere tra gli uni e gli altri”.
Pertanto, l’ambivalenza viene utilizzata per designare non solo situazioni patologiche, ma anche diversi aspetti della vita psicologica non patologica (cioè “normale”).
Come gestire i sentimenti contrastanti?
Accettare e gestire una situazione in cui si provano sentimenti contrastanti non è facile, soprattutto se alcuni di essi sono poco desiderabili, come la sensazione di liberazione che possiamo provare quando muore una persona che accudivamo da molto tempo.
Lo stesso confronto tra sentimenti simultanei può generare frustrazione, rabbia, tristezza, incertezza, indecisione e può farci sentire incapaci di andare avanti (e di non avere neanche una vaga idea di come riuscirci). Cosa possiamo fare?
- Accettare di avere dubbi e che ciò ci rende umani. Non giudicatevi, non è negativo; tutti abbiamo dei dubbi, proviamo paura e commettiamo errori.
- Cercate di fermarvi e analizzare quello che sentite nel profondo. Concedetevi il tempo per pensare, per lasciar fluire i pensieri, e non sentitevi sotto pressione nel momento in cui dovete prendere una decisione. Cercate di ritrovare la serenità.
- Per gestire l’ambivalenza affettiva è fondamentale osservarla dall’esterno, conoscerla dall’interno e infine capirla. Provate a guardarvi da fuori: cosa direste a un’altra persona se fosse nella vostra stessa situazione?
- Se invece continuate a sentirvi sopraffatti da questo costante dubbio tra cosa fare e cosa non fare (e cosa provate o meno), dovreste considerare l’aiuto di uno specialista: la psicoterapia è una buona opzione per ritrovare la luce lungo il cammino.
Che cosa dice la scienza al riguardo?
Vari studi rivelano che sentimenti contrastanti e contraddittori non sono necessariamente sinonimo di indecisione, ma hanno piuttosto a che fare con la complessità emotiva dell’essere umano.
Ciò significa che il nostro mondo emotivo è talmente ricco che provare emozioni apparentemente contraddittorie non è poi così difficile.
Capacità di distinguere gli stati d’animo
Uno studio (2016) condotto dai ricercatori dell’Università di Waterloo, nello specifico da Grossmann, Huynh ed Ellsworth, su un campione di 1.396 persone di 16 culture diverse ha studiato approfonditamente questi sentimenti. I risultati ottenuti sono stati sorprendenti.
I partecipanti dovevano indicare quali emozioni avevano provato in determinate situazioni della propria vita (ad esempio, a seguito di un problema con un membro della famiglia, durante una malattia o quando erano oberati di lavoro).
Lo studio ha rivelato che nella cultura occidentale tendiamo a pensare che i sentimenti contrastanti siano negativi o poco desiderabili e li colleghiamo subito all’indecisione. Tuttavia, chi prova dei sentimenti contraddittori riesce a distinguere meglio i propri stati emotivi e a trovare un migliore equilibrio nella propria vita. Interessante, vero?
Riflessioni finali
Vi è mai capitato di sentirvi così? Come vi siete comportati in questi casi? Abbiamo presentato alcuni suggerimenti che potrebbero essere utili nel gestire situazioni analoghe; in realtà, non esiste una formula magica per uscire dal loop emotivo in cui ci possiamo ritrovare.
Tuttavia, può essere d’aiuto prendere coscienza che siamo esseri complessi, che ognuno di noi a volte ha dei dubbi e che spesso dobbiamo convivere con questa ambivalenza emotiva che ci rende unici.
Naturalmente, se sentite che la situazione sta avendo la meglio su di voi, non esitate a chiedere aiuto. Uscire da questo circolo vizioso è possibile, e tutte le emozioni hanno la loro ragione d’essere: impariamo da esse, dunque permettiamoci di provarle; non combattiamole.
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