Traumi psicologici: di cosa si tratta?
Parliamo tutti dei traumi psicologici, ma solo in pochi conoscono questo argomento in modo approfondito. Non tutte le esperienze negative possono essere classificate come traumi e nessun trauma avviene in modo cosciente. Buona parte della gente, di fatto, non è affatto consapevole di portarne i segni, nonostante l’influenza che questo ha sul loro comportamento.
L’entità dei traumi psicologici non dipende esclusivamente dalla gravità degli eventi a cui la persona è stata esposta. Influiscono in maniera determinante fattori quali l’età, l’ambiente, lo stato mentale durante l’esperienza, gli eventi successivi, ecc.
I traumi psicologici, in alcuni casi, producono conseguenze che durano tutta la vita. Parliamo di realtà che devono essere affrontate con un professionista, in quanto è molto difficile per una persona, indipendentemente dallo sforzo che investe, superarle senza un intervento mirato e adeguato. Nella vita di ognuno di noi c’è un trauma, ma non tutti abbiamo subito lo stesso e non tutti ne portiamo gli stessi segni.
“Ansia, incubi ed esaurimento nervoso. C’è un numero limitato di traumi che una persona può sopportare prima che la portino a scendere in strada e iniziare a urlare.”
-Cate Blanchett-
Definire i traumi psicologici
In termini generali, i traumi psicologici si definiscono come esperienze inaspettate che generano un forte dolore emotivo. Nel trauma c’è sempre una minaccia reale, potenziale o immaginaria alla vita o all’integrità della persona. Anche le esperienze di cui siamo testimoni rientrano in questa definizione, sebbene non ricadano direttamente su di noi.
La risposta della persona coinvolta in tali situazioni è l’orrore, ovvero uno stato di torpore nel quale si sperimenta una profonda sensazione di impotenza. In generale, e soprattutto nei bambini, la risposta iniziale è di caos emotivo, agitazione, comportamenti disorganizzati o paralisi.
I traumi psicologici vengono immagazzinati in modo anomalo nella memoria. L’esperienza è talmente sconvolgente che la mente non riesce a registrare in modo affidabile e ordinato quanto accaduto. È come uno shock per il cervello. Ecco perché è normale che le informazioni coinvolte vengano, per così dire, incapsulate e archiviate. In altre parole, ricordiamo solo alcuni aspetti dell’evento e il resto viene consapevolmente dimenticato. Si tratta di un meccanismo di difesa adottato per andare avanti.
Caratteristiche dei traumi psicologici
Il fattore determinante in un trauma è l’imprevedibilità, la mancanza di preparazione, l’assenza di adeguate risorse per affrontarlo. In qualche modo, né il corpo né la mente sono preparati a vivere quell’esperienza. Quando si presenta, all’improvviso, l’organismo e la psiche devono reagire in brevissimo tempo. L’eccitazione nervosa raggiunge livelli tali da impedire alla persona di elaborare l’esperienza e integrarla nella sua storia in modo che non la danneggi.
D’altro canto, i traumi psicologici non derivano sempre da eventi reali. A volte la mente umana non è in grado di separare ciò che accade nella realtà da ciò che immagina o evoca. Potrebbero dunque prodursi traumi psicologici non originati da un vero atto di minaccia, ma da una soggettiva sensazione di sentirsi minacciati.
Sigmund Freud scoprì che molti dei suoi pazienti avevano vissuto esperienze che risultavano intollerabili ai loro occhi, seppur di fatto esse non ne avessero minacciato la vita o l’integrità in senso stretto. È famoso il caso di una donna che soffriva di allucinazioni olfattive, sentiva odore di torta bruciata. La terapia psicoanalitica la portò al ricordo del tempo in cui lavorava come domestica in un famiglia, quando ricevette una lettera dalla madre che i ragazzi le strapparono via. Nel frattempo si erano bruciate alcune torte che cuocevano in forno.
Gli effetti psicologici del trauma
I traumi psicologici presentano diversi livelli di gravità. I più seri costringono il soggetto a organizzare la propria vita e percezione della realtà in funzione dell’esperienza traumatica. Per esempio, un individuo che, avendo subito un improvviso abbandono in tenera età, diventa incapace di fidarsi degli altri.
Di norma, chi ha subito un trauma psicologico tende a sviluppare la cosiddetta sindrome da stress post-traumatico. Ovvero, continua a sperimentare inconsciamente il trauma anche in assenza di reale pericolo. Il caso tipico è quello dei veterani di guerra, tormentati dai ricordi violenti al punto da non riuscire più a vivere con normalità.
Tra gli effetti del trauma psicologico abbiamo, naturalmente, l’ansia e la depressione; con manifestazioni di attacchi di panico o disfunzionalità di vario tipo. È importante sapere che con il giusto aiuto professionale è possibile ridurre al minimo gli effetti di tali eventi traumatici. Ciò comporta la rielaborazione di quanto accaduto e un intervento sulla memoria emotiva.