Kurt Lewin e la teoria dei rapporti interpersonali

Il principale contributo di Kurt Lewin è di considerare l'individuo e l'ambiente come due realtà interconnesse.
Kurt Lewin e la teoria dei rapporti interpersonali
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 20 marzo, 2023

Kurt Lewin è stato uno degli psicologi più influenti della storia. Viene considerato il padre della psicologia sociale e della psicologia delle organizzazioni. Le sue ipotesi e teorie vengono applicate a una moltitudine di ambiti, principalmente al mondo delle organizzazioni e dei servizi.

Kurt Lewin nacque nel 1890 in un piccolo villaggio chiamato Mogilno, nell’allora Prussia. Ancora bambino, si trasferì con la famiglia a Berlino. Studiò medicina e poi biologia a Monaco. Fin da giovane mostrò interesse per la filosofia e per la psicologia, due discipline che cominciò a studiare ufficialmente nel 1911.

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Kurt Lewin

Lewin era anche attivista politico nell’ambito del socialismo. Era convinto che la psicologia potesse risultare utile per ottenere l’uguaglianza e la giustizia nel mondo. Ottenne il dottorato in filosofia, ma durante la Prima Guerra Mondiale venne mandato al fronte come artigliere. Fu ferito e abbandonò la guerra per tornare alla vita di sempre.

Cominciò a studiare presso l’Istituto di Psicologia a Berlino, dove entrò in contatto con diversi rappresentati della psicologia della Gestalt, molto in voga in quel periodo.

Una nuova fase per Kurt Lewin

Kurt Lewin era di origini ebraiche, dunque con l’ascesa al potere del Partito Nazista non ebbe altra alternativa se non lasciare la Germania. Cercò dapprima di rifugiarsi a Gerusalemme, poi, con l’aiuto di alcuni colleghi, raggiunse gli Stati Uniti.

Kurt Lewin

Grazie agli amici tedeschi, ottenne una cattedra presso la Cornell University e poi presso l’Università dell’Iowa. Qualche anno dopo divenne direttore del Research Center of Group Dynamics del MIT nel Massachussets.

Da allora Kurt Lewin si concentrò sui fenomeni sociali, approfondendo l’interazione sociale e gli effetti della pressione sociale sul comportamento e le dinamiche lavorative nelle organizzazioni. Le sue ricerche costituiscono la base della psicologia sociale.

Una nuova visione della psicologia

Quando arrivò negli Stati Uniti, la corrente psicologica imperante era il comportamentismo: l’uomo nasceva come foglio bianco e l’influenza degli altri ne modellava la personalità. Secondo Lewin, invece, l’individuo non era passivo, bensì stabiliva un’interazione con l’ambiente circostante.

Figure riflesse sul vetro

Kurt Lewin elaborò nuovi modelli per comprendere il comportamento umano e prese in prestito dalla fisica il concetto di “campo”. In fisica il campo fa riferimento a una zona dello spazio con determinate proprietà o fattori che le danno una configurazione specifica.

In questo senso, secondo Lewin, il comportamento umano è il risultato di un campo. Comprende un insieme di fatti coesistenti per cui un piccolo cambiamento incide sulla totalità. Il soggetto percepisce questi eventi e la loro dinamica in maniera particolare. Lewin definisce tutto questo “spazio vitale”.

Le variabili che entrano in gioco in questo campo dinamico o spazio vitale sono sostanzialmente tre: tensione, forza e bisogno. L’ultima variabile definisce la finalità del comportamento.

Grandi contributi alla psicologia sociale

Il principale contributo di Kurt Lewin è di considerare l’individuo e l’ambiente come due realtà interconnesse. Si tratta di due dimensioni che interagiscono di continuo e che si modificano reciprocamente in tempo reale. La teoria del campo di Lewin invita a studiare l’individuo in funzione di queste dinamiche.

Quando si vuole comprendere il comportamento umano, bisogna tenere conto di tutte le variabili che incidono sullo spazio vitale, dal grado di illuminazione di un recinto ai modelli di socializzazione alla base di un gruppo.

Omini di carta

Con questi presupposti, Kurt Lewin riteneva che fosse perfettamente valido introdurre dei cambiamenti nell’ambiente per studiare le reazioni dei soggetti che vi interagiscono. Si trattava di una nuova prospettiva di ricerca che ha ispirato centinaia di studi in tutto il mondo. Questo metodo di ricerca-azione vien impiegato ancora oggi.


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