Amici di letto o amanti senza impegno?
Tempo fa è circolato su internet un annuncio che promuoveva un prodotto piuttosto insolito: un profumo a base di feromoni. L’annuncio specificava che tale fragranza aveva un’efficacia del 100%. “Il sesso opposto impazzirà per voi”, prometteva; dopodiché, c’era una dettagliata descrizione “scientifica” sul perché nessuno potesse resistere agli incredibili effetti del magico aroma.
L’idea che l’amore abbia molto più a che fare con la biochimica che con il mondo simbolico sembra essere molto in voga. È anche diffuso il concetto che il problema principale da risolvere in amore sia riuscire a sedurre l’altro, a incantarlo ed ammaliarlo. Inoltre, una fantasia comune è quella di conquistare quanti più ammiratori possibile.
“Il sesso senza amore è vuoto e ridicolo quanto l’amore senza sesso”.
(Hunter S. Thompson)
Oggigiorno sembra prendere piede un desiderio contraddittorio a proposito dell’amore: avere tanti partner che alimentino il nostro ego e il nostro bisogno di sperimentare oppure che colmino la nostra solitudine; allo stesso tempo, c’è la voglia di lasciare un angolino speciale del nostro cuore affinché, a un certo punto, una persona straordinaria lo occupi e diventi l’amore della nostra vita.
Gli “amici di letto”
In questa cornice, gli amici di letto si presentano su un piatto d’argento. Per i pochi che non sanno di cosa si tratta, gli amici di letto sono coloro che mantengono una relazione di amicizia in cui si pratica sesso in modo occasionale. Il trucco sta nella comprensione da parte di entrambi del fatto che, praticando sesso, non si smette di essere amici e che l’esistenza di un’amicizia non impedisce di avere rapporti sessuali.
Gli accordi tra gli “amici di letto” hanno delle regole implicite che ambedue devono rispettare se vogliono che la cosa funzioni. Tra di loro il patto di base è quello di non innamorarsi. Nessuno dei due vuole avere impegni vincolanti, pertanto il sesso svolge la sua funzione primordiale: quella di soddisfare un desiderio puramente fisico.
Un’altra norma da rispettare, e da cui dipende il successo della regola del “non-innamoramento”, è quella di non intervenire in nessun modo nella vita dell’altro. In altre parole, i “benefici” hanno un limite ben preciso. Il beneficio è quello di toccare, di guardare, ma non arriva al punto di permettere all’amico di reclamare tempo, attenzioni o comprensione.
La regola d’oro degli “amici di letto” è il no categorico all’esclusività. Ognuno dei due “amici di letto” può intrattenere altre relazioni con altri individui. In nessun caso deve esistere la gelosia e non va mai messa in discussione la decisione di uno dei due di troncare il legame sessuale.
Amici di letto o liberi amanti?
Purtroppo per i sostenitori di rapporti di amicizia di questo tipo e per i venditori di profumi con feromoni, il cervello umano è un organo incredibilmente complesso in cui il corpo, l’affetto e le emozioni sono inscindibili. Il fatto di occupare la punta della piramide nella scala evolutiva ha delle conseguenze, tra queste l’impossibilità di vivere una realtà senza simbolizzarla nel territorio della soggettività.
È impossibile che un essere umano faccia del sesso con un’altra persona senza collegare tale esperienza a ciò che è, ciò che è stato e ciò che sarà. Non è nemmeno concepibile che il partner di letto sia solo la rappresentazione di un pezzo di carne, di cui disfarsi dopo l’atto.
L’altro lascia sempre qualcosa. Un eco che risuona, a volte timidamente, e che parla di auto-affermazione o di auto-negazione, di aspettative e di fantasie, di necessità emotive e di carenze.
L’amicizia di letto sembra soprattutto essere una rappresentazione estrema della paura o della disperazione oppure di entrambe. La paura di amare e delle innumerevoli possibilità di sofferenza che l’amore contempla e della disperazione che risiede nell’aver rinunciato ad aspettarsi altro dalla vita che esperienze fugaci e accessorie. Coloro che scelgono le relazioni di questo tipo si trovano sotto l’influsso di un desiderio impossibile: quello di toccare il fuoco senza scottarsi.
Per questo motivo, le amicizie di letto tendono a finire male, soprattutto se i soggetti coinvolti non sono veri cinici, bensì individui spaventati che stanno solo giocando a non aver bisogno di niente e di nessuno. In linea generale, non funzionano. Uno dei due ne esce ferito o entrambi finiscono per alimentare le loro insicurezze e per esigere a se stessi sforzi nevrotici che non fanno altro che generare o aumentare la confusione.