Come affrontare i pensieri suicidi?

Come affrontare i pensieri suicidi?

Ultimo aggiornamento: 08 novembre, 2015

È più solito di quanto sembri; molte persone hanno avuto qualche volta pensieri suicidi. Questo non rappresenta nessun difetto del carattere, né implica necessariamente il fatto di essere deboli o di avere un grave disturbo mentale.

Semplicemente a volte le persone provano più dolore di quello che sono capaci di affrontare, un dolore devastante che sembra non finire mai. Tuttavia, con tempo ed aiuto, si supera il dolore, così come i pensieri suicidi.

Il perché dei pensieri suicidi 

Ci sono molti tipi di dolori emotivi che possono far pensare al suicidio. I motivi di questo dolore sono unici per ognuno. In fin dei conti, la capacità di far fronte al dolore differisce da persona a persona. Siamo tutti diversi. Quello che per alcuni è una carica leggera, per altri è un peso insopportabile.

Tuttavia, ci sono alcuni fattori comuni che possono portare a sperimentare pensieri suicidi. Spesso questi pensieri sono associati a problemi che possono essere trattati, come la depressione, l’ansia, dipendenza da droga o alcolismo.

Possono dipendere anche da problemi di lavoro o scolastici, difficoltà economiche, problemi legali e altre difficoltà della vita che possono creare una profonda angoscia.

Queste situazioni interferiscono anche con la capacità di risolvere i problemi ed impediscono di vedere possibili soluzioni per le difficoltà.

ragazza disperata

5 passi per far fronte ai pensieri suicidi 

Per affrontare i pensieri suicidi, possono essere molto utili i seguenti passaggi:

 1 – Non fare nulla nel primo momento

Nonostante il dolore del momento, dovete darvi un po’ di tempo, lasciare una certa distanza tra il pensiero e l’azione.  

I pensieri e le azioni sono due cose diverse. I pensieri suicidi non devono per forza diventare realtà. Non c’è nessuna data di scadenza, niente e nessuno vi obbliga o vi mette fretta, per cui aspettate.

2 – Evitate le droghe e l’alcol 

I pensieri suicidi possono diventare più forti sotto l’effetto di alcol e droghe. Per questo motivo, se questi pensieri vi invadono, cercate un altro modo di affogare le vostre pene e dimenticate. Ricordate: vi siete ripromessi di aspettare.

3 – Rendete la vostra casa un ambiente sicuro

Sbarazzatevi delle cose che possono essere pericolose, come medicinali, coltelli, forbici o armi. Se non potete farlo, andate in un luogo in cui sarete al sicuro.

4 – Pensate che altri come voi hanno avuto lo stesso problema e l’hanno superato

Pensate al fatto che non siete gli unici a sentirvi o ad esservi sentiti in questo modo. Prendete l’esempio dagli altri. Se altri l’hanno fatto, è possibile anche per voi. 

5 – Parlate con qualcuno

Condividere con qualcuno i vostri pensieri vi aiuterà a liberarvi e a non lasciarvi opprimere da essi. Un amico, il vostro medico o un terapeuta, è necessario che parliate con qualcuno. Non lasciate che la paura o la vergogna vi impediscano di liberarvi di quello che avete dentro, che è come una bomba sul punto di esplodere.

Perché il suicidio può sembrare l’unica opzione?

Se non riuscite a pensare a soluzioni diverse dal suicidio, non è perché non esistano, ma perché in questo momento non siete capaci di vederle. Questo intenso dolore emotivo che state provando può distorcere il vostro pensiero, per cui è più difficile vedere le possibili soluzioni ai problemi o connettersi con chi può offrire sostegno.

Proprio per questo motivo, sono così importanti i passaggi anteriori, iniziando dal primo: prendetevi il tempo necessario e non peggiorate la situazione. Poco a poco il cammino si schiarirà.

Una crisi suicida è quasi sempre temporanea

Anche se può sembrare che il dolore e l’infelicità non finiranno mai, è importante rendersi conto del fatto che queste crisi di solito sono temporanee. Le soluzioni si rinnovano, i sentimenti cambiano. Perché optare per una soluzione permanente, come la morte, per sentimenti temporanei?


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.