Attenzione: anche il corpo parla!
Parla, sussurra, grida… Si esprime come può, talvolta come gli consentiamo. È sempre una buona idea prestare attenzione a quello che ci dice, poiché la nostra mente riceve dal corpo tutte le informazioni rilevate dai nostri sensi. Grazie al nostro corpo, possiamo dunque entrare in connessione con il mondo esterno, e sono gli impulsi nervosi che lo attraversano a fare da tramite per quelle preziose informazioni.
Bisogna stare molto attenti a quello che il corpo ci dice, dato che spesso è esso a darci tutti gli indizi concreti per risolvere alcune situazioni. Ascoltare il proprio corpo con attenzione, dunque, significa tendere l’orecchio all’essenza che ci rende persone diverse e uniche.
Fermatevi un attimo a pensare e sicuramente vi verrà in mente almeno una situazione in cui il vostro corpo si è mostrato scosso, infastidito ed ansioso di scappare dallo spazio – fisico o simbolico – che occupava. Probabilmente vi siete trovati a vivere relazioni di amicizia, di coppia o professionali in cui per quanto foste coinvolti, qualcosa in voi vi diceva che non era la cosa giusta, che non era quello di cui avevate bisogno. Talvolta notiamo qualcosa di “strano”, proviamo una sensazione di disagio impercettibile, parte del nostro corpo.
“Se una persona non si sente a suo agio con un’altra, state pur certi che fra esse non esiste una vera comunicazione. Quando riusciamo ad esprimerci in maniera genuina, allora sparisce ogni traccia di disagio”
-Fritz Perls-
Alcuni modi di esprimersi del corpo
Questi sono alcuni esempi di come il nostro corpo ci parla, o meglio, di come ci chiede aiuto:
- La sensazione di avere un nodo in gola
- La sensazione di avere un nodo allo stomaco
- Acne improvvisa
- Squilibrio mestruale nelle donne
- Ipertensione.
- Tachicardia.
- Cefalea.
Le persone più propense a soffrire di disturbi psicosomatici di solito sono quelle che hanno più problemi nell’esprimere le proprie emozioni nella vita di tutti i giorni. La cattiva gestione delle proprie emozioni, di conseguenza, porta allo scaturire di problemi che con fatica si riusciranno ad affrontare. Vengono dunque definiti disturbi psicosomatici quelle lesioni che hanno origini psicologiche. I pazienti che ne soffrono di solito vengono sottoposti a terapie in cui si analizzano le loro emozioni da un punto di vista somatico, psichico, sociale e culturale.
Quando una persona non è in grado di risolvere o accettare una determinata situazione – che sia con se stessa o con altri –, ebbene quest’ultima lascia un’impronta sul corpo, si “incarna” in esso nell’attesa che il suo padrone ne prenda coscienza e decida di porvi rimedio per poter andare avanti.
Il risentimento: un male di tutti i giorni
Quando accumuliamo risentimento, danneggiamo lentamente il nostro corpo. Il risentimento è un sentimento non digerito, una sensazione che non è stata espressa e che rimane lì, generando dolore nell’attesa di essere risolta. È come una ferita aperta che aspetta di essere curata, sempre più fragile e vulnerabile.
Come si può fare un collegamento tra risentimento e corpo? Il risentimento assume le caratteristiche di quella pesantezza di stomaco che ci affligge dopo che abbiamo mangiato troppo, che ci fa sentire gonfi e senza voglia di provare altro. È talmente difficile da digerire che può portarci a saltare uno o più pasti, pur avendo voglia di mangiare. In fondo, non potremo tornare a sentirci a nostro agio fino a che non completeremo la digestione.
“Quando il dolore non si sfoga in lacrime, saranno altri organi a piangere”
-Francis J. Braceland-
In questo senso, trattare il risentimento nascosto, svelato soltanto dal dito inquisitorio dei segnali del nostro corpo, aiuterà a ripristinare la dinamica naturale del nostro organismo. Digerire il risentimento darà fine alla tensione muscolare e permetterà di entrare in uno stato di rilassamento in cui il corpo riuscirà a stare finalmente bene.
Strategie per ascoltare quello che il nostro corpo ha da dirci
Esistono diverse tecniche volte a reindirizzare l’attenzione verso il proprio corpo e ai suoi modi di comunicare, ciascuna delle quali ha radici nella meditazione buddista.
Simili tecniche si basano sulla capacità di focalizzare la propria attenzione sul proprio corpo per qualche minuto al giorno, così da prendere consapevolezza di ogni emozione, sensazione, sentimento che affiora, senza giudicarlo. Si tratta di accettarli come parte del messaggio che il nostro corpo ci manda, di utilizzare le informazioni contenute in quei segnali per eliminare la nostra sensazione di malessere.
“Essere al mondo con i suoi alti e bassi, soli o accompagnati, fa parte dello stesso piano: esistere nel qui e ora”
-Fritz Perls-
Il nostro corpo è la più grande fonte di verità a cui possiamo attingere. Tutto quello che scaturisce da esso è vero e autentico. La nostra testa, con i labirinti impossibili di pensieri e ragionamenti che la popolano, non riesce a perturbare la sua essenza. Ascoltarlo significa, dunque, ascoltare se stessi – vuol dire diventare un po’ più saggi e vivere la vita afferrandoci a quello che siamo.
Quindi…ascoltate il vostro corpo, ha molto da dirvi!