Demenza vascolare: che cos'è?
La demenza vascolare è, dopo l’Alzheimer, la condizione neurodegenerativa più comune a partire dai 70 anni. Questa patologia è la conseguenza di problemi del flusso sanguigno, che non riesce a irrorare a dovere il cervello. È una patologia lenta e progressiva, ma che nuoce gravemente alla qualità della vita della persona, compromettendone la memoria, i movimenti e la comunicazione.
Al giorno d’oggi, la demenza vascolare è una patologia irreversibile. Se ne possono rallentare gli effetti, ma non esistono trattamenti per renare o trattare efficacemente questa dura realtà, che tantissime persone e le loro famiglie devono affrontare ogni giorno.
Va tuttavia evidenziato che a differenza dell’Alzheimer, la demenza vascolare presenta alcuni fattori protettivi o precipitanti che è possibile tenere sotto controllo in una certa misura. Questo non significa che può essere prevenuta al 100%, ma si possono ridurre le probabilità di soffrirne o ritardarne la comparsa.
La demenza vascolare è correlata a noti fattori soggiacenti come ipertensione, colesterolo e trigliceridi alti, diabete, sovrappeso, stile di vita malsano, ecc. Pertanto, è certamente possibile migliorare la propria salute vascolare.
Vediamo quindi quali caratteristiche definiscono questa malattia, che rappresenta circa il 20% delle diagnosi di demenza giornaliere.
La demenza vascolare è il risultato di una serie ripetuta di piccoli ictus nel tempo, che a lungo andare causano disturbi cognitivi, di movimento e di linguaggio.
Cos’è la demenza vascolare?
La demenza vascolare è una malattia neurodegenerativa con declino cognitivo. Ha origine da varie lesioni e alterazioni vascolari, tra cui le più comuni sono le seguenti:
- Restringimento dei vasi sanguigni nel cervello a causa dell’arteriosclerosi.
- Infarto lacunare multiplo, in genere a carico della materia grigia e della sostanza bianca emisferica profonda.
- Infarto cerebrale in aree chiave del cervello, come la circonvoluzione angolare o il talamo.
- Encefalite sottocorticale cronica progressiva.
- Trombosi ed emboli.
D’altra parte, uno studio condotto dal dottor Constantino Ladecola e pubblicato sulla rivista Neuron evidenzia quanto segue:
- La demenza vascolare è causata da un’alterazione dei vasi sanguigni. Il problema non risiede soltanto nella scarsa ossigenazione e nutrizione del cervello. Si verificano anche cambiamenti a carico dei neuroni e delle cellule della glia, per cui l’omeostasi interna cambia e la comunicazione tra essi è alterata.
Perché compare questa condizione neurodegenerativa?
La demenza vascolare è correlata ad alcuni fattori di rischio. Gli esperti spiegano che in media questa malattia mostra i primi segnali già intorno 60 anni.
Tuttavia, i sintomi diventano più evidenti dopo i 70 anni. Allo stesso modo, bisogna segnalare che la demenza vascolare è più comune tra gli uomini. I principali fattori scatenanti sono:
- Fumo.
- Ipertensione arteriosa.
- Colesterolo alto.
- Diabete.
- Obesità.
- Vita sedentaria.
- Malattie cardiache pregresse.
- Precedenti ictus.
- Naturale invecchiamento cerebrale.
Sintomi di demenza vascolare
I sintomi associati alla demenza vascolare sono lenti e progressivi. Spesso vengono interpretati come semplice distrazione o come alterazioni associate allo stato d’animo.
Tuttavia, arriva un momento in cui le abilità cognitive appaiono chiaramente alterate, ed è allora che si richiede assistenza medica. I sintomi principali sono:
- Disturbi del movimento. I movimenti della persona appaiono più rigidi, lenti e goffi.
- Difficoltà di pensiero. Si presentano vuoti di memoria, deficit di comprensione, riflessione, partecipazione, pianificazione e persino difficoltà a mantenere la logica in una conversazione.
- Alterazioni dell’umore. La persona soffre di sbalzi d’umore, si mostra apatica, demotivata, arrabbiata e talvolta può anche manifestare una certa aggressività. Tutto ciò può essere spesso scambiato per depressione, ma in realtà la causa sottostante è irreversibile.
- Deliri e allucinazioni.
I sintomi associati alla demenza vascolare possono variare a seconda dell’area cerebrale colpita da ictus o alterazioni vascolari. Sin dall’inizio, dunque, si potrebbe notare una certa goffaggine motoria o addirittura incapacità di comunicare. A volte queste realtà compaiono all’improvviso, altre volte lentamente.
Quali trattamenti esistono per chi soffre di demenza vascolare?
I danni causati dalla demenza vascolare sono irreversibili, ma è pur sempre possibile rallentare il decorso della malattia. Risulta dunque importante ricevere una diagnosi precoce e sottoporsi a regolari esami diagnostici attraverso test di imaging (TAC, Risonanza magnetica…).
Una volta valutati i danni cerebrali, verranno trattati i fattori che hanno scatenato la condizione, ad esempio una malattia cardiaca. I trattamenti saranno adattati alla realtà personale del paziente e allo stadio della malattia.
In linea di massima, viene prescritta una terapia farmacologica per trattare i sintomi e rallentare il decorso della malattia. Allo stesso modo, è opportuno che la persona segua un programma di neuroriabilitazione, ovvero dove allenerà la memoria, la comprensione, l’attenzione, ecc.
I programmi multidisciplinari sono sempre i più indicati. In questo modo, la persona potrà contare su assistenza psicologica, fisioterapia, logopedia e terapia occupazionale.
Il sostegno alla famiglia è un altro elemento di cui bisogna tenere conto in tutti i casi. Non possiamo dimenticare che ci troviamo di fronte a realtà dure ed estenuanti che richiedono emozioni e risorse per le quali non sempre si è preparati.
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