Le nostre emozioni sono in armonia quando conosciamo meglio noi stessi

Le nostre emozioni sono in armonia quando conosciamo meglio noi stessi
Laura Reguera

Scritto e verificato la psicologa Laura Reguera.

Ultimo aggiornamento: 29 dicembre, 2022

Chi, al giorno d’oggi, riesce ad ottenere l’armonia nella propria vita? Nella società moderna sono talmente tante le attività di cui ci dobbiamo occupare ogni giorno che ci risulta molto difficile trovare un’armonia emozionale. L’ansia, lo stress e l’ira si impossessano del nostro presente senza nemmeno accorgercene.

In questo modo, finiamo per ritrovarci in un circolo vizioso. Ci alteriamo sempre di più e ci è sempre più difficile mantenere la calma e la serenità. Cosa possiamo fare per cercare di non causarci troppi turbamenti? Continuate a leggere se volete ottenere maggiore armonia nella vostra vita!

“Percorri sempre il cammino più breve. Il cammino più breve è quello in armonia con la natura. Perciò parla e agisci sempre nel modo più sano, in quanto un tale proposito libera dagli affanni e dalla lotta, da qualsiasi tipo di preoccupazione e ostentazione”

-Marco Aurelio-

Per aumentare la propria armonia: conoscere se stessi!

Come avviene per qualsiasi altra abilità che si vuole acquisire o migliorare, per aumentare la propria armonia, è necessario realizzare alcuni esercizi. In questo modo, si otterrà un maggiore equilibrio emozionale e, di conseguenza, il proprio benessere generale migliorerà. Questo, tuttavia, non è per niente facile. Ci sono volte in cui siamo talmente arrabbiati o nervosi da bloccarci, e ci risulta impossibile gestire tali emozioni.

Quindi, cosa possiamo fare? Se riconosciamo uno schema nei momenti in cui ci sentiamo di malumore o troppo preoccupati, possiamo dargli un nome. In questo modo, ne prenderemo coscienza e lo vedremo come un elemento estraneo a noi. Potremmo anche decidere se vogliamo continuare nello stesso modo o se, viceversa, vogliamo fare qualcosa per migliorare il nostro stato d’animo.

Per esempio, spesso può succedere che iniziamo a pensare a tutte le cose che avremmo dovuto fare e che non abbiamo avuto tempo di fare. In questi momenti entrano in scena l’ansia e la rabbia. Non smettiamo di ripeterci che siamo un disastro e ci tormentiamo sempre di più. Tuttavia, è proprio questo il momento che dobbiamo imparare a identificare ed etichettare per non rimanere intrappolati.

Forse questa situazione ci ricorda alcuni amici ai quali diciamo di pretendere troppo da se stessi e che devono imparare a delegare agli altri. Quando iniziamo a dire a noi stessi le stesse cose, ci verrà in mente la parola “auto-esigente”, la quale ci avviserà che stiamo entrando in una dinamica nociva. In questo modo, avremo la possibilità di pensare a cosa fare per regolare il modo in cui ci sentiamo e aumentare, quindi, la nostra armonia emozionale.

“Quando ti senti obbligato ad essere inquieto per le cose che accadono attorno a te, torna rapidamente a te stesso e non ti allontanare dal ritmo più di quanto non sia necessario. Perché più torni all’armonia, più ne sarai padrone”

-Marco Aurelio-

L’armonia va di pari passo con un atteggiamento contemplativo

Anche se impariamo ad essere maggiormente consapevoli delle nostre reazioni dinanzi a situazioni specifiche e tentiamo di gestire le nostre emozioni negative, talvolta può risultarci molto complicato. Imparare a distanziarci emotivamente dai conflitti non è facile come può sembrare.

“La cosa più importante è comprendere che il problema nasce dal nostro modo di vedere il mondo esterno come una potenziale fonte generatrice di sofferenza, angoscia, tensione, stress… Quando ciò avviene, possiamo pensare che può generare anche armonia”

-Raúl de la Rosa-

Un’abilità che ci può aiutare a risolvere i problemi consiste nel vedere le cose in prospettiva. Ancor più se la situazione non ha un rimedio a breve termine. Per riuscirci, possiamo pensare a ciò che ci sta provocando malessere e porci la seguente domanda: cosa direi ad un mio amico se mi raccontasse questa situazione? Ci renderemmo conto di come reagiremmo se non stesse capitando a noi.

Possiamo anche realizzare un esercizio di visualizzazione. Ci immagineremo come degli alberi, ripercorrendo mentalmente il nostro corpo e relazionandolo con le varie parti che lo compongono. Una volta che avremo identificato i nostri piedi con le radici, le gambe e il torso con il tronco, le braccia con i rami e le dita e la testa con le foglie, introdurremo il vento.

Quest’aria, che ci lambisce e ci scuote con forza maggiore o minore, rappresenterà i nostri problemi. Quello che faremo sarà vedere come l’albero che siamo dondola nel vento, senza però rompersi, così come i nostri conflitti quotidiani influiscono sulla nostra vita, ma non ci abbattono. Svolgendo con frequenza questa pratica, svilupperemo la nostra flessibilità e il nostro distacco emotivo.

A volte ci capita di dover giungere ad un compromesso al lavoro, in famiglia, oppure nella comunità. Questo ci risulterà molto più semplice quando avremo raggiunto l’equilibrio emotivo, in quanto potremo attivare le strategie utilizzate per le situazioni di conflitto interpersonali provando a mediare in problemi che richiedono una negoziazione. Alimenteremo ulteriormente la nostra armonia e raggiungeremo un benessere maggiore.

Immagine per gentile concessione di Julia Caesar, Roman Kraft e Milada Vigerova.


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