Università: non sempre è quello che sembra

Quando si parla di università, si nutrono sempre molte aspettative. È interessante conoscerle e confrontarle con la realtà.
Università: non sempre è quello che sembra
Alberto Álamo

Scritto e verificato lo psicologo Alberto Álamo.

Ultimo aggiornamento: 13 febbraio, 2023

Da sempre, circolano molte idee intorno al mondo universitario. Non è una cosa strana, il periodo dell’università viene vissuto in molti modi. Se dovessimo fare un sondaggio, non ci sarebbero due testimonianze simili relative all’esperienza universitaria.

Intraprendere gli studi universitari è una scelta che la maggior parte delle persone fa sin dalla tenera età. Ci sembra interessante analizzare le aspettative nutrite quando si sceglie di intraprendere un percorso universitario e conseguire una laurea. Approfondiamo insieme l’argomento.

Le aspettative sulla scelta di frequentare l’università

Sebbene la tendenza stia cambiando, le università promuovono le iscrizioni ai loro corsi sin da quando siamo piccoli. Ne sono coinvolti gli insegnanti, i genitori, i parenti. Si incoraggia il percorso universitario sostenendo che il conseguimento di una laurea è la cosa migliore da fare per trovare un lavoro stabile e avere un futuro migliore.

Studenti universitari

Tuttavia, oggi, le idee sull’università sono cambiate per via dei mutamenti sociali, in particolar modo quelli riguardanti il mercato del lavoro. Nonostante questo, si nutrono ancora molte aspettative legate agli studi universitari:

Inserimento professionale

È molto comune credere che una laurea, di per sé, ci darà più possibilità di trovare un lavoro rispetto al diploma o alla licenza media.

Ovviamente, ogni percorso universitario ci permette di interagire col mercato del lavoro, ma credere che una laurea (qualunque essa sia) ci dia dei vantaggi perché è un titolo più importante di altri è una convinzione che ha pochi riscontri con la realtà lavorativa odierna.

Divertimento

L’università e il divertimento sono due ambiti che, nonostante l’incompatibilità di base, tendono a essere associati dalla maggior parte delle persone. Questa idea è alimentata dal modello americano sulla vita dello studente universitario.

In molti film o serie tv americane, la vita universitaria è presentata come una serie di codici, rituali e costumi difficilmente paragonabili ai nostri. In Europa, tuttavia, esistono diverse esperienze formative come il progetto Erasmus.

Crescita intellettuale e università

Oggi si crede ancora che il conseguimento di una laurea renda più saggi. In realtà, nutrire la mente e l’intelletto ha a che fare più con una scelta personale che con gli stimoli intellettuali offerti dal percorso di studi per laurearsi.

Indipendenza

Data l’età, è molto comune associare il periodo universitario alla libertà nella sua massima espressione. Se a questo associamo che in molti casi i ragazzi devono lasciare la propria città o il proprio paese per studiare, questa aspettativa si rafforza. Questo è vero, almeno per quanto riguarda le attività quotidiane.

Tuttavia, negli ultimi anni, per gli studenti questa libertà è stata ridotta. Spesso la frequenza dei corsi universitari è obbligatoria e, a meno che il professore non faccia finta di “guardare dall’altra parte”, gli studenti sono obbligati a seguire le lezioni.

In passato, la frequenza ai corsi non era obbligatoria, l’obbligo di frequenza era una decisione che veniva presa dal singolo professore. C’era la libertà di frequentare o preparare la materia a casa da soli.

Alunni in classe

Cosa ci resta del periodo universitario?

Al di là delle aspettative, possiamo affermare che il periodo universitario è una tappa della nostra vita. Se dovessimo decidere di intraprendere questo cammino, impareremmo sicuramente molte cose. Ma gli insegnamenti più importanti si apprendono fuori dai corsi universitari.

Uno degli aspetti più belli dell’università è la possibilità di condividere degli spazi con persone che non avremmo mai immaginato di incontrare. Molte di loro ci insegneranno parecchie cose sulla vita, conosceremo il loro punto di vista e con loro avremo discussioni profonde e sincere. I compagni e le compagne di corso sono sicuramente una delle cose migliori che l’esperienza universitaria può offrirci.

Alcune di queste persone finiranno per diventare degli amici sinceri, altri saranno degli amici con cui rimarrete in contatto e sarete felici di rivedere. Con altri ancora scambierete solo due parole e non avrete molte relazioni.

Che ci crediate o no, li ricorderete tutti, anche questi ultimi. Il compagno che era timido, ma vi salutava sempre o la compagna di corso che si sedeva dietro di voi, ma con la quale non siete mai riusciti a parlare. Se l’università ci fa provare qualcosa di più intenso delle relazioni che abbiamo avuto, questa è senz’altro la nostalgia.


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