Imparare a vivere nel presente

Troppo spesso viviamo sotto la pressione del futuro e il peso del passato, quando in realtà ciò su cui possiamo intervenire è solo il presente. Limitare il nostro modo di vivere in base a ciò che è stato e a ciò che sarà può portarci verso uno stato d’animo negativo.
Imparare a vivere nel presente
Rocío García Garzón

Scritto e verificato la psicologa Rocío García Garzón.

Ultimo aggiornamento: 03 febbraio, 2023

Imparare a vivere nel presente offre grandi vantaggi; eppure, vivere sfruttando al massimo il momento presente non sembra essere sempre facile. Succede spesso che i protagonisti della nostra vita siano ansia e tristezza. Capita anche a voi?

Ricordiamo con nostalgia il passato, quei momenti in cui abbiamo riso tanto da avere le lacrime o quelli che eravamo convinti sarebbero durati per sempre. Immaginiamo e facciamo mille piani per il domani alla ricerca del futuro perfetto. Uno sforzo che richiede spesso un grande dispiego di tempo ed energie. Molti di noi spendono il loro tempo così, pianificando il futuro e ricordando con nostalgia il passato. Ma vediamo in questo articolo come imparare a vivere nel presente.

Le angosce del passato

Dobbiamo riconoscerlo, tutti abbiamo fatto almeno una volta un tuffo nel passato con la memoria. Non c’è nulla di male, siamo esseri umani e in quanto tali ci definiamo a partire dai nostri ricordi. Man mano che la nostra vita procede, siamo tentati a ripercorrere il passato perché nel presente non troviamo stimoli e sensazioni positive. È in questi momenti che tendiamo ad aggrapparci ai nostri ricordi migliori come se fossero il nostro tesoro più prezioso.

Donna che pensa al passato

Il problema è che a volte il nostro desiderio di ancorarci al passato finisce con l’intorpidire la nostra crescita. Combattiamo una battaglia che rischia di danneggiare la nostra salute psicologica, soprattutto se riviviamo il passato in modo ossessivo, senza goderci il presente.

Ci sono ricordi che risvegliano in noi emozioni in grado di suscitarci un grande malessere. Stiamo parlando di tristezza e colpa, in grado di minare il nostro stato emotivo; soprattutto se non siamo in grado di gestirne gli effetti collaterali.

«Non potevi fare diversamente, perché non hai fatto diversamente. Tutto quello che hai fatto in passato è perfetto per il livello di coscienza che avevi in quel momento. Se adesso lo vedi in maniera diversa, celebra la tua presa di coscienza, ma non permettere all’ego di controllarti con la sua arma più potente: la colpa.»
-Alejandra Baldrich-

L’incertezza di un futuro da costruire

Tutti abbiamo fatto questi ragionamenti. Quelli in cui i pensieri si succedono uno dopo l’altro senza possibilità di interromperli, generando un’eccessiva preoccupazione per il futuro. Quest’abitudine, molto diffusa nella società attuale e profondamente radicata nel nostro stile di vita, costringe la nostra mente a sprecare risorse, ingabbiati in uno stato di allerta continuo.

Il futuro ci spaventa; la paura che suscita è data dal potenziale scenario, pieno di minacce, che immaginiamo. Parliamo di un processo mentale che, come specie, abbiamo spesso utilizzato per sopravvivere. Eppure, questa strategia fallisce quando non siamo in grado di erigere un muro per le incertezze o prevenire e arginare la nostra ansia.

«La vera generosità verso il futuro consiste nel donare tutto al presente.»
-Albert Camus-

Qui e ora: il nostro nuovo raggio di azione

L’unica realtà sulla quale possiamo davvero intervenire è il presente. È dove avviene la vita, è ciò che succede proprio mentre state leggendo queste righe. Possiamo solo godere del presente, dei piccoli momenti da cui la vita è composta.

Quando viaggiamo nel passato e nel futuro, l’importante è riuscire a usare tutte le nostre capacità per riconoscere in modo obiettivo gli ostacoli che questi portano in dote. È importante imparare a slegare le nostre emozioni dalla situazione ed essere capaci di individuare nuovi percorsi per andare avanti. A tale scopo, la tecnica migliore è concentrarsi sul momento presente e imparare a vivere nel presente.

Lo sappiamo, è più facile a dirsi che a farsi; ma con un po’ di pratica saremo in grado di aggiungere questo atteggiamento alla nostra personalità. Il primo passo può essere quello di abbracciare l’idea che i cambiamenti sono positivi. La vita, in fondo, è cambiamento ed evoluzione. Entrambi spesso alla nostra portata fin dal momento presente.

«Il passato è andato, ciò che aspetti è assente, ma il presente è tuo».
-Proverbio arabo-

Donna che impara a vivere nel presente

Nelle sue conferenze e nei suoi libri su leadership e management, Francisco Alcaide parla con grande lucidità di come possiamo gestire le nostre emozioni e prendere il controllo della nostra vita:

  • Guardare il passato con gratitudine.
  • Godere del presente con entusiasmo.
  • Costruire il futuro con speranza.

E a voi che state leggendo questo articolo, diciamo che siete esattamente dove dovreste trovarvi… sulla buona strada per imparare a vivere nel presente.

Imparare a vivere nel presente

A volte dobbiamo frenare l’inerzia del nostro focus emotivo, indirizzandolo meglio. Frenare quest’agitazione, o almeno il pericoloso dialogo interiore a cui siamo abituati, è fondamentale. Solo così saremo in grado di adottare una prospettiva che ci consenta di concentrarsi sul momento attuale e godere del presente.

Possiamo ricorre alla mindfulness. Si tratta di una tecnica che aiuta a prendere piena consapevolezza del momento presente. Una tecnica che ci fornisce la calma necessaria per rispondere, e non solo reagire, alle circostanze che ci troviamo a dover affrontare.

Dobbiamo smettere di pensare a tutti i singoli momenti che compongono la nostra vita, anche perché pensandoci bene, i più stimolanti sono quelli che arrivano inaspettati, non previsti. Non li cerchiamo, ma li troviamo mentre viviamo, godendo del presente.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.