Allorgasmia: eccitarsi pensando ad altre persone
L’immaginazione è la grande protagonista dell’allorgasmia. Una fantasia sessuale in cui l’eccitazione si raggiunge pensando a un’altra persona durante l’atto sessuale. Insomma, l’allorgasmia consiste nell’eccitarsi con una persona diversa dal proprio partner mentre si hanno rapporti sessuali con lui. La fantasia alternativa arricchirebbe l’atto sessuale in modo simbolico. Ma, fino a che punto questa fantasia sessuale può considerarsi patologica o negativa?
Al contrario di quello che si può pensare, l’allorgasmia non è patologica. Almeno non quando viene praticata in maniera puntuale. Fantasticare su un’altra persona da cui ci sentiamo attratti non significa non amare il proprio partner. Secondo gli esperti, può fungere da alternativa per evadere dalla routine sessuale. Qualora si ricorra a essa di continuo, può essere controproducente, poiché crea distanza e sfiducia nella coppia.
L’allorgasmia non è una patologia
Fantasticare su un’altra persona mentre si fa sesso con il proprio partner è più frequente di quello che sembra. Non sono poche le persone che cercano di mantenere un grado d’eccitazione sessuale che non riuscirebbero a trovare diversamente. Tuttavia, l’allorgasmia non è una deviazione sessuale. Come dicevamo, è normale e sempre più frequente.
Secondo il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-V), i disturbi parafilici sarebbero comportamenti mantenuti almeno per 6 mesi e classificati come:
- Voyeurismo. L’eccitazione sessuale si raggiunge osservando altre persone (senza il loro consenso o senza che se ne accorgano) nude o durante l’atto sessuale.
- Esibizionismo. Si tratta di avere desideri sessuali irrefrenabili, fantasie o eccitazione nell’esporre i genitali ad altre persone.
- Frotteurismo. Provare eccitazione sessuale, fantasie o comportamenti intensi derivati da tocchi o sfregamenti con una persona senza il suo consenso.
- Masochismo sessuale. Il desiderio e l’eccitazione sessuale si raggiungono attraverso umiliazione, percosse, attacchi o sottomissione.
- Sadismo sessuale. A differenza del masochismo sessuale, in questa parafilia il desiderio e l’eccitazione sessuale vengono raggiunti per mezzo del danno fisico o psicologico verso un’altra persona.
- Pedofilia. Disturbo parafilico caratterizzato dall’eccitazione o desiderio sessuale attraverso fantasie o atti sessuali tra un adulto e un bambino.
- Feticismo. La persona si eccita osservando e manipolando oggetti inanimati o parti del corpo (uso di oggetti inanimati o un grande interesse per parti del corpo diverse dai genitali).
- Travestitismo. Presentare fantasie e impulsi sessuali ricorrenti derivati dal travestimento.
Come vediamo, l’allorgasmia non si trova nella classificazione raccolta dal DSM-V. Tuttavia, queste categorie non rappresentano l’intera lista dei disturbi parafilici. Diverse decine di parafilie sono state identificate e classificate, e quasi tutte potrebbero essere elevate alla categoria di disturbo parafilico.
Quando l’immaginazione fa da protagonista
Come detto, nell’allorgasmia esiste una protagonista: l’immaginazione. Ci troviamo, quindi, di fronte a una fantasia di tipo sessuale. Molte persone pensano ad artisti o sportivi famosi, sebbene si arrivi a fantasticare anche su colleghi di lavoro o sconosciuti.
Alcune persone non lo vedono tutto di buon occhio in quanto credono che fantasticare su altre persone all’infuori della coppia, può nuocere alla relazione. Alcune persone considerano questa pratica persino come una forma di infedeltà. Tuttavia, l’allorgasmia può generare, invece, maggiore avvicinamento e complicità tra i partner.
Dopotutto, le fantasie di questo tipo non sono altro che processi mentali che aiutano a raggiungere un maggior grado di eccitazione. Non c’è motivo di vederle come qualcosa di negativo o tabù. Quel che è certo, è che rivelano i nostri desideri più intimi.
L’allorgasmia come lancia di salvataggio
Non sono poche le coppie che si lamentano della propria vita sessuale. Qualsiasi sia il motivo, essa tende ad arenarsi con il passare del tempo. All’inizio era tutto passione e ardore sessuale. Con l’avanzare e il prosperare della relazione, il sesso finisce in secondo piano.
L’allorgasmia può essere utile per ravvivare un desiderio sessuale o una relazione spenta, insipida, smorta. Sarebbe una sorta di lancia di salvataggio per coloro che cadono nella monotonia sessuale. In questo caso, può fungere da strumento di fantasia per recuperare il desiderio sessuale. Ciò non significa che tutte le coppie avvertano mancanza di desiderio sessuale e, pertanto, debbano ricorrere all’allorgasmia. Si tratta di un’opzione.
Carolina Schwengel, esperta in sessualità, spiega che l’allorgasmia può essere usata liberamente e che aiuta molto a eccitarsi all’inizio del rapporto sessuale. È altrettanto vero, come segnala l’esperta, che l’allorgasmia è positiva purché il suo impiego non diventi patologico. Questo può succedere se si ricorre continuamente a essa e se diventa l’unica forma per provare soddisfazione sessuale. In questo modo, si allontanerebbe il partner a livello sessuale ed emotivo.
Non c’è motivo di sentirsi in colpa
La pratica dell’allorgasmia è soltanto un processo mentale e simbolico. Bisogna evitare di sentirsi colpevoli poiché potrebbe risultare nocivo per l’atto sessuale.
La persona che fantastica non necessariamente lo fa con persone irraggiungibili (come stelle del cinema, cantanti, artisti, ecc.). Può farlo con una persona che conosce personalmente (un vicino, una commessa, un professore, una professoressa, ecc.). Nemmeno in questo caso vi è qualcosa di male. Sentirsi colpevoli non farà altro che ostacolare la sensazione di piacere o, perfino, impedire l’orgasmo.
Le fantasie sessuali sono inoffensive purché non allontanino il proprio partner. Tuttavia, vivere di continuo in un mondo fantastico può ferire la persona con cui condividiamo la vita.
Come vediamo, l’allorgasmia è una fantasia che può essere usata per arricchire la nostra vita sessuale o per accendere la scintilla affievolita. Non si tratta di una patologia finché non causa problemi personali o allontana dal partner.
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