Educare secondo il senso comune
Essere dei buoni educatori non è un compito facile. Educare non è qualcosa che si impara a scuola o nella vita, ma è ciò che bisogna affrontare quando arriva il momento di diventare padre o madre.
I bambini non vengono al mondo con un manuale di istruzioni che riveli ciò che bisogna fare in determinate situazioni o come si può agire quando sono ansiosi, arrabbiati o tristi. Quello che capita di solito è che tendiamo a riproporre quello che abbiamo visto in casa nostra per tutta la vita e pensiamo che, dato che i nostri genitori ci hanno educato in un certo modo, sia quello corretto.
Purtroppo non sempre il modo in cui siamo stati educati dai nostri genitori è quello giusto, soprattutto perché i tempi cambiano e noi genitori dobbiamo adattarci.
Forme di educazione
Esistono molti modi di educare, ma dato che il nostro obiettivo è quello di fornire una visione generale dell’argomento, potremmo raggrupparli in tre gruppi:
Educazione autoritaria o controllata
Di solito fanno uso di questo modello educativo i genitori il cui motto è “figlio troppo accarezzato non fu mai ben allevato”, vale a dire quelle persone che usano la paura e l’intimidazione affinché i figli obbediscano. Di certo l’educazione autoritaria può comportare l’obbedienza da parte dei figli, ma sempre dal punto di vista della paura, il che porterà i bambini a non capire il perché dei limiti e delle regole. Inoltre, imparano che con l’aggressività si risolvono i problemi.
Totalmente opposta alla precedente. Educare in modo permissivo significa dare tanto amore ed affetto ai propri figli, senza però riuscire a marcare limiti definiti. I bambini sono confusi in termini di regole e alla fine queste non vengono rispettate perché i genitori stessi finiscono per cedere.