Imparate a dire grazie!
È un piacere andare d’accordo con qualche semplice parola, senza dubbio è un piccolo segno delle persone che siamo, così come lo è ogni cosa che abbiamo vissuto.
Sì, è così, anche ai momenti più brutti e bui bisogna sapere dire “grazie”.
E no, non si tratta di un obbligo imposto dall’esterno, ma un dovere che noi abbiamo verso noi stessi: il nostro benessere emotivo passa per il filtro del ringraziamento costante per ciò che abbiamo avuto nella vita e ciò che eravamo, per ciò che abbiamo ora e quello che siamo diventati.
Cervantes diceva, anche se con altre parole, che le buone maniere fanno l’uomo. Ma forse c’è di più: quando la nostra vita giungerà al termine, una delle sensazioni che avremmo voluto avere sarà quella di aver detto “grazie”.
Ringraziare ci aiuterà nel nostro cammino
Il fatto è che la gratitudine, se la si intende come la capacità di riconoscere un beneficio avuto, è uno stato interiore che si propaga verso l’esterno.
Dal momento in cui veniamo al mondo fino a quando ce ne andiamo, siamo il risultato di un costante flusso di esperienze che suscitano in noi emozioni di natura molto diversa. Ed è per questo che il dovere più grande che abbiamo è quello di dire “grazie”.
Quello che ci ha resi felici ci conforta e rende più forti le nostre ambizioni e i nostri sogni. Quello che ci ha resi tristi e ci ha causato dolore, ci ha dato un insegnamento.
Dico “grazie” per i ricordi che hanno riempito la mia vita,
ma dico “grazie” anche a quelli che cercavano di scappare
perché è grazie ad essi che sono chi sono e ne sono consapevole.
Le nostre relazioni con gli altri si basano, tra le tante cose, sui sentimenti: quando una persona fa qualcosa per noi, compreso offrirci una spalla su cui piangere nei momenti bui, allora ci avviciniamo di più a lei.
È risaputo che dalla tristezza sorge una maggior complicità e che le rotture lasciano cicatrici, storie, storie vere come le nostre.
Ringraziare aumenta il nostro benessere emotivo
Ringraziare equivale ad avere un atteggiamento positivo, è sinonimo di un bicchiere mezzo pieno, di svegliarsi con il piede giusto o di aprire i polmoni per respirare aria fresca.
Alcuni studi, di fatto, hanno dimostrato che la riconoscenza migliora la nostra salute ed aiuta anche a stabilizzare il nostro benessere emotivo.
Chi ha il compito di mantenere le nostre emozioni in equilibrio è la serotonina, una sostanza chimica secreta dal nostro organismo.
Per non cadere nel tunnel della depressione, ad esempio, la serotonina si mantiene su livelli stabili. Una risorsa per facilitarle il compito è sicuramente la gratitudine.
Fate la dieta dell’allegria: un sorriso ogni mattina,
Un “grazie” a fine giornata.
Ci auguriamo davvero che questo post vi aiuti a terminare questa giornata e cominciare quella nuova con questa nuova dieta dell’allegria. È di grande beneficio per voi e il vostro corpo.
Non richiede sforzi né sacrifici particolari, ma apporta i nutrienti necessari per sentirsi meglio in ogni momento.
I vostri rapporti affettivi e personali con le persone che vi circondano diventeranno più forti grazie all’energia sprigionata dalla riconoscenza reciproca, un grande aiuto per chi è con voi e per voi stessi nelle diverse fasi della vostra vita.
Le piccole cose, quelle più semplici, sono le più importanti e quelle per cui si deve dire “grazie”.
I momenti brutti e negativi sono un’opportunità per cambiare, gli errori danno la possibilità di imparare, le relazioni tossiche rivelano la necessità di relazioni nuove e sane. Ma i giorni, i giorni offrono opportunità. Una dopo l’altra, senza esitazioni.
E, anche se per Walt Whitman la vita era un deserto e un’oasi, bisogna godersela fino in fondo ed esserne sempre grati.