Disegni dei bambini: finestra sul mondo interiore
I disegni dei bambini sono uno strumento molto potente per la loro espressività emotiva. La pittura è un atto catartico; nessuno ci insegna a disegnare, e non è nemmeno necessario, perché iniziamo a disegnare in modo spontaneo e naturale fin dalla tenera età.
Non a caso i bambini adorano disegnare e concentrano sul disegno tutta la loro attenzione. Li motiva, li stimola e che offre uno spazio individuale.
Quando si è piccoli, il linguaggio verbale non si è ancora sviluppato completamente e il disegno diventa un veicolo di comunicazione fondamentale. Oltre a essere un gioco molto prezioso, è una grande risorsa per capire i sentimenti dei bambini e relazionarsi con loro.
È molto importante, dunque, non limitarli con indicazioni o restrizioni. Non bisogna criticare le loro creazioni o decidere per loro. Devono essere liberi di divertirsi, perché i disegni dei bambini ci insegnano un po’ di più sul loro mondo interiore.
“I bambini tengono i loro sogni nelle scatole per le matite”.
– Ramón Gómez de la Serna-
Come si sviluppa la capacità di disegnare?
Quando un bambino inizia a disegnare, pensiamo che non segua alcun ordine o schema, ma non è vero. Proprio così: i disegni dei bambini sono organizzati in base a delle regole di base, come l’uniformità o la continuità.
Gli elementi, gli scarabocchi e le figure saranno il riflesso delle loro esperienze. Il bambino le organizza nella sua mente, dando luogo alla sua creazione personale.
In altre parole, sintetizza ciò che osserva e, a partire da lì, rappresenta il modello che si è creato dentro di sé e che gli ha permesso di esprimere la sua percezione dell’ambiente.
L’analisi dei disegni dei bambini, in generale, si è sviluppata intorno a tre aspetti chiave: la struttura, l’argomento e l’evoluzione attraverso lo sviluppo nell’infanzia.
La creazione grafica comporta delle fasi, ma i bambini di tutte le culture del mondo iniziano allo stesso modo: scarabocchiare. Tra i due e i quattro anni, iniziano l’arte del disegno disegnando scarabocchi e linee.
Poi, con il passare del tempo, le linee diventano più controllate, verranno denominate per somigliare sempre di più a oggetti appartenenti al mondo reale. Sebbene all’inizio questa somiglianza non sia così esatta, è un grande passo avanti.
Intorno ai tre anni emergono altre forme di base: mandala, soli, cerchi, triangoli, che verranno poi combinati per creare molteplici disegni. Dai quattro ai sette anni compaiono i primi tentativi di rappresentazione.
Possiamo cominciare a riconoscere le prime immagini e a distinguere i soggetti. Ai bambini piace creare figure come persone, case e alberi. La figura umana è quasi sempre il loro soggetto preferito.
In questa fase fanno un grande sforzo per collegare la loro intenzione di rappresentazione interna con il mondo reale. Il disegno contiene ciò che è significativo per il bambino e riflette il suo modo di relazionarsi con l’ambiente circostante.
A partire dai sette anni avvengono altri cambiamenti nell’espressione dei disegni dei bambini. Comincia a delinearsi il proprio stile: gli scarabocchi prendono forma, i colori e le forme si stabilizzano.
L’ordine spaziale entra in scena, le figure e gli elementi iniziano ad avere un orientamento sulla carta, ad esempio compaiono le linee del cielo o del terreno.
È presente un numero crescente di dettagli, simboli e contenuti sociali. D’ora in poi, e soprattutto se il bambino continua a sviluppare il suo lato artistico, i disegni diventeranno più articolati per poi sfociare in un’esplosione di creatività durante l’adolescenza.
“Se li lasciamo liberi, i bambini possono praticare con successo qualsiasi modo di lavorare, anche diverso da quello che prendiamo in considerazione”.
-Jacqueline Jarrett Goodnow-
I disegni dei bambini per esprimere le emozioni
La pittura ha un ruolo molto importante per i bambini che hanno subito traumi o che soffrono di determinati tipi di patologie. In questi casi, il disegno è un modo per esprimere il proprio conflitto interiore.
Per uno psicologo il disegno può essere molto utile: può essere utilizzato per generare ipotesi sulla diagnosi del bambino o semplicemente per comprenderne la sua personalità.
Il gioco, di fatto, consente al minore di rilassarsi e di prendere contatto con un ambiente sconosciuto come quello di una seduta dallo psicoterapeuta, senza doversi sentire sotto pressione per parlare.
Il disegno aiuta ad allentare la tensione e consente al bambino di esporre la sua interiorità. Attraverso carta e dipinti puoi comunicare il tuo mondo senza usare la verbalizzazione. La libera espressione artistica favorisce un ambiente giocoso e fornisce informazioni sullo stato di sviluppo mentale del bambino.
L’atto stesso di disegnare trasmette moltissime informazioni importanti. Il professionista, osservando i disegni dei bambini, riesce ad analizzare e interpretare il modo in cui si esprimono.
Durante il disegno, è possibile osservare i movimenti, la capacità di attenzione, le caratteristiche delle linee sulla carta, la disposizione delle figure, la scelta elementi, colori, ecc.
Un’atmosfera rilassata stimola la creatività
I bambini esposti a un forte stress o che hanno subito un trauma riflettono la loro angoscia nelle immagini. Rappresentano ciò che hanno vissuto e possono essere molto espliciti a seconda della loro età.
Il bambino è colui che guida in ogni momento il soggetto del disegno; quest’ultimo, dunque, può fungere da specchio in cui riflettere il proprio mondo interiore.
“Preferisco disegnare che parlare. Il disegno è più veloce e lascia meno spazio alle bugie”.
-Le Corbusier-
Quali messaggi contengono i disegni dei bambini?
Nel disegno del bambino possiamo osservare molti aspetti del suo sviluppo. Per esempio, la sua capacità di attenzione.
I bambini tendono ad apprezzare molto il disegno, quindi questa attività di solito li avvolge in un alone di concentrazione che non ammette intrusioni.
È importante osservarli: se non sono in grado di rimanere concentrati quando disegnano, potrebbero soffrire di un deficit di attenzione.
Osservando le loro creazioni possiamo anche stimare il grado di complessità del pensiero del bambino in base alla sua età. I bambini molto intelligenti di solito realizzano disegni più complessi, mentre i deficit cognitivi sono associati a disegni scarsi di particolari o inferiori a seconda dell’età.
Allo stesso modo, i disegni di un bambino ci aprono le porte della sua personalità e delle sue emozioni. La pittura è uno strumento che permette loro di comunicare il proprio modo di relazionarsi con l’ambiente, proiettare la propria famiglia, la propria casa, i propri amici. Mostrano gli eventi che hanno attirato di più la sua attenzione, ciò che ha segnato la sua esperienza.
I bambini che hanno subito dei traumi o vittime della guerre disegnano le scene del conflitto, cercando di assimilare l’accaduto per ordinarlo nella loro mente, per dargli un senso e accettarlo.
Attraverso questo processo, trasferiscono le loro emozioni e prendono una certa distanza dai fatti: come se attraverso il disegno si liberassero di parte di quel fardello.
D’altra parte, analizzando aspetti come la dimensione delle figure, la loro distribuzione, le distanze e le posizioni, i colori utilizzati o i segni e simboli, possiamo svelare molti significati del contenuto.
Quali sono i colori che risaltano? Il tratto è impulsivo, calmo, aggressivo o nervoso? Troviamo incoerenza tra le posizioni delle figure? I personaggi rappresentati sono incompleti? Come sono stati distribuiti gli spazi?
Possiamo stabilire un dialogo con il bambino per farci raccontare la storia del disegno e ottenere così la sua interpretazione personale. In altre occasioni, lo psicologo deve esplorare gli aspetti contrastanti, che il bambino potrebbe non rivelare direttamente o farlo usando la fantasia.
Un bambino che ha subito abusi sessuali può essere raffigurato sdraiato a letto con il padre, la cui mano e sul corpo del minore. Una ragazza che ha un conflitto con la madre rappresenta la figura materna in una posizione lontana dalla sua, non disegnarla o usare colori scuri e tratti incompleti; per esempio, la madre potrebbe non avere le mani o la bocca.
Ovviamente tutti questi aspetti dovranno essere analizzati da un professionista e le interpretazioni dei disegni dovranno poi essere confermate con un approfondito esame psicologico. Ogni caso deve essere analizzato in base alla soggettività del paziente.
Ciò che è certo è che le varianti possibili sono moltissime e con un semplice disegno non si può stabilire alcuna diagnosi. Quindi è necessario tenere conto di altri tipi di test e realizzare svariati colloqui.
I disegni sono uno strumento molto prezioso per stabilire la comunicazione con i bambini, anche con gli anziani in molti casi. Soprattutto quando la comunicazione diretta non è abbastanza esaustiva o è bloccata.
“Ogni bambino è un artista; il problema è continuare ad esserlo da grandi.”
-Pablo Picasso-
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