Entomofobia: la paura degli insetti

L'entomofobia è una delle fobie più invalidanti. In questo articolo parleremo delle cause e delle opzioni d'intervento più efficaci.
Entomofobia: la paura degli insetti
María Paula Rojas

Scritto e verificato la psicologa María Paula Rojas.

Ultimo aggiornamento: 13 febbraio, 2023

Quante volte ci sarà capitato di trovare una mosca in cucina? Un’esperienza non piacevole, ma con la quale possiamo tranquillamente convivere. Ebbene, immaginate una persona che vive la stessa situazione rimanendo paralizzata, mentre sente l’ansia crescere in modo esponenziale. Il suo organismo risponde come se si trovasse di fronte a un leone piuttosto che davanti a un innocuo insetto. Questa è una delle tante esperienze vissute da chi soffre di entomofobia, ovvero la fobia degli insetti.

Pur non essendo troppo diffusa, l’entomofobia può influenzare pesantemente la vita di chi ne soffre. È dunque importante conoscerne le caratteristiche, le cause e gli interventi che si sono dimostrati maggiormente efficaci.

Mosca su vetro.

Definizione di fobie

La fobia è un disturbo caratterizzato dall’ansia, nel quale è presente una forte e irrazionale paura per elementi che non rivestono una reale minaccia. Molte fobie tendono a manifestarsi nell’infanzia per ripercuotersi nella vita adulta.

Esistono diversi modelli che spiegano come il corpo reagisce in presenza di una fobia. In tal senso, ci concentreremo su un modello trifase per spiegare la fobia degli insetti:

  • Prima fase: si ha un’attivazione affettiva negativa, causata da uno stimolo ritenuto minaccioso. Tuttavia, in questa fase non si produce alcuna azione difensiva.
  • Seconda fase: la paralisi e l’attenzione focalizzata sono al centro di questa fase, causate da uno stimolo minaccioso ad alta intensità.
  • Terza fase: in questo caso è presente la difesa attiva, la quale comprende l’attacco o la fuga. Essa è provocata dalla presenza e dall’interazione con uno stimolo ritenuto minaccioso dal soggetto.

D’altro canto, è importante sottolineare che sono presenti anche reazioni fisiche e psicologiche. Nel caso delle reazioni fisiche, le principali sono le seguenti:

  • Cardiovascolari: aumento della vasocostrizione nel sistema nervoso periferico e aumento della frequenza cardiaca.
  • Elettrodermica: legata alla sudorazione, per cui si ha un aumento delle risposte connettive della pelle.
  • Riflessi difensivi: aumento dei riflessi quali: battito di ciglia, adrenalina nel corpo e ritmo respiratorio.

Nel caso dell’entomofobia, tutte queste risposte si attivano in presenza di qualsiasi insetto.

Fobie specifiche: l’entomofobia

Le classificazioni delle fobie sono molteplici e tra quelle più accettate vi è la distinzione in tre gruppi: fobie sociali, agorafobia e fobie semplici, specifiche e focali.

In questo articolo parleremo dell’ultimo gruppo, poiché l’entomofobia appartiene a esse. Tra le caratteristiche della fobia degli insetti troviamo:

  • Reazione o risposta sproporzionata rispetto all’evento o alla situazione. Ovvero reagire in modo eccessivo a una situazione che non è potenzialmente pericolosa.
  • Non è razionalmente spiegabile dall’individuo.
  • È fuori dal controllo della persona.
  • Porta all’evitamento della situazione temuta.
  • È disadattiva e persiste nel tempo.

La persona che soffre di questa fobia può sviluppare numerose convinzioni erronee sugli insetti; a cui si aggiunge la difficoltà nell’affrontare la situazione temuta.

Può dare un’interpretazione esagerata dei sintomi fisici che manifesta di fronte allo stimolo. In questo caso quando si trova di fronte a un insetto.

Nel caso delle fobie degli animali, la paura intensa è legata ad animali specifici, in questo caso agli insetti. La paura tende a raggiungere la sua massima intensità quando gli animali sono in movimento. D’altro canto, tale intensità tende ad accrescere quando la persona non può scappare o sfuggire alla situazione.

Entomofobia: come reagisce il cervello?

Si è scoperto che di fronte agli stimoli fobici si produce un cambiamento nell’attività cerebrale. Le ricerche più recenti hanno fatto uso di immagini strutturali e funzionali del cervello, in particolare di due principali aree:

  • Amigdala. Questa struttura del cervello è fondamentale nella risposta emotiva e difensiva, in particolare alle minacce. È anche coinvolta nella formazione di associazioni stimolo/rinforzo. Nel caso dell’entomofobia, si ha un’iperattivazione di questa struttura, dato che modula le risposte fisiche e comportamentali in relazione alla presenza di insetti. Oltre a ciò, attiva i sistemi di attivazione cerebrale, aumentando i livelli di vigilanza.
  • Insula. Nel caso della fobia degli insetti, si è riscontrato un aumento della sua attività in presenza dello stimolo fobico. La sua funzione è quella di elaborare le sensazioni interocettive, legate principalmente alle situazioni negative, e di anticipare gli stimoli avversi o minacciosi.
Seduta di psicoterapia.

Come si tratta la fobia degli insetti?

Esistono svariati approcci volti a gestire le fobie. In questo caso ci concentreremo sulle principali strategie usate in psicologia che hanno dato risultati soddisfacenti a livello comportamentale e nella regolazione dell’attività cerebrale.

Prima di tutto, parliamo della desensibilizzazione sistematica che consiste in un “allenamento alla paura” in stato di rilassamento. In seguito, la persona viene gradualmente esposta agli insetti fino a quando l’ansia non verrà ridotta ai minimi livelli. L’esposizione può avvenire con immagini, foto, realtà virtuale o dal vivo.

In secondo luogo, troviamo le tecniche di esposizione agli insetti sia dal vivo sia impiegando l’immaginazione o la realtà virtuale. Consiste nel portare il soggetto ad affrontare le situazioni in modo graduale: partendo da quelle che producono meno ansia a quelle che ne producono di più. A tale scopo, si può iniziare da un elenco stilato dall’individuo stesso, nel quale ordinare le situazioni in base al livello d’ansia provocato.

Infine, abbiamo la terapia cognitivo-comportamentale. Lo scopo è cambiare i modelli di pensiero legati agli insetti. Ciò è possibile concentrandosi sull’identificazione di pensieri irrazionali, tenendo conto del possibile e del probabile.

Queste tecniche, e in generale la gestione della fobia degli insetti, devono comunque essere condotte da professionisti. In questo articolo sono state spiegate in modo molto semplice; eppure, possono presentarsi spiacevoli complicazioni che richiedono le conoscenze di un esperto per poter essere gestite.


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