Alcuni amori sono come un dolce senza zucchero
Alcuni amori sono come un dolce senza zucchero, amori senza sapore e senza sostanza, ancorati ad una situazione monotona che, alla lunga, li logora. Una realtà che riguarda molte coppie, molte delle quali ritengono, però, si tratti di una fase normale del rapporto, qualcosa che “prima o poi succede”.
Eppure, è possibile cambiare questa concezione in qualsiasi momento. Abbiamo la capacità di recuperare la primavera del nostro amore, lasciandoci per sempre alle spalle quell’autunno sempre più simile all’inverno. L’affetto invecchia, così come facciamo noi. Se la vostra storia è arrivata ad un punto morto, è perché siete voi a permetterlo. A volte siamo stanchi di preservare il nostro amore, di coltivarlo.
“L’impulso affettivo deve muoversi per non morire”
-Walter Riso-
Commettiamo l’errore di chiudere le carezze, le coccole e le parole dolci nel cassetto del passato. Un tempo per noi era importante dimostrare alla persona che amavamo quello che provavamo per lei, ma in che momento smettiamo di farlo cadendo così nella comodità delle supposizioni?
Amori senza sapore, amori invecchiati
Molte volte abbiamo sentito dire che l’amore prima o poi finisce, che muore, che cambia con il tempo… Diamo la colpa al passare degli anni per sentirci meglio con noi stessi e non assumerci la responsabilità di non aver fatto quello che andrebbe fatto.
Non solo ci abbandoniamo a noi stessi, ma lasciamo da parte ciò che con tanto impegno e passione ci era costato ottenere qualche anno prima. Dopo che lo abbiamo ottenuto, smettiamo di impegnarci. Ha cominciato uno, poi l’altro. Alla fine ci siamo trasformati in due persone che permettono al loro amore di svanire, di risiedere in un semplice ricordo.
In questo momento subentrano quanto menzionato prima, le supposizioni, quelle che tanti equivoci provocano nelle nostre relazioni interpersonali. Dove colpiscono di più, però, è proprio nelle relazioni di coppia. È meglio ripetere fino allo sfinimento le stesse cose, piuttosto che dare per scontato quello che, spesso, scontato non lo è per niente.
“Perché devo dire a mio marito che lo amo se tanto lo sa già”, “non è necessario che gli dia un bacio, già sa che lo desidero”, “siamo ormai troppo grandi per scambiarci effusioni in pubblico”… Sono sicuramente frasi che, se vi fermate a riflettere, vi torneranno familiari. Molte coppie le condividono.
Ci sono amori che non sentono e non soffrono, amori che sono superficiali e monotoni
Eppure, tempo fa non vi dava fastidio dire infinite volte “ti amo” all’amore della vostra vita. Lo baciavate sulle labbra ogni volta che usciva di casa per andare a lavoro. Non ragionavate su quanto fosse appropriata o meno la situazione per dargli la mano o abbracciarlo quando non se lo aspettava. Erano gesti che venivano spontanei, che volevate esternare al vostro partner per sentirlo vicino. Desideravate dimostrargli una volta ancora quello che provavate per lui.
Siamo noi a far morire l’amore
La fiamma non si spegne, siamo noi a farla affievolire. Possiamo continuare a ravvivarla scappando da quella situazione nella quale ormai ci siamo abituati e tutto soltanto per pigrizia: siamo stufi di ripetere al nostro partner quello che una volta dicevamo senza pensarci su due volte. Stanchi ormai di sforzarci per qualcosa che diamo per scontato.
Molte persone danno tutto all’inizio della relazione. Sono come un pallone gonfio, che una volta ottenuto quello che voleva comincia lentamente a sgonfiarsi, fin quando non resta che un ricordo degli inizi. In questi casi, non c’è da stupirsi se vi ritrovate a farvi domande del tipo “non capisco come mai non abbiamo più l’intimità di una volta” o “perché tutto è cambiato?”
Gli amori crollano a causa delle nostre cattive abitudini. Smettiamo di pensare all’altra persona e ci concentriamo su noi stessi. Giustifichiamo dietro alla frase “tanto già lo sa”, la nostra incapacità di continuare a dare tutto, come facevamo all’inizio.
Sapete che l’amore è lì, ma in modalità silenziosa, appena percettibile. Un amore timido, che forse in alcune occasioni vi fa dubitare della sua esistenza
La relazione non va avanti da sola, non è autosufficiente. Ha bisogno di essere sempre alimentata, giorno dopo giorno, con un’attenzione sempre crescente, perché è con il passare degli anni che crescono le minacce alla sua stabilità. Guardate con invidia i vecchietti che passeggiano mano nella mano, che si rispettano, che non nascondono il loro affetto solo perché sono in pubblico, e vi domandate come ci siano riusciti. La risposta è semplice: accudendo e coltivando quel sentimento tanto sincero, tanto ricercato e tanto atteso che è l’amore.
Un sentimento reciproco che non capisce le riflessioni razionali. Nel momento in cui supponiamo, pensiamo e siamo convinti di qualcosa, l’amore perde la sua forza, perde efficacia. Per poter essere sentito e vissuto in tutta la sua estensione, deve essere libero. Non è mai noia di per sé, siamo noi a renderlo noioso. Non è mai senza sapore, siamo noi che glielo togliamo.
Gli amori si sostengono se le mani che li reggono sono sicure e disposte a dare tutto oggi, domani e per sempre. Non importa quanti anni passino, l’unica cosa che conta è la dedizione.