Aiutare la persona con deliri
Non sempre la persona con deliri trova sufficiente sostegno. In molti casi, l’attenzione è ridotta alla diagnosi e alla prescrizione di farmaci. Come aiutare la persona con deliri nel migliore dei modi?
Chi è affetto da questa condizione può sperimentare grande sofferenza. Ha idee, percezioni o esperienze molto difficili da capire per gli altri. Spesso deve fare i conti con la solitudine indesiderata avendo a disposizione pochi strumenti per impedire che causi profondo dolore.
Esistono diversi approcci per aiutare la persona con deliri. Sebbene non sostituiscano le cure psichiatriche, possono essere un ottimo complemento al trattamento. Si tratta, infatti, di un aspetto essenziale che i sistemi sanitari non sempre offrono.
Coloro i quali interagiscono quotidianamente con la persona con spesso non sanno cosa fare. Cercano di “far capire”, perché prevale l’idea che la “ragione” aderisca a credenze comuni. È anche possibile che la persona venga semplicemente ignorata. Ma ci sono altri modi per gestire questo tipo di situazioni e ne parleremo a breve.
Credenze insolite
Potremmo dire che nella società ci sono alcune “follie consentite” e altre vietate. Quando un’idea sbagliata, o addirittura delirante, è condivisa da molti, è considerata normale.
Al contrario, una credenza o un’idea insolita viene etichettata come anomala. Se, inoltre, è presente una diagnosi, il tutto rientra nel campo della malattia.
Non tutti i professionisti della salute mentale vedono le cose in questo modo. Tra molti altri, i ricercatori Marius Romme e Sandra Escher hanno scoperto che sentire voci e avere credenze insolite è più comune di quanto si pensa. Per alcune persone è un’esperienza normale e non devono diventare come tutti gli altri per “stare bene”.
Da questo punto di vista, lo scopo non è far sì che la persona smetta di avere queste esperienze e convinzioni, ma piuttosto che ciò non le impedisca di condurre la sua vita né comporti un’elevata sofferenza.
La letteratura scientifica disponibile in merito è molto vasta, ma passiamo all’argomento principale di questo articolo: come aiutare la persona con deliri.
Aiutare la persona con deliri
La premessa centrale per aiutare la persona con deliri è accettarla così com’è. Hai idee, convinzioni o esperienze personali davvero uniche, ma questo fa parte della sua identità.
Il compito di chi la circonda non è far sì che smetta di essere così, di pensare o vivere in un certo modo. Va rispettata come un’esperienza particolare, sulla quale altri non devono intervenire.
Il desiderio, o anche la pretesa, che la persona con deliri cambi è solo fonte di angoscia per lei. Lungi dall’aiutare, aumenta la sensazione di incomprensione, isolamento e tristezza.
Al contrario, tutti dovrebbero impegnarsi ad ascoltare con rispetto. La persona con deliri dovrebbe essere in grado di parlare delle proprie esperienze, senza essere incolpata. Se desideriamo aiutarla, l’ideale è ascoltarla con rispetto e senza giudicarla.
Strategie di coping
Se lo scopo è aiutare la persona con deliri, l’ascolto rispettoso è la strategia centrale. Oltre a questo, è possibile mettere in atto altre strategie che aiuteranno la persona a godere di maggiore benessere. Tra queste:
- Strategie di protezione. È importante aiutare la persona a identificare le azioni o le situazioni che le consentono di sentirsi più sicura e protetta. Per esempio, lasciare la luce accesa di notte, indossare un cappello, ecc.
- Cambiare contesto. Quando la persona è profondamente angosciata dai deliri, un diverso contesto può essere utile. Un viaggio o anche una breve passeggiata aiuta in questi casi.
- Prepararsi per situazioni difficili. Fare un piano per affrontare situazioni impegnative. È importante identificare le minacce percepite e sviluppare un piano in modo che possa affrontarle.
- Affermazione di sé. La persona con deliri ha bisogno di fidarsi di se stessa e di ciò che accadrà. Dire frasi affermative a se stesso come “Lo supererò” o “Mi libererò di questa situazione” può aiutare.
Una persona con deliri ha bisogno di stare lontano dallo stress, rafforzare la propria autostima e sentirsi accettata e amata -bisogni universali, ma in cui di solito ha maggiori carenze, proprio derivate dall’entità clinica significativa.
Le routine strutturate aiutano a stabilirsi meglio, così come la formazione nelle abilità sociali e nelle strategie di risoluzione dei problemi, poiché aumentano il senso di controllo sull’ambiente circostante.
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