12 domande per valutare la propria dipendenza emotiva

12 domande per valutare la propria dipendenza emotiva

Ultimo aggiornamento: 17 settembre, 2015

Vi siete mai chiesti se siete innamorati per davvero? L’amore è svanito in pochi giorni o mesi? Pensavate di essere innamorati, ma poi vi siete resi conto di aver semplicemente “bisogno” di voler bene a qualcun altro e di avere una relazione?

Se la risposta ad almeno una di queste domande è sì, forse fate parte di quel gruppo di persone che soffrono di dipendenza emotiva.

Può essere il caso sia delle donne sia degli uomini, anche se questo tipo di comportamento è più diffuso tra le donne. Tuttavia, ciò non significa che dipenda dal sesso femminile o maschile, bensì dagli ormoni sessuali.

Ecco 12 domande per capire se effettivamente siete dipendenti emotivamente oppure no:

  1. Cercate di modellare a vostro piacere la persona di cui credete di essere innamorati?
  2. Vi siete resi conto in altre relazioni passate che tendete a idealizzare il partner?
  3. Pensate a questa persona come voi voleste che fosse e non come è in realtà?
  4. Vi focalizzate soprattutto su come vi tratta il vostro partner, invece di concentrarvi su come è in realtà dentro?
  5. Siete troppo sorpresi da quanto speciale questa persona vi faccia sentire?
  6. Considerate il vostro partner responsabile della vostra felicità, tristezza e sicurezza?
  7. Provate una sensazione di ansia o panico quando non siete con il vostro partner o quando non vi chiama quando dovrebbe?
  8. Avete una lista di aspettative delle quali il vostro partner deve essere all’altezza per sentirvi amati e sicuri?
  9. Vi sentite come se non potreste vivere senza questa persona?
  10. Vi sentite soli e vuoti dentro, a meno che il vostro partner non sia con voi, riempendovi delle attenzioni e dell’approvazione che non date a voi stessi?
  11. Siete gelosi e possessivi con il vostro partner?
  12. Cercate di controllare il vostro partner perché faccia ciò che voi vogliate che faccia?

Queste domande non sono professionalmente valide quanto un test psicologico, ma possono essere utili per aiutarvi a conoscervi un po’ meglio in ambito di dipendenza emotiva.

La dipendenza emotiva è un problema importante, poiché può essere l’origine di grande sofferenza. Inoltre, possiamo dire che nasce dall’amore che proviene dalla paura e ciò non è amore, è necessità.

È inoltre importante essere coscienti della dipendenza emotiva, perché deriva dal vuoto interiore che noi stessi creiamo quando ci abbandoniamo. Quando questa situazione si presenta, poi ci si aspetta che il partner riempia quel vuoto e che ci faccia sentire amati e sicuri.

Tutto quel lavoro che noi non abbiamo fatto, ma che è una nostra responsabilità.

Perché sviluppiamo una dipendenza emotiva?

Dopo aver iniziato a considerare il nostro partner come il responsabile della nostra felicità, sicurezza e stima personale, iniziamo a sviluppare il bisogno di controllo su questa persona, per far sì che ci ami in modo fittizio. Questa strategia così peculiare coincide esattamente con ciò che desideriamo.

La cosa più triste di questa parte del processo è il non rendersi conto che stiamo creando “un qualcosa” di artificiale, qualcosa di ben lontano dall’amore puro e incondizionato.

Cosa significa essere innamorati?

L’amore puro che tutti abbiamo diritto di provare, godere e assaporare in questa vita è un amore incondizionato, senza condizioni né “ma”, e il cui scopo non è un beneficio personale. Una delle basi di questo amore è il non dover mai chiedere di essere amati, il che significa non controllare mai o pretendere di dominare l’altro nella coppia.

L’amore si basa e nasce dal rispettare sempre e incondizionatamente la “doppietta” dare e condividere, senza mai cercare di ottenere qualcosa. Quando si ama qualcuno, le sue qualità essenziali e personali vengono stimate in modo intenso e profondo, quelle caratteristiche che non svaniscono con il tempo e che rendono la persona amata unica e insostituibile.

Quando si è innamorati, non ci si basa sulle qualità più superficiali come l’aspetto fisico, la ricchezza o il potere, ma su quelle più profonde del cuore e dell’anima.

Il problema di molti è la ricerca costante e a volte esagerata dell’amore e il bisogno di far parte di una relazione di coppia. Questo comportamento, però, è nocivo per la persona stessa, perché deriva in un cuore chiuso dominato dal bisogno di controllo, il che allontana l’amore vero.

Come si fa allora ad aprirsi all’amore vero?

È possibile aprire il proprio cuore sforzandosi di amare sempre e concentrandosi sull’imparare ad amare se stessi e, di conseguenza, anche il proprio partner.

Ecco alcune idee:

  • Essere affettuosi con voi stessi e con ciò che vi circonda vi permetterà di sperimentare l’amore in modo più rispettoso verso voi stessi e verso la persona che amate.
  • Se non amiamo noi stessi, la nostra essenza non può vedere o amare l’essenza di qualcun altro.
  • Avere una bassa autostima può renderci dipendenti emotivamente nel desiderio costante di ricevere amore.
  • Volervi bene vi renderà meno fragili e vi aiuterà a interpretare meglio le necessità e le richieste del vostro partner.

Forse, possiamo riassumere il tutto come “darci le attenzioni e l’approvazione di cui, come esseri umani, abbiamo bisogno per sentirci completi e per crescere interiormente durante la nostra vita”. Una delle chiavi principali per innamorarsi e restare innamorati è imparare prima ad amare se stessi.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.