Cosa succede quando l'amore non è corrisposto
L’amore non corrisposto è forse una delle situazioni più dolorose che si possano provare nella vita. Chi lo ha vissuto lo sa e lo ha sentito con tutto il suo essere.
Proprio per questo, però, esso rappresenta anche la nostra più grande occasione per imparare una preziosa lezione su noi stessi. In questi momenti ci si ritrova totalmente scoperti dal punto di vista sentimentale, si è molto più fragili e ipersensibili verso ciò che succede intorno a noi.
Vivere una simile situazione può rivelarsi traumatico e angosciante, ma al tempo stesso può arricchire e aiutare a schiarire le idee. Ci consente di ottenere, senza alcun dubbio, una prospettiva unica attraverso cui scorgere tutte le sfaccettature che non credevamo di possedere.
È come se il tempo si fermasse d’improvviso. Il nostro battito cardiaco accelera ogni volta che pensiamo alla persona che amiamo e per la quale abbiamo una fissazione.
La malinconia di amare
La malinconia è una fedele compagna dell’amore non corrisposto. Essa è la malattia dell’amante insoddisfatto a causa dell’affetto non ricambiato, del desiderio e del costante bisogno di fusione.
“Ogni amante il cui amore sia sincero e che non possa godere della passione amorosa, che sia per la separazione, per il disdegno dell’essere amato o perché, mosso da circostanze proprie, conserva i suoi sentimenti in segreto, giungerà inevitabilmente al confine con la malattia mostrandosi fragile ed esausto, condizioni che lo obbligheranno talvolta a letto”
-Ibn Hazm-
Siamo mossi dal desiderio di condividere ogni singola parte della nostra vita con quella persona, qualsiasi cosa ce la ricordi. Ogni luogo in cui è stata diventa sacro, ci esaltiamo e ci eccitiamo quando ci passiamo, anche se si tratta solo di fantasia.
Viviamo nell’attesa di ogni suo minimo contatto, e come risultato non possiamo che provare nostalgia: una tristezza depositata nel profondo del nostro cuore. È in questi casi che proviamo la vera solitudine, poiché non siamo al fianco della persona che desideriamo.
Proprio come nel caso della malinconia dell’amore – sentimento su cui tanto insistevano i trovatori nel Medioevo -, questa malattia riunisce cause e rimedi in un’unica persona: l’essere amato.
La frustrazione per un amore non corrisposto
Durante il lungo e tortuoso processo dell’amore non corrisposto, è inevitabile essere sopraffatti dalla frustrazione, la quale ci invade a causa delle aspettative, le illusioni e le fantasie che il passare del tempo non è stato capace di soddisfare.
Il mancato contraccambio d’amore può avvenire in due casi: un innamoramento verso chi non corrisponde o un abbandono scaturito da una precedente situazione di reciproco amore.
In entrambi i casi, l’intensità della frustrazione può portare con sé diversi problemi sia fisici che psicologici, dovuti all’autodistruzione che il corpo mette in atto, e che è causata da tutte le speranze e le aspettative rimaste eternamente insoddisfatte.
In quale momento si perdono la speranza e il desiderio di stare con una persona? La risposta a questa domanda forse è nota a chi è già passato per questa situazione. Ma c’è un aspetto particolare da tenere a mente: la risposta e la soluzione saranno diverse per ciascuna delle persone amate.
Accettare di non essere corrisposti
L’intero processo di maturità e conoscenza di se stessi si conclude con la fase dell’accettazione. Si finisce per comprendere ed interiorizzare il fatto che l’amore non può essere controllato, che non dipende dalla nostra volontà, e che nessuno può costingersi a provarlo, per quanto lo desideri.
“Non essere amati è una semplice sfortuna; la vera disgrazie è non amare.”
-Albert Camus-
Allo stesso modo, colui che ama non può far sparire i suoi sentimenti a suo piacere. Potrà unicamente limitarsi ad osservare come essi si trasformano man mano che sperimenta la vita.
L’amore fa parte della sfera della spiritualità, non può essere reso obiettivo. È una gioia profonda che ci sovrasta e ci riempie di desiderio verso l’essere amato, convincendoci che nulla al mondo importi se non il benessere di quella persona.
Solo chi ama in queste condizioni sa qual è il proprio limite, quale il momento in cui dovrà consegnarsi all’accettazione della realtà.
Si tratta di quel momento in cui la disperazione, il malessere e la malinconia hanno raggiunto la massima intensità; quando i sentimenti non sono contraccambiati, anziché reprimerli, essi si lasciano morire; ciò porta la relazione a trasformarsi, anziché andare in frantumi.
Lamentarsi per avere amato e non essere stati corrisposti è un segnale di grande ingratitudine, poiché il fatto stesso di aver provato l’amore, è il più grande dono che si posa ricevere. La magnitudine e l’intensità dell’amore esistono per far fiorire la nostra anima, così come per scolpirci attraverso le ferite.
“Lo tengo per vero,
qualsiasi cosa accada:
Lo sento quando più io soffro:
È meglio aver amato, e perso,
Che non aver mai amato.”
-Lord Alfred Tennyson-