Fidarci degli altri, cosa ci spinge a farlo?

Fidarsi significa dare all'altro l'opportunità di ferire o di deludere, ma anche di aiutare e sostenere. Quali sono gli ostacoli e le motivazioni più comuni per questo atto di fede?
Fidarci degli altri, cosa ci spinge a farlo?
Elena Sanz

Scritto e verificato la psicologa Elena Sanz.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Se osserviamo quante persone hanno reale difficoltà a fidarsi degli altri, ci accorgiamo facilmente che si tratta di un gesto che prevede un certo rischio. Significa rinunciare alla sicurezza, assumersi il rischio di essere traditi proprio da chi può ferire profondamente. Quindi, cosa ci spinge a fidarci degli altri? Cosa ci porta a compiere questo piccolo atto di fede?

Le differenze individuali, sotto questo aspetto, sono importanti. Alcuni di noi si fidano subito, altri hanno bisogno di tempo e di una lunga serie di prove prima di fidarsi. C’è chi si aspetta il meglio dagli altri, chi di essere tradito. Ma è solo una questione di personalità?

Cosa ci spinge a fidarci degli altri?

Bella ragazza sorridente.

La nostra natura sociale

Siamo esseri sociali e, in quanto tali, abbiamo bisogno di interazione. Instaurare relazioni significative con gli altri fa bene alla salute ed è una delle necessità primarie. Socializzare, inoltre, è gratificante e influisce in modo positivo sulla nostra autostima e sul benessere.

Quando ci troviamo a stringere un legame per accedere a un livello più intimo, la fiducia nell’altro è un ingrediente imprescindibile. Non sarebbe possibile mantenere alcun tipo di relazione senza un minimo grado di fiducia. La nostra natura sociale è, quindi, una delle motivazioni primarie per cui diamo fiducia.

Comportamenti acquisiti

D’altra parte, la capacità di fidarsi degli altri è in larga misura appresa. È condizionata dalle nostre esperienze nei primi mesi di vita, dal modo in cui le persone del nostro ambiente ci hanno insegnato a relazionarci con gli altri, in base al rapporto che abbiamo instaurato con loro. In altre parole, dipende dalla qualità dei primi legami con le figure d’attaccamento.

Se questi hanno soddisfatto le nostre esigenze in modo adeguato e coerente, si sarà creata una base di fiducia verso il mondo. Al contrario, se le attenzioni e le cure sono state incostanti e inconsistenti, avremo difficoltà a fidarci degli altri.

Oltre a ciò, tutte le nostre successive esperienze contribuiscono a confermare o modellare questa tendenza iniziale. Le relazioni con persone significative contribuiscono a rafforzare o minare la nostra fiducia.

Il tempo ci induce a fidarci degli altri

Il tempo è senz’altro uno dei fattori che più influenzano la fiducia che riponiamo negli altri. Di una persona appena conosciuta non possiamo fidarci completamente, dal momento che non conosciamo ancora i suoi valori e atteggiamenti. Con il tempo potremo verificare che tipo di persona è e come si comporta; in base a questo, aumenteremo il nostro grado di fiducia.

Ciò si verifica anche nei rapporti privi di componente emotiva. Pensiamo, ad esempio, di entrare in un ambiente di lavoro nuovo. L’atteggiamento più logico e prevedibile dei colleghi sarà una ridotta fiducia che aumenterà a mano a mano che dimostreremo le nostre capacità e ci verranno assegnate maggiori responsabilità.

Allo stesso modo, scopriremo che le persone di cui ci fidiamo di più sono quelle con cui abbiamo realizzato un lungo percorso. Da tempo hanno dimostrato di essere equilibrate e hanno contribuito alla continuità del rapporto.

La reputazione

Infine, ricordiamo sempre che le nostre azioni ci precedono. La reputazione può essere essenziale per decidere se fidarsi o meno di qualcuno. Quando abbiamo davanti una persona sconosciuta, la sua reputazione (ciò che abbiamo sentito di lei) ci predisporrà a essere più aperti o cauti.

Con il passare del tempo, queste informazioni perderanno valore rispetto alla qualità delle esperienze vissute con questa persona. La fiducia si ottiene attraverso le azioni ed è il comportamento altrui che ci incoraggia a considerarlo o meno degno della nostra stima.

Amici uniti dalle mani.

Si può modificare la nostra tendenza a fidarci degli altri?

Per riassumere, cosa spinge a fidarsi degli altri? La fiducia dipende sia da chi la concede sia da chi la riceve. Indubbiamente, la maggior parte di noi ha bisogno di conoscere l’altro, chi più chi meno, prima di poterci fidare. Tuttavia, sono molte le persone che non riescono più a creare legami importanti a causa di una delusione passata. 

Se è il vostro caso e la situazione vi fa soffrire, potreste valutare l’aiuto di uno specialista. Con una buona valutazione e un piano d’intervento adeguato, vi aiuterà a trovare una dinamica di scambio fondata sulla fiducia e sull’intimità in grado di farvi sentire meglio.


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