Stress e caduta dei capelli
Molte persone non si rendono conto del grado del loro nervosismo, ma c’è un campanello d’allarme, ovvero il legame tra stress e caduta dei capelli.
Si è così immersi nelle proprie preoccupazioni che non sembra impossibile vedere la situazione in modo obiettivo. La caduta dei capelli è il segnale che sta succedendo qualcosa nel proprio universo emotivo.
La caduta dei capelli non è sempre dovuta allo stress. Tuttavia, in assenza di una causa organica o se non si assume nessun farmaco o sostanza che possa provocarla, si tratta senz’altro del sintomo dello stress. È quanto dimostrato dalla scienza.
Lo stress innesca una serie di processi fisiologici che provocano la caduta dei capelli. Anche se tutti perdiamo i capelli, quando diventa costante e intensa, dobbiamo prenderne atto e intervenire.
Sebbene i medici di solito non diano importanza a questo dato, molte persone ne sono tremendamente preoccupate.
Non anticipare i problemi e non preoccuparti di ciò che potrebbe non accadere mai.
-Benjamin Franklin-
Perdita dei capelli
In genere abbiamo tra i 100.000 e i 150.000 capelli sul cuoio capelluto. Gli esperti indicano che circa l’85% di questi capelli è in fase di crescita. Tra il 13 e il 14% sono in fase di declino, mentre restante 1 o 2% è in fase di riposo.
In un giorno perdiamo in media tra i 70 e i 100 capelli. Questi vengono sostituiti facilmente grazie al nuovo processo di crescita dei capelli. Quando la caduta dei capelli si verifica a causa dello stress, la caduta avviene in modo generalizzato.
In altre parole, se ci passiamo la mano sulla testa, ci ritroveremo con i capelli tra le dita. Se ci pettiniamo, succede la stessa cosa. Ci saranno capelli caduti sul cuscino e sui vestiti.
Questa condizione è chiamata alopecia nervosa e porta ad avere delle piccole zone senza peli sulla testa in un tempo relativamente breve. La buona notizia è che si tratta di una situazione reversibile.
Stress e caduta dei capelli
Quando è sotto stress, il corpo diventa vigile. Come abbiamo detto più volte, lo stress non è altro che una reazione agli stimoli percepiti come minacciosi. In queste condizioni, il corpo cerca di risparmiare le energie a disposizione.
Ecco perché si concentra sulle funzioni fisiologiche di base e ne tralascia altre, come la crescita delle unghie o dei capelli.
Secondo la Mayo Clinic, tre tipi di perdita di capelli possono essere correlati allo stress. Questi sono:
- Effluvio telogeno. Si verifica quando la radice del follicolo pilifero interrompe il processo di crescita dei capelli. Uno dei motivi per cui accade ciò è dovuto alla presenza di alti livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Non succede subito, ma dopo aver attraversato un periodo di forte stress.
- Alopecia areata. In questo caso il sistema immunitario attacca i follicoli piliferi. Quando ciò accade, i capelli cadono in grandi quantità, praticamente a ciocche. L’alopecia areata di solito colpisce anche la barba e le sopracciglia.
- Tricotillomania. Questo è un quadro più complesso, in cui è la persona stessa che si tira i capelli. Lo fa come un modo fuorviante di affrontare preoccupazioni, dubbi e sentimenti di frustrazione.
Cosa fare?
Ogni volta che notiamo una perdita di capelli generalizzata, è meglio consultare il medico. Questo può essere dovuto allo stress, ma anche a disturbi endocrini, immunitari o di altro tipo.
Se si esclude una causa organica o farmacologica, ovviamente è necessario trattare la fonte di stress per prevenire la caduta dei capelli.
L’esercizio fisico è un modo naturale e salutare per gestire lo stress. È opportuno svolgere regolarmente attività fisica e non solo nei momenti in cui si ha voglia.
Di solito è sufficiente camminare per mezz’ora o allenarsi per 15 minuti al giorno. Allo stesso modo, si consiglia vivamente di dormire almeno sette ore al giorno.
Se ritenete che le vostre preoccupazioni siano molto grandi e se non riuscite a staccare la spina neanche con le tecniche di rilassamento e meditazione, potrebbe essere il momento di farsi visitare da uno psicologo.
In alcuni momenti è necessario ricevere supporto esterno in modo che le preoccupazioni non diventino insormontabili.
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Olivares, L. D., Cabrera, G. B., & Martínez, M. T. S. (2010). Importancia de los antioxidantes dietarios en la disminución del estrés oxidativo. Investigación y Ciencia, 18(50), 10-15.