Stress genitoriale: di cosa si tratta?

Lo stress, a causa della crescente pressione su bambini e genitori, è un fattore sempre più presente nella vita familiare. Le vacanze o i pomeriggi al parco, in molti casi, si sono trasformate in attività extrascolastiche che causano stress sia ai bambini che agli adulti.
Stress genitoriale: di cosa si tratta?
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Scritto Sonia Budner

Ultimo aggiornamento: 16 febbraio, 2023

Che i bambini siano una benedizione, non v’è alcun dubbio. Ma essere consapevoli del peso dello stress genitoriale e di come si riflette sui propri figli è tutta un’altra questione. Possiamo affermare, di fatto, che crescere i propri figli è diventata quasi una sfida.

Durante la gestazione, alle future mamme viene detto che lo stress è un fattore di rischio e che può avere conseguenze disastrose sullo sviluppo del bambino. Tuttavia, gran parte di queste raccomandazioni e attenzioni cambiano radicalmente dopo il parto.

Gran parte dello stress genitoriale deriva da una moda più che attuale: riempire le agende dei bimbi con un’infinità di attività extrascolastiche. Spesso a questo si aggiunge il senso di colpa che molti genitori provano per il tempo non trascorso con i propri figli.

Stress genitoriale: di cosa si tratta?

Madre stressata al lavoro

I consigli dati alle madri

Dopo la nascita del bambino, raramente viene spiegato ai genitori come affrontare lo stress e soprattutto come non causare stress. Al contrario, si ritiene che si tratti di qualcosa che vada appreso naturalmente lungo il percorso. D’altro canto, anche gli impegni professionali della madre contribuiscono ad aumentare il numero di ostacoli da superare.

Questo fatto, di per sé, è già stressante. Buona parte degli specialisti, inoltre, consiglia di far dormire il neonato nella camera dei genitori, ma non nel loro letto.

La madre, poi, deve anche curare la propria alimentazione durante l’allattamento. Per non parlare dei luoghi comuni diffusi e contrastanti, quali: se una madre riprende subito il lavoro, allora non ama abbastanza il suo bambino; oppure se non vuole più lavorare, allora non si ama abbastanza.

Fare continuamente qualcosa per i propri figli

Tutti questi fattori ci trasformano in genitori troppo stanchi e stressati. Persone che passano le giornate a correre contro il tempo, andare sempre di fretta e non avere mai tempo a disposizione.

Non appena i bambini raggiungono l’età necessaria per iniziare le lezioni di musica, fare sport o imparare una lingua, lo stress aumenta ancora di più. Accompagnarli, riprenderli, fare attenzione agli impegni e ai programmi…

Queste attività, oltre al tempo, richiedono anche le adeguate risorse finanziarie per pagare lezioni e rette mensili. I genitori si preoccupano di assicurare ai propri figli la formazione più completa possibile. E ciò influisce sul bilancio familiare, traducendosi spesso in più ore di lavoro per coprire tutte le spese.

Il prezzo dello stress genitoriale

Questo tipo di stress, prolungato nel tempo, erode la salute. Ne soffriranno lo stomaco, i muscoli e la testa. Le conseguenze a lungo termine sono ancora più insidiose e includono l’aumento della pressione sanguigna, problemi coronarici e disturbi come ansia e depressione che incidono sulla salute mentale. Questo, per quanto riguarda la salute dei genitori. Ma la verità è che lo stress genitoriale colpisce anche i figli.

Fin dalle prime fasi della gravidanza, lo stress della madre si riflette sul bambino. Alcuni studi mostrano che lo stress in gravidanza può influenzare la fisiologia del bambino e anche la sua stabilità emotiva.

Inoltre, nei primi due anni di vita, i bambini con genitori stressati e ansiosi in genere subiscono tali sintomi come in una reazione a catena. Analogamente, pare che uno stile educativo troppo rigido non faccia altro che esaltare questo tipo di ansia.

Bambino con problemi di ansia


Non c’è bisogno di correre per essere dei bravi genitori

Secondo questi dati, è facile concludere che i genitori stressati rappresentano, in un certo senso, un pericolo per se stessi e per i propri figli. Troppe attività e “possibilità di successo” per un bambino possono portare al risultato contrario, soprattutto se lo stress è una presenza costante.

Forse è arrivato il tempo di rallentare e ripensare tutto. Forse così tante attività non sono davvero necessarie o possono essere sostituite da altre più semplici e che producono meno pressione. Magari la scuola non è la migliore della città, ma forse anche compiere la scelta migliore ha un prezzo a lungo termine, soprattutto per la salute. E non ce lo possiamo permettere.


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