Comportamenti adattivi nella psicopatia
Studi condotti di recente dall’American Psychological Association indicano che alcune personalità psicopatiche sono in grado di manifestare empatia. Ci riferiamo ai cosiddetti comportamenti adattivi, per cui la persona non si dedica ad attività criminali e mostra una forte adattabilità.
La ricerca in ambito psicologico si divide in due poli. Da una parte, c’è chi sostiene che la personalità psicopatica non possa includere in alcun modo condotte adattive. Dall’altra, alcuni esperti affermano che è possibile riscontrare certi tratti di adattabilità negli psicopatici.
Sono pertanto stati messi a punto diversi strumenti per studiare i tratti psicopatici e i risultati ottenuti sono contradditori. Tra le varie ricerche, lo studio condotto da Guillaume Durant ci offre dati molto interessanti. Presenta un punto di vista innovativo per spiegare in che modo avviene la gestione emotiva degli psicopatici che si sono adattati alla società.
Comportamenti adattativi nei soggetti psicopatici
I ricercatori dello studio citato hanno sottoposto 529 partecipanti a una serie di test psicologici. Si è tenuto conto di variabili quali il tipo di psicopatia, la paura del dolore e le manifestazioni di ansia e stress.
Al tempo stesso, è stato eseguito un test che analizza la psicopatia con dominazione e il disturbo antisociale con comportamento impulsivo. la prima è associata all’audacia e al coraggio; il secondo all’egoismo, alla colpa attribuita agli altri e all’impulsività.
I partecipanti con un punteggio maggiore nella categoria “dominazione” mostravano meno paura del dolore, così come ansia e stress. Viceversa, coloro i quali avevano ottenuto un punteggio più alto in “antisocialità impulsiva” presentavano maggiori livelli di ansia e stress.
Risultati dello studio sui comportamenti adattivi della personalità psicopatica
Lo studio suggerisce che la definizione di “psicopatia” data dai mezzi di comunicazione, ovvero di serial killer privo di qualunque forma di maturità, si discosta notevolmente dalla realtà.
Questi individui esistono senz’altro, ma la verità è che la maggior parte delle personalità psicopatiche manifestano più condotte adattive che disattive, il che consente loro di vivere perfettamente in società.
Bisogna sottolineare, tuttavia, che i risultati in merito alla relazione tra tratti psicopatici e paura, stress e ansia possono essere molto diversi a seconda del modello applicato (con o senza tratti adattivi). La diagnosi di psicopatia viene spesso eseguita mediante il test di Hare, che prevede una lista di domande volte all’analisi di diversi aspetti. Si concentra, tuttavia, sui comportamenti e sui tratti disattivi.
Perché è importante tenere conto di entrambe le condotte nella psicopatia?
Guillaume Durant ha stilato un questionario sui comportamenti psicopatici adattivi (Durand, 2017; Journal of Personality Assessment), che valuta solo le condotte adattive.
La somministrazione di questo strumento a individui considerati fortemente psicopatici permette ai ricercatori di distinguere chiaramente gli individui adattivi da quelli disadattivi.
Quali aspetti dell’empatia sono stati analizzati
Sebbene indispensabile per l’altruismo, l’empatia diventa un utile strumento anche per la mente machiavellica che richiede una buona dose di informazioni per valutare e, potenzialmente, approfittare degli altri.
Può sembrare strano, ma la psicopatia può contribuire al bene comune. Ad esempio, in situazioni che richiedono un alto rendimento, come quelle affrontare da operatori di primo soccorso, operatori sanitari, soldati e altre figure ad alto rischio. Le emozioni, in questi casi, devono passare in secondo piano per lasciare spazio a freddi calcoli semplicistici.
Mihailides, Galligan e Bates (2017) chiamano questo fenomeno psicopatia adattiva per cui l’empatia si sposa con i processi mentali psicopatici. Per fare un esempio, consente di gestire le minacce che entrano in conflitto con i propri valori e convinzioni.
L’empatia si manifesta in due modi: sul piano cognitivo e sul piano affettivo. I due livelli sono interdipendenti, ma anche funzionali l’uno all’altro. L’empatia cognitiva è la capacità di vedere le cose dal punto di vista di un’altra persona; quella effettivo, invece, è la capacità di vibrare con le emozioni altrui.
Comportamenti adattivi degli psicopatici: alcuni tratti sono utili alla società
I tratti trasmessi dai comportamenti adattivi portano con sé un vantaggio dal punto di vista evolutivo. In caso contrario, non sarebbero così diffusi.
Le persone che manifestano un pensiero di tipo psicopatico a volte offrono diversi vantaggi alla società. Possono essere fondamentali per la sopravvivenza della comunità, in quanto individui privi di inibizioni, più determinati, in grado di concentrarsi e di svolgere il proprio lavoro senza distrazioni.
Nella misura in cui manifestano empatia, tendiamo a sopportare i soggetti psicopatici.
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Gli psicopatici adattivi aiutano a prendere decisioni. Diversi gruppi di individui insieme possono offrire un senso di controllo e contrappeso per mantenere una comunità dinamicamente adattiva. In conclusione, una maggiore empatia, unita a tratti oscuri, sembra essere in grado di preservare la qualità delle relazioni.
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Hall, JR y Benning, SD (2006). El psicópata “exitoso”: manifestaciones adaptativas y subclínicas de la psicopatía en la población general. En CJ Patrick (Ed.), Manual de psicopatía (p. 459–478). La prensa de Guilford