Conoscete la differenza tra sociopatia e psicopatia?
Siate sinceri: chi non si è mai rivolto ad un vicino, un compagno di classe, un amico o un ex partner chiamandolo psicopatico o sociopatico? Magari avete usato uno di questi due termini anche con il vostro attuale partner durante una discussione particolarmente accesa.
Solitamente usiamo i termini psicopatico e sociopatico in modo intercambiabile per riferirci ad una persona che si discosta dalle comuni norme sociali, che agisce senza scrupoli, che manca di empatia o semplicemente che influenza negativamente gli altri.
Tuttavia, sapete quali sono le vere differenze tra uno psicopatico e un sociopatico? Nell’articolo di oggi analizzeremo entrambi i termini per imparare ad usarli nel modo appropriato e determinare se la persona che abbiamo davanti merita davvero questi appellativi o se si tratta soltanto di una persona poco socievole.
Punti in comune e differenze
Il denominatore comune dei due termini sembrerebbe essere l’atteggiamento antisociale. Tuttavia, anche se tutti gli psicopatici soffrono di un disturbo antisociale di personalità, lo stesso non vale per i sociopatici.
Per comprendere la differenza, occorre risalire all’origine dei modelli comportamentali. Nel caso dei sociopatici, si parla di un’alterazione del comportamento provocata da una lesione cerebrale o da un trauma infantile; nel caso degli psicopatici, invece, ci riferiamo ad un tipo di personalità prodotto della genetica dell’individuo.
In questo senso, come spiega il genetista David Lykken, la personalità dello psicopatico è la conseguenza del sottosviluppo della parte del cervello che controlla impulsi ed emozioni.
Le principali caratteristiche degli psicopatici
Non si può classificare lo psicopatico come un malato mentale, poiché egli è l’attore principale delle sue azioni e non un semplice spettatore che ignora quello che fa. In altre parole, lo psicopatico si comporta nel pieno delle sue responsabilità scegliendo come agire e senza subire conseguenze quali malessere o qualsiasi altro tipo di interferenza nella sua vita quotidiana.
Nel suo libro El psicópata (Lo psicopatico), Garrido Genovés segnala le caratteristiche principali delle persone psicotiche.
Rispetto all’area emotiva ed interpersonale:
- Fanno mostra di loquacità e fascino superficiale.
- Sono egocentrici, molto convinti del proprio valore.
- Non provano rimorsi o sensi di colpa.
- Mancano totalmente di empatia, tendono alla bugia e alla manipolazione.
Con riferimento allo stile di vita:
- Sono impulsivi.
- Fanno fatica a controllare i propri atteggiamenti.
- Hanno bisogno di costante eccitazione (rispondono solo a stimoli forti).
- Mancano di senso di responsabilità.
- Soffrono di problemi precoci legati al comportamento, trattandosi di adulti antisociali.
Le definizioni forensi fanno poi riferimento ad altre caratteristiche: alta autostima, meticolosità, perfezionismo, rigidità e ostinazione. In poche parole, si potrebbe affermare che lo psicopatico veda l’essere umano come uno strumento per raggiungere i suoi scopi, senza rimanerne emotivamente coinvolto.
Dalla personalità apparentemente affascinante, riescono ad integrarsi facilmente e a manipolare gli altri fino ad ottenerne la fiducia. Nonostante la loro incapacità di provare sentimenti, imparano ad imitare le emozioni riuscendo a nascondere la loro vera natura.
Per quanto sembri strano, dunque, gli psicopatici sono spesso educati, sono coinvolti in relazioni e lavori stabili. Non è poi così strano che, dopo aver scoperto che l’inquilino del quinto piano è un serial killer, i vicini si ritrovino a dichiarare che “salutava sempre nell’ascensore”.
D’altra parte, a causa della loro difficoltà ad assimilare pensieri ed emozioni, per gli psicopatici è molto difficile comprendere il significato delle esperienze emotive. Sono in grado di individuare sentimenti e chiamarli per nome, ma non di provarli. In altri termini, sanno comprenderli a livello intellettivo riuscendo persino a simularli, poiché hanno appreso quali situazioni generano quali sentimenti. Tuttavia, non sono “motori d’azione naturali”.
Quali sono le caratteristiche dei sociopatici?
Secondo gli esperti, la sociopatia non rientra in quelle che vengono definite malattie psichiatriche nel senso stretto del termine. Secondo il medico psichiatra Jose A. Posada, si calcola che almeno il 3% degli uomini e l’1% delle donne presentino nel proprio profilo personale caratteristiche sociopatiche.
La sociopatia è riconducibile ad una serie di modelli di comportamento considerati antisociali e/o criminali da parte della maggior parte della società, ma ritenute normali – o persino necessarie – nella sub-cultura del contesto sociale in cui i sociopatici sono inseriti.
A differenza degli psicopatici, i sociopatici possono presentare una coscienza molto sviluppata e una buona predisposizione verso l’empatia, la colpa e la lealtà nei confronti di individui concreti. Tuttavia, il loro senso del bene e del male fa riferimento a norme e aspettative dettate dal loro gruppo di appartenenza.
Jose A. Posada elenca alcune delle loro principali caratteristiche:
- Sono immorali, impulsivi ed irresponsabili.
- Sono incapaci di amare.
- Non hanno un progetto di vita.
- Non provano vergogna né imparano alcunché dalle loro esperienze passate.
- Manifestano reazioni affettive povere o inadeguate.
- Vivono una vita sessuale poco integrata e/o pratiche sessuali deviate.
- Spesso manipolano, mentono, rubano o truffano.
- Possono aggredire fisicamente e psicologicamente.
- Fanno uso di alcol o droghe.
Altri studi indicano che i sociopatici tendono ad essere nervosi e ad alterarsi con facilità. Inoltre, di solito vivono e lavorano per contro proprio a causa della loro difficoltà ad adattarsi ai lavori di gruppo e a restare a lungo in un posto.
Quando decidono di commettere un delitto, gli psicopatici pianificano con cura ogni dettaglio. Ted Bundy è un chiaro esempio di assassino seriale psicopatico e organizzato. Al contrario, la maggior parte dei crimini associati ai sociopatici appaiono disorganizzati e spontanei.
Conclusioni
La psicopatia prevede che l’individuo non provi empatia né disponga di senso morale. Al contrario, la sociopatia indica una persona capace di provare empatia, con una morale ed una coscienza sviluppata, seppur con un senso del bene o del male un po’ particolare.
I sociopatici sono capaci di provare connessioni emotive solo nei confronti di individui concreti, come un familiare o un amico, e soltanto all’interno di contesti specifici. Gli psicopatici, al contrario, sono semplicemente incapaci di provare empatia e formare legami emotivi reali con qualcuno. Tuttavia, ciò che rende gli psicopatici particolarmente pericolosi e tendenti al crimine è proprio la loro capacita di imitare le connessioni emotive.