L'assenza di paura porta alla felicità?
Edoardo Punset è uno dei pensatori più letti e amati del nostro tempo che ci ha lasciato in eredità alcuni pensieri molto saggi. Oggi trattiamo una delle sue dichiarazioni più rivelatrici e interessanti. Ci riferiamo a una sua frase in cui afferma che l’assenza di paura porta alla felicità. A questa possiamo aggiungere un’altra frase: “la bellezza è l’assenza di dolore”.
Punset ha riflettuto su molte realtà che riguardano il mondo di oggi. Tra queste, anche sulla ricerca della felicità. “Felicità” è una parola molto usata, il cui significato è difficile da definire. Questa è forse la prima difficoltà che incontriamo quando ci relazioniamo con questo stato d’animo. Non sappiamo esattamente di cosa si tratta.
“L’anima che pensa a ciò che può temere inizia a temere ciò che può pensare.”
-Francisco de Quevedo-
Alcuni cercano la felicità attraverso il successo e il potere, altri nei grandi amori o negli affetti più cari. C’è anche chi vi rinuncia perché è stanco di sentirsi deluso perché non riesce a trovarla. Quando Edoardo Punset ci dice che l’assenza di paura porta alla felicità, ci offre una prospettiva molto più realistica e profonda. Vediamo perché.
La felicità è dentro di noi
Sicuramente, tutti noi conosciamo qualcuno che è soddisfatto dei suoi successi professionali e di quello che possiede; anche se ha vissuto qualche periodo non proprio idilliaco e la sua vita non può essere definita “di successo”. È possibile anche che abbiate incontrato una persona con potere, successo, attorniata da gente che le vogliono bene, ma che non è felice.
In molti sono convinti che la felicità vada trovata dentro di sé. Spesso, però, tendiamo a dimenticare questa verità. Anzi, facciamo proprio il contrario. Cerchiamo qualcosa all’esterno pensando che quando la otterremoo, saremo felici.
Quel qualcosa di esterno può essere un amore, un obiettivo da raggiungere, un oggetto. E così, ci ritroviamo legati a cose sulle quali abbiamo poco o nessun controllo. Capita anche che una volta ottenuto quello che desideravamo, ci accorgiamo che la felicità che cercavamo non è così completa come la immaginavamo.
Quando Punset dice che l’assenza di paura porta alla felicità, vuole trasmetterci anche altri due concetti. Il primo è che la felicità è dentro ognuno di noi. Il secondo che non si tratta di avere o ottenere qualcosa, ma piuttosto di eliminare un’emozione che ci opprime.
L’assenza di paura
Punset parla dell’assenza di paura in senso relativo. Avere paura non è solo normale, ma è anche salutare. È l’emozione che ci consente di avvertire i rischi e i pericoli e ci prepara per affrontarli. Tuttavia, nel tentativo di auto-proteggerci, a volte, esageriamo un po’.
Questo accade quando consideriamo rischioso o pericoloso qualcosa che in realtà non costituisce una minaccia per noi. Perché accade? In genere, questo atteggiamento è dovuto agli effetti dell’educazione ricevuta. Può anche essere il risultato di un conflitto psicologico irrisolto.
Comunque sia, ci portiamo dietro delle paure immaginarie che ci opprimono e ci rendono infelici. Questo ci porta a temere la felicità e a evitarla. Per paura, ci imponiamo dei divieti e rifiutiamo le esperienze positive facendoci così del male.
Come sradicare la paura
Ha perfettamente ragione Punset quando mette in relazione la felicità con l’assenza di paura. Liberarci dalle paure immaginarie ci permette di assaporare la vita in modo più libero. Inoltre, possiamo esprimere noi stessi in tutta la nostra pienezza superando i rigidi limiti che ci auto-imponiamo a causa del timore di andare oltre.
Edoardo Punset sostiene che se qualcuno vuole essere felice, deve prima riflettere sulle proprie paure. Di cosa abbiamo paura? Perché temiamo qualcosa? Attraverso queste semplici domande, possiamo relazionarci con noi stessi e avere delle risposte che potrebbero persino sorprenderci. A seconda delle risposte, potremmo renderci conto che ci sono delle paure che non abbiamo intensione di affrontare o che non ci interessano davvero.
L’assenza di paura porta alla pace interiore. Bisogna smettere di vivere la vita sulla base di pericoli immaginari e sostituire la paura con la fiducia. Questo atteggiamento ci permetterà di provare una sensazione di leggerezza che ci aiuterà ad affrontare le varie situazioni in cui ci troveremo. Come lasciarsi alle spalle le paure quotidiane che non ci permettono di vivere bene? Questo sarà l’argomento di un altro articolo.
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- Reguillo, R. (1998). Imaginarios globales, miedos locales: la construcción social del miedo en la ciudad. Ponencia presentada en el IV Encuentro de la Asociación Latinoamericana de Investigadores de la Comunicación. ALAIC.“Ciencias de la Comunicación: Identidades y Fronteras”. Universidad Católica de Pernambuco, Recife, Brasil, 11-16.